La Juventus strappa con i denti e grazie alle solite parate fondamentali di Buffon un punto prezioso e ormai quasi decisivo per la qualificazione agli ottavi di Champions League, pareggiando 1-1 sul campo del Borussia Monchengladbach. Partita complicata dal gol di Johnson e dall’ottimo primo tempo dei tedeschi, raddrizzata dalla giocata Pogba-Lichtsteiner e dall’avvio prepotente di ripresa dei bianconeri e poi nuovamente in salita per l’espulsione di Hernanes. Come detto, però, c’è San Gigi in porta per Allegri, che ringrazia e rilancia l’andatura…



Cala solo per un quarto d’ora, a cavallo dell’intervallo, dominando il resto del match, sia in 11 contro 11 che in superiorità numerica. Ha il difetto di non segnare quando dovrebbe e potrebbe, ma è più merito di Buffon che demerito degli attaccanti tedeschi.

Sarebbe una partita da 6 in pagella, considerando i troppi errori, uno dei quali è certamente quell’intervento sciocco e inutile di Hernanes. Ma il merito di avere un portiere così forte e di saper resistere anche a serate così va riconosciuto.



Sempre vicino allo svolgimento dell’azione, inizia ad intervenire (anche duramente, come corretto che sia) con i cartellini quando la Juve esagera con i falli. E non si fa ingannare da un paio di interventi dubbi in area, che lui legge bene.

Dopo un primo tempo molto complicato e ricco di occasioni da gol, la Juventus è riuscita in extremis – grazie al rientrante Lichtsteiner – a pareggiare i conti al Borussia-Park, dopo il vantaggio iniziale del Borussia con Johnson.

Ottima impressione hanno destato proprio i tedeschi, solidi e aggressivi in mezzo al campo con Xhaka (voto 6,5) non a caso obiettivo di mercato di diverse big europee e italiane e soprattutto con Dahoud (voto 7), diciannovenne dalle elevate prospettive di crescita e già in grado di gestire il gioco da veterano. Bravo anche il portiere Sommer (voto 6,5), nonostante il gol subito, a chiudere la porta su Evra (voto 6), poco prima dell’1-1. Rientro perfetto quindi per Lichtsteiner (voto 6,5), molto impegnato da Wendt (voto 6,5) ma abile balisticamente a trasformare in oro il filtrante di Pogba (voto 6), altalenante tra colpi di genio e troppe palle perse in mediana. Per lo stesso motivo da rivedere Marchisio (voto 5,5) e Sturaro (voto 5), tra i peggiori dei bianconeri.



Primo tempo che conferma tutte le ottime indicazioni arrivate dopo il cambio di guida tecnica e l’avvento di Schubert. Squadra quadrata, pericolosa, tecnica e abile a sfruttare le proprie armi. Più di un singolo sopra la media, la punta del Borussia va premiata per i movimenti ad aprire spazi e chiamare gli inserimenti dei centrocampisti, oltre che per l’assist a Johnson. Leggermente sotto la sufficienza, perchè si muove e corre tanto ma entra poche volte nel radar “del pericolo” di Buffon.

Non convince per i troppi errori in appoggio, male soprattutto in mezzo al campo. Riesce però a correggere il tutto con una zampata da campione di Lichtsteiner su assist altrettanto geniale di Pogba. Non si può che premiarlo e tirare un sospiro di sollievo, da sportivi, dopo l’intervento di ablazione cardiaca di un mesetto fa. Recupero perfetto e a tempo di record. Non ci capisce molto, risultando inutile sia in fase difensiva che in riproposizione di azione. (Luca Brivio)

Borussia Monchengladbach

Il gol è un “numero” di Lichtsteiner, sul quale nulla può. Disimpegni rischiosi con i piedi esclusi, non sbaglia nulla e salva la sua porta su Evra.

Soffre quando Pogba si traveste da ala sinistra e affonda, per il resto – pur spingendo meno di Nordtveit – si guadagna la pagnotta.

