È un giocatore importante e sicuramente molto sportivo. Il portiere della Juventus infatti nel post partita tra Siviglia e Juventus, vinta dal club iberico con il gol dell’ex Llorente, ha dato una carezza all’ex compagno di squadra che stava rispondendo alle domande dei colleghi di Sky Sport. Un gesto molto carino e sportivo del capitano della Juventus nei confronti di un giocatore che alla Juventus ha lasciato sempre ottimi ricordi senza mai fare alcun tipo di polemica. Di certo un giocatore che la Juventus poteva confermare prima di cederlo a costo zero al Siviglia.
Al termine di Siviglia-Juventus 1-0, ultima partita del girone di Champions League, ecco alcune dichiarazioni di Massimiliano Allegri: “L’obiettivo era passare il turno nel girone più difficile e avvincente. La squadra è cresciuta molto, abbiamo giovani di grande qualità, siamo passati con un turno d’anticipo, adesso vedremo l’urna cosa dirà ma a marzo sarà un’altra Champions e la condizione fisica sarà molto importante. Sappiamo che Barcellona, Real e Bayern sono le favorite per la vittoria, ma faremo comunque il possibile per andare avanti. Ora però concentriamoci sul campionato: la partita di domenica sarà un crocevia importante”.
Tantissimi tiri e tante parate dei portieri, una partita dal risultato striminzito ma che ha prodotto davvero parecchie emozioni a raffica e che per il Siviglia, vittorioso per 1-0, vuol dire qualificazione in Europa League, lasciando la Juve al secondo posto nel gruppo D.
Parziali abbastanza in equilibrio, quelli del Sanchez Pizjuan: possesso palla di 51 a 49% in favore dei padroni di casa, che invece cedono ai bianconeri sia per tiri totali (19 a 18) che per conclusioni in porta (8 a 6). Le parate decisive di Rico sono almeno 5; se c’è un uomo del match, in Siviglia-Juve, è certamente lui. Il dato sugli attacchi é da record: 40 per gli andalusi, 39 per la Juve. Specchio di un match divertente e incerto fino all’ultimo minuto di recupero. Buona per entrambe l’accuracy nei passaggi, sopra l’80%, una precisione che i padroni di casa hanno pareggiato grazie all’ottima ripresa di Banega, prima periferico e poi fondamentale nel gioco di Emery. Tra i singoli evidenziamo la prova dell’autore del gol, Llorente, da una parte: per lui 4 tiri, di cui 3 in porta (uno dei quali decisivo), ma anche 12 passaggi/sponde per i compagni e 3 falli commessi, in una prova tutta fisica contro i difensori juventini. Dall’altra, invece, Morata: ben 6 tiri (di cui due sbagliati malamente da ottima posizione), 3 azioni personali non concretizzate e quasi 11 km percorsi. Un dato impressionante, ma quando manca la lucidità al momento chiave…
Queste le principali dichiarazioni che arrivano dagli spogliatoi nel post partita. Max Allegri a ‘Premium Calcio’ è rammaricato ma non troppo: “Abbiamo fatto un’ottima gara; se crei tanto e non fai gol poi puoi rischiare anche di prendere e purtroppo così è andata… Se fossimo riusciti a passare in vantaggio sarebbe stato diverso, ma dobbiamo valutare la prestazione e quella è stata positiva da parte di tutta la squadra. E comunque non c’è da essere delusi perché eravamo nel girone più difficile di tutti e il gruppo ha dimostrato di essere in crescita. Morata? Quest’anno ha avuto degli alti e bassi, ma in coppa ha sempre fatto gol; dispiace per le occasioni che ha mancato, ma può capitare“.
Paulo Dybala invece pensa ancora alla traversa colpita nel finale: “Non riesco a togliere dalla testa l’immagine del legno che respinge il mio tiro, sarebbe stato il gol decisivo per il primo posto. Dispiace perchè la prova è stata buona e dispiace per Alvaro (Morata, ndr), ma non chiedete a me di dargli consigli o dirgli qualcosa per i gol sbagliati. Ha dimostrato quanto vale nella scorsa stagione, è un giocatore di grande talento e sarà importante per noi, uno che si sacrifica e corre per tutti, tornerà a fare gol senza problemi“. (Luca Brivio)
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