Allo Juventus Stadium i bianconeri battono la Fiorentina per 3 a 1 e si rilanciano nella corsa Scudetto: la Fiorentina regge per 80 minuti prima di cedere sotto i colpi di Mandzukic e Dybala.
Grande vittoria per la squadra di Allegri che dopo una partita combattuta e nervosa trova il colpo di reni finale grazie a Mandzukic e Dybala stendendo la Fiorentina. Dopo questo successo parlare di rimonta-Scudetto non è più un’eresia!
La Viola parte bene e trova il gol del vantaggio con Ilicic, ma cede alla distanza. La maggiore esperienza della Juventus in confronti di questo tipo viene fuori soprattutto nel finale. Dimostra comunque per più di un’ora di essere tra le prime della classe non per caso.
Sul rigore assegnato a Ilicic si fida dell’assistente di porta D’Amato, e dai primi replay sembra fare bene. Nella gestione dei cartellini qualche giallo in meno e un po’ di dialogo in più avrebbero certamente reso il match meno nervoso.
Nella sedicesima giornata di Serie A la Juventus ospita la Fiorentina e va alla ricerca di una vittoria che potrebbe rilanciare le sue ambizioni in ottica Scudetto. Mister Allegri si affida al 3-5-2: davanti a Buffon (voto 6), i tre centrali sono Barzagli (voto 6), Bonucci (voto 6) e Chiellini (voto 5,5); sulla fasce, rispettivamente a destra e a sinistra, agiscono Cuadrado (voto 7) ed Evra (voto 6,5). In mezzo Marchisio (voto 6) e Pogba (voto 6,5) affiancano il rientrante Kedhira (voto 6). In avanti si ricompone la coppia Dybala (voto 6,5)-Mandzukic (voto 5,5). La Fiorentina di Paulo Sousa risponde con il consueto 3-4-2-1 che tante soddisfazioni ha regalato al popolo viola in questo avvio di stagione. In porta Tatarusanu (voto 6) è protetto dalla linea difensiva a 3 composta da Tomovic (voto 6), Gonzalo Rodriguez (voto 6,5) e Astori (voto 5,5). Il ruolo di esterno destro viene svolto da Bernardeschi (voto 6,5), mentre dall’altra parte agisce Marcos Alonso (voto 5). I due centrali di centrocampo sono Vecino (voto 6) e Badelj (voto 6), mentre il compito di ispirare la punta centrale Kalinic (voto 6), spetta alla coppia di trequartisti composta da Borja Valero (voto 6) e Ilicic (voto 6,5).
I bianconeri riescono a riacciuffare il match dopo un inizio shock crescendo alla distanza: la catena di destra Cuadrado-Dybala si conferma pericolosa! Il colombiano trova una rete forse frutto del caso, ma merita il premio di “migliore in campo” della formazione bianconera dando vita ad una prestazione straripante sulla destra. Dopo la rete contro la sua ex squadra decide di non esultare Prova a frenarsi su Bernardeschi ma è troppo tardi: la sua gamba atterra il centrocampista viola e da qui scaturisce il rigore che porta in vantaggio i toscani. La formazione viola trova il gol del vantaggio in avvio ma non riesce a gestirlo. In ogni caso dimostra di non essere una comparsa affrontando un primo tempo di grande personalità. Lo sloveno trasforma il rigore dell’1 a 0 freddando Buffon e manifesta la propria crescita sacrificandosi anche in fase difensiva. L’ex Palermo è davvero pronto. L’esterno spagnolo viene messo alle corde da un Cuadrado scatenato. Limitato in quel che gli riesce meglio, attaccare, è costretto a difendere, ed è chiaro a tutti che non è il suo forte. (Dario D’Angelo)
Juventus
Praticamente inoperoso per tutto il match. Non può nulla sul rigore di Ilicic.
Solido, elegante, ruvido quando serve. Se uno come Maldini l’ha definito “il miglior difensore italiano in circolazione” ci sarà un motivo.
Si rende protagonista di qualche intervento decisivo in chiusura. Sempre presente.