Ha qualche momento di difficoltà per la velocità di Dybala e Morata ma li supera con esperienza e senza sfigurare.

Perde un punto secco di valutazione, perchè quando Lichtsteiner affonda e segna l’1-1 la marcatura mancata è sua responsabilità…

Segna, sfiora il bis, cresce con il passare dei minuti ed è spesso una spina nel fianco della difesa bianconera.

Quando avanza sulla destra sono problemi per la Juve, che va in inferiorità numerica sulla fascia. Per fortuna di Allegri non ha esattamente il piede più pericoloso del mondo, al cross.

Gioca da professionista consumato del ruolo. Impressiona per tecnica e intelligenza al passaggio, futura stella di livello internazionale.

Compone una coppia di livello top con Dahoud, facendosi preferire rispetto al giovane compagno per verticalizzazioni e lanci da regista vero.

Dopo un primo tempo timido entra nel match e rischia di griffarlo in maniera profonda, trovandosi contro un Buffon mostruoso.

Vivace e sempre velenoso con il mancino, desta una grande impressione esattamente come la sua squadra.

Quando la difesa della Juve arretra e si chiude, lui si spegne e non riesce più a trovare movimenti e automatismi corretti.

 

Entra nel finale e sfiora il gol della vittoria, respinto sulla traversa dalla manona di Buffon.

 

All.SCHUBERT 7: Una squadra che perde 5 partite su 5 e poi arriva a infilare una serie incredibile di vittorie, con qualche pareggio qua e la, ha del miracoloso. E pensare che non ha (ancora) nemmeno un contratto da allenatore…

Juventus

Trema come la squadra nel primo tempo e nel finale, con la differenza che ci mette più di tutti gli altri per sigillare il punto che avvicina la Juve alla qualificazione. Migliore in campo.

Il gol è bellissimo, la chiusura positiva di una brutta storia che ha portato lo svizzero a confermare tutta la sua forza.

Errore tutto suo sull’1-0, da matita rossa. Si riprende poi con alcuni salvataggi e chiusure di livello, ma non basta per far dimenticare totalmente quel pasticcio.

Anche lui ha vissuto serate migliori. Meno preciso e sicuro del solito, anche lui salvato dal portiere-santo.

Alti e bassi, che lo portano anche vicino al gol di testa (inusuale per lui) ma spesso lo condannano a inseguire gli scatenati inserimenti avversari, in affanno.

Allegri gli sta regalando soprattutto questo tipo di serate quest’anno, difficili e di apprendistato europeo. Per ora non è all’altezza ma è giusto dargli più tempo e riproporre il test anche in futuro.

Anche per lui – ed è invece una novità quasi totale – partita insufficiente. Sbaglia tanto, soffre il pressing alto del Borussia, risulta lento e impreciso.

Trascina la squadra con giocate da campione e l’assist per Lichtsteiner. Si accende in ritardo e non ha continuità sui 90 minuti ma quando “parte” è di un altro livello.

Partita già da 5 in pagella secco, infruttuosa e apatica. Per dirla con un gioco di parole poi il fallo, totalmente inutile e pericoloso per l’incolumità dell’avversario, è folle.

Attivo e pronto a sacrificarsi in grandi corse su tutto il fronte offensivo, pecca però (molto) nella qualità delle conclusioni.

Anche lui più mezzofondista che attaccante di razza, strappa una sufficienza stiracchiata.

 

Entra nel momento più difficile senza aiutare particolarmente la squadra, tiene troppo poco palla quando invece dovrebbe fare solo quello.

Come sempre entra “pronto” e alza il muro assieme ai compagni, altra buona prova.

 

All.ALLEGRI 6: Modifica l’atteggiamento e lo schema a seconda dei momenti, aiutato anche dal mancato bis dei tedeschi (così come ostacolato dal rosso a Hernanes). Dimostra coraggio e convinzione nei mezzi della squadra.

 

(Luca Brivio)

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