La più classica delle prove di forza, con evidenti risvolti psicologici (visto che ci sarà il re-play di campionato, domenica), permette alla Juve di un mostruoso Pogba di qualificarsi ai quarti di finale di Coppa Italia. Valanga di gol sulla testa di un Hellas Verona travestito da vittima sacrificale, che interrompe Giovinco (2), Pereyra, Pogba, Morata e Coman solo con un guizzo su calcio piazzato e qualche giocata di Nico Lopez.
Non si ferma, non alza il piede dall’acceleratore e spaventa il Verona e Mandorlini, facendo capire che aria tirerà domenica sera. La cornice di pubblico e la prestazione sono da punto in più in pagella, visti i discorsi retorici sull’importanza della Coppa Italia.
Un conto è essere consci della propria inferiorità e non voler sprecare troppe energie in vista del match a cui evidentemente si tiene di più. Un altro è fare figuracce in diretta TV.
Non è certamente un match difficile. Fa il suo e non sbaglia nulla ma sembrava più un allenamento che una partita ad eliminazione diretta.
Una prova di forza lunga 47 minuti, tanto per spazzare via dall’orizzonte anche quell’antipatica (per i tifosi bianconeri) statistica, che vuole la ‘Vecchia Signora’ stranamente all’asciutto allo Stadium dal 30 novembre. Ma basta un tempo (voto 7), dicevamo, per scacciare dubbi e perplessità: sugli scudi, tra gli uomini di Allegri (voto 7) in particolare uno degli uomini-mercato di queste ore, Sebastian Giovinco (voto 8). Oltre alla sua doppietta, chiude per ora il tabellino Pereyra (voto 7), incantevole nella soluzione offensiva e ispirato come Pogba (voto 7) nei numeri a ripetizione che esaltano e gasano i tifosi bianconeri. Per Mandorlini (voto 5) e il suo Verona una serata già da dimenticare e che promette di diventare un incubo senza la giusta interpretazione dei secondi 45′: disastrosa la difesa, più vicina al 4 che al 5 nel suo complesso ed anche individualmente, si salvano solo Hallfredsson (voto 6) a centrocampo e Nico Lopez e Campanharo a trequarti (tra il 6 ed il 6,5), entrambi vicini al gol nelle uniche vampate offensive gialloblu.
Pubblico che gremisce gli spalti e squadra che dimostra con i fatti di tenere davvero alla Coppa Italia. Da applausi Due gol e tanta determinazione. Soprattutto una forma smagliante, che sarà incoraggiante (più in chiave mercato che in senso tecnico?) per allenatore e dirigenti E’ uno di quelli che si vede di meno ma fa il suo senza troppi problemi. Nico Lopez e Campanharo però riescono ad arrivare al tiro proprio dalla sua parte
Sballottato qua e là da Giovinco e soci, fa arrabbiare il suo tecnico (che però è partecipe della brutta figura parziale) e sembra già convinto, dal minuto 5, di essere solo di passaggio allo Stadium Assieme ad Hallfredsson e Campanharo è l’unico a giocare, voto sufficiente perchè spicca assieme ai due compagni nel nulla complessivo E’ un’insufficienza da condividere con tutta la retroguardia e anche con parte del resto della squadra. La facilità con cui Pereyra lo dribbla in area è disarmante (Luca Brivio)
Juventus
Quando Campanharo e Nico Lopez lo punzecchiano dalla distanza risponde molto bene. Bella in particolare la parata sul ‘Conejo’
Solita verve, tanti affondi sulla destra, regala a Giovinco il gol del 3-1. Tutto troppo facile per uno come lui
Partita tranquilla anche se dura meno di un tempo, visto l’infortunio patito. Potrebbe essere la vera brutta notizia in casa Juve della serata
Nenè non prova quasi nemmeno a dargli fastidio, in occasione del gol lui e Chiellini se lo perdono ma stasera proprio non conta
E’ l’unico ad avere qualche problema perchè gli unici tiri del match del Verona arrivano dalla sua zona di competenza. Ci mette comunque tanta grinta per far capire ad Allegri di esserci, in caso di bisogno
Molto incoraggiante il suo rientro, in particolare per quanto riguarda la prima frazione. Si spegne piano piano alla distanza ma il fatto che rimanga in campo tutti e 91 i minuti è la notizia più bella per i suoi
Non fa nulla di appariscente ma la semplicità con cui passa ormai dal ruolo di mezzala a quello di regista è la conferma di quanto sia completo e di qualità il suo profilo
Un alieno sceso sul campo verde. Ripropone ad ogni azione una grande giocata e lo fa trotterellando al 50% del potenziale
Anche lui in versione giocoliere, con meno classe e continuità di Pogba ma con acuti di uguale livello tecnico assoluto
Il meno convincente tra i giocatori d’attacco. La “sindrome spagnola” che ha colpito l’attacco della Juve è una lieve preoccupazione da monitorare
Migliore in campo nel primo tempo, con la doppietta a referto, sfiora anche il tris fin quando rimane in campo e si conquista un rigore. La risposta migliore alle tante voci, di mercato e non
( Entra per Ogbonna a fine primo tempo e continua sulla traccia del compagno e di Bonucci. Ovvero sul binario della tranquillità)
( Un gol incantevole e tantissima voglia di mettersi in mostra, tanto da rischiare di strafare. Se però gli riescono cose del genere…)
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All.ALLEGRI 8: E’ anche merito suo se la squadra interpreta con questa voglia e questa convinzione l’impegno, dominando in senso assoluto
Hellas Verona
Piovono su di lui palloni da ogni parte, sulla maggior parte dei gol può fare poco ma l’1-0 a freddo di Giovinco è imputabile per più del 50% a lui
Il gol sarebbe suo, anche se Nenè glielo “scippa” sulla linea di porta. La prestazione nella sua area invece non è all’altezza di una carriera da campione
Pereyra è il suo incubo personale, arriva a ridicolizzarlo e portarlo in giro per il campo. Il problema è che anche tutti gli altri attaccanti bianconeri fanno (quasi) altrettanto
Un ritorno alla base, cioè da dove è partito, da dimenticare. Quando Giovinco incrocia le lame con lui lo ferisce a più riprese
Pepe e Lichtsteiner prima, Pereyra a tratti, Coman poi: anche lui affonda con i compagni di reparto, senza attenuanti
E’ il vero regista della squadra, l’unico ad avere la forza di tenere qualche pallone in mezzo e far partire l’azione
Spazzato via da Pogba, fisicamente e tecnicamente. Veniva dal primo gol in Serie A: un ricordo che gli sembrerà già più lontano stasera…
Un pò troppo frenetico, come spesso gli accade. Ma anche l’unico assieme a Nico Lopez a proporre uno spunto degno di tal nome
Leggermente meglio rispetto a Valoti ma completamente insufficiente
La classe ed i mezzi tecnici non gli mancano. E’ senza dubbio il giocatore più forte e più promettente a disposizione di Mandorlini
Segna ma non tocca di fatto altri palloni in area per tutto il resto del match
( Entra quando ormai il punteggio veleggia verso il mare in tempesta. E sparisce tra i flutti)
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All.MANDORLINI 4: Mortificato per la figura fatta a fine match, si sforza di pensare che sarà tutta un’altra musica nella “rivincita” di domenica. Ma la mazzata di stasera lascia in ogni caso il segno.
(Luca Brivio)