L’intervento su Bernardeschi che provoca l’assegnazione del rigore alla Fiorentina sembra essere falloso. Nel corso della partita fa di tutto per farsi perdonare mostrando i muscoli a Kalinic.
Nonostante l’età non più giovanissima macina km sulla sinistra. Arriva più volte sul fondo crossando palloni sempre insidiosi. Suo l’assist per il gol di Cuadrado. (dal 77′ ALEX SANDRO: s.v.)
Partita di cuore e sostanza per il “Principino” bianconero. Una certezza in mezzo al campo.
Match senza infamia e senza lode al rientro in campo dopo l’infortunio. Regge poco più di un’ora mettendo ordine nella mediana. (dal 62′ STURARO 6: Tanta quantità come sempre a disposizione del collettivo.)
Non è ancora il fenomeno luccicante delle due stagioni passate, ma è sulla buona strada per tornare a far gioire il suo pubblico. Innesca le azioni dei primi due gol.
Trova un gol di testa fortunoso da cui scaturisce la riscossa bianconera. i suoi strappi fanno impazzire Alonso sulla fascia. Ha la sensibilità di non esultare dopo il gol alla sua ex squadra.
La “Joya” dei tifosi bianconeri mette il punto esclamativo sul match con un gol capolavoro ed entra nell’azione del gol del 2-1 di Mandzukic. Dimostra a suon di prestazioni di essere il leader tecnico della squadra.
Cuore e cinismo si mescolano alla perfezione nel gigante croato. Trova il gol del 2 a 1 che mette in discesa un match complicatissimo. Il suo sacrificio e i suoi gol potrebbero rivelarsi decisivi a fine anno (dall’85’ MORATA: s.v.)
Ha il merito di aver condotto la squadra fuori dalla tempesta. La sua Juventus non sarà spettacolare per 90 minuti, ma l’ex allenatore del Milan è garanzia di rendimento.
Fiorentina
Sul gol di Mandzukic riesce ad intervenire su Dybala ma lascia la sfera a disposizione del croato. Sui gol di Dybala e Cuadrado non può nulla.
Dalla sua parte Evra arriva spesso sul fondo: messo spesso fuori causa dalle sortite della coppia francese Evra-Pogba.
Il difensore spagnolo guida la difesa al meglio per più di un’ora. Mette in mostra personalità e carattere ma cede come i compagni alla mareggiata finale della Juve.
Dopo un ottimo avvio di gara un paio di incertezze consentono prima a Mandzukic, poi a Dybala, di far pendere l’ago della bilancia dalla parte bianconera.
Nel primo tempo è tra i migliori della Fiorentina: si procura il calcio di rigore da cui nasce il vantaggio toscano. Alla distanza calano lucidità e qualità.
L’ex Empoli mette in mostra le sue qualità soprattutto in fase di possesso. Nel finale cala d’intensità e viene sovrastato dagli interni bianconeri (dall’85’ ROSSI: s.v.)
Il centrocampista croato si rende protagonista di diversi tiri dalla distanza: ma oggi il mirino è calibrato male.
Il peggiore della Fiorentina: la catena di destra bianconera composta da Cuadrado e Dybala lo mette ripetutamente in difficoltà (dall’85’ PASQUAL: s.v.)
Partita nervosa e con qualità messa in mostra solo a tratti. Deludente rispetto ai suoi standard.
Il migliore dei viola: porta in vantaggio i suoi su rigore e si dimostra un giocatore maturato anche dal punto di vista del contributo alla squadra. Con il suo talento è in grado di far male a chiunque (dall’85’ FERNANDEZ: s.v.)
Prova a far salire la squadra e a giocare di sponda: poche volte esce vincitore dai duelli con i centrali bianconeri.
I suoi mettono in difficoltà tatticamente la Juventus, ma cedono alla distanza. Non perde il confronto diretto con Allegri, ma la Fiorentina perde quello con la Juventus ed è questo ciò che conta al termine della serata.
(Dario D’Angelo)