La Juventus rifila 4 sberle al Torino nel match di ottavi di finale della Coppa Italia e conquista un posto fra le migliori otto della competizione nazionale a scontri diretti! Juventus-Torino 4-0: le prime fasi di gioco sono all’insegna del tatticismo. Il Torino prova ad impostare con i tre centrali di difesa, la Juventus tenta di aggredire fin da subito i portatori di palla avversari, costretti dal troppo pressing ad abbandonare l’idea di gestire la sfera lasciando così l’iniziativa ai bianconeri.
Per i primi 25 minuti, oltre alla tattica, l’unico protagonista della sfida è il nervosismo: l’arbitro Doveri è costretto a sedare gli animi in più di un’occasione, soprattutto quando Zaza, già ammonito, traduce la propria azione di pressing su Ichazo in una scivolata sul portiere granata che spinge gli ospiti ad invocare l’espulsione. Per Doveri non c’è nulla e a pochi minuti di distanza da questo episodio è proprio Zaza a beffare il Torino: al 28′ Morata si accende sulla fascia sinistra, vince il duello con Bruno Peres e riesce a crossare in mezzo un pallone su cui l’ex Sassuolo è pronto ad intervenire di mezzo-volo, disegnando una traiettoria imparabile per Ichazo. Dopo la rete del vantaggio bianconero il primo tempo torna sui binari che l’avevano contraddistinto fino a quel momento e agonismo e nervosismo la fanno da padroni.
Al rientro dagli spogliatoi la Juventus parte a razzo: dopo neanche 20 secondi Morata costringe Ichazo alla deviazione in angolo con un tiro di sinistro dal limite; sugli sviluppi del tiro dalla bandierina Bonucci trova il guizzo vincente, ma il guardalinee ravvisa una posizione di fuorigioco da parte del centrale bianconero e Doveri annulla il gol del potenziale 2 a 0, sebbene le immagini televisive aumentino il sospetto che Molinaro tenesse in gioco il viterbese. Proprio Molinaro al 49′ pone fine di fatto alla partita del Torino: l’ex della sfida, già ammonito, interviene ingenuamente su Lichtsteiner con troppo impeto, meritando il doppio giallo e la conseguente espulsione.
Potrebbe dirsi a ragione “oltre al danno la beffa” se pensiamo che dal calcio di punizione assegnato per il fallo dell’esterno del Toro, nascerà il gol del 2 a 0 di Zaza. Al 51′ Marchisio fa partire lo spiovente, la retroguardia granata prova ad allontanare ma trova l’opposizione di Chiellini: il pallone si dirige dunque verso Zaza, che prima finta il tiro di destro mandando a vuoto il primo difensore, poi si aggiusta il pallone sul sinistro e batte Ichazo per la seconda volta. A questo punto sopra di due gol e in superiorità numerica, Allegri decide saggiamente di sostituire Zaza a rischio cartellino rosso inserendo Dybala.
L’argentino si cala alla perfezione nel match, prendendo la mira con il sinistro al 62′ con un tiro che sfiora l’incrocio. Due minuti prima si era assistito ad uno dei pochissimi tentativi di marca granata, con Belotti lanciato a rete da Maxi Lopez capace di colpire soltanto l’esterno della rete con un destro da posizione defilata. Perché arrivi il terzo gol della Vecchia Signora bisogna attendere il 73′ quando Dybala, ben servito ancora una volta da un Morata in versione assist-man, lascia partire un sinistro piazzato dal limite dell’area che lascia immobile Ichazo.
Tra una sostituzione e l’altra c’è tempo anche per la firma di Pogba, con il francese che all’83’ trova l’esecuzione perfetta da calcio piazzato e conferma i progressi fatti intravedere nelle ultime uscite. Torino travolto dunque da una Juventus tornata corazzata vera e propria: unica nota stonata di una serata perfetta, i fischi indirizzati dai tifosi bianconeri ad Hernanes nel momento del suo ritorno in campo dopo l’infortunio. In attesa di conoscere l’avversaria dei quarti di finale, che uscirà dalla sfida di domani tra Lazio e Udinese, la convinzione che Allegri abbia davvero trovato la quadra giusta per la Juventus 2015/2016 si fa sempre più forte, e non fa contente le rivali della Vecchia Signora. (Dario D’Angelo)
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