Buffon bloccato al Westfalenstadium – La tensione per i giocatori della Juventus è stata incredibile nel match di ieri sera contro il Borussia Dortmund vinto dai bianconeri per tre a zero con tanto di qualificazione ai quarti di finale. Tensione altissima soprattutto per Gianluigi Buffon che al termine del match è stato l’ultimo a lasciare lo stadio rispetto ai suoi compagni di squadra. Il motivo? Lo hanno spiegato i colleghi di Sky Sport che hanno riportato le immagini di un Buffon ancora alle prese con il controllo antidoping. Il problema è che il portierone bianconero non è riuscito a velocizzare le operazioni, i propri bisogni fisiologici sono arrivati un po’ in ritardo tra l’imbarazzo del giornalista che riportava la notizia. Buffon è stato l’ultimo bianconero a lasciare lo stadio di Dortmund, sicuramente una bella attesa visto l’andamento della partita. Clicca qui per il video
È detta il Muro Giallo ed è anche considerata la curva più bella d’Europa. Stiamo parlando naturalmente dei tifosi del Borussia Dortmund che ieri sera, in occasione del big match di Champions League contro la Juventus, hanno occupato in massa la Sudtribune, la Tribuna Sud, rigorosamente in piedi (posti a sedere neanche l’ombra). La coreografia sfoggiata al fischio iniziale per incitare i propri beniamini a tentare l’impresa è stata semplicemente da urlo: il classico scintillio di bandiere gialle e nero, con al centro i ritratti di Karl-Heinz Riedle, Lars Rickene e Ottmar Hitzfield, tre degli eroi che nella stagione 1996-1997 strapparono la Champions League proprio alla Vecchia Signora. Peccato però che lo spettacolo del Westfalenstadion sia servito davvero a poco, visto che il Borussia è capitolato sotto i colpi juventini, terminando il match con un sonoro zero a tre.
Grande protagonista di Borussia Dortmund-Juventus 0-3 è stato naturalmente Carlos Tevez. Per lui doppietta, assist e il premio di migliore in campo, ecco le sue parole: “Io ho fatto il mio lavoro, la squadra ha giocato una gran partita. Non mi piace parlare di me: è la squadra che vince, non un giocatore. Io sono contento di averla aiutata a conquistare i quarti di Champions. C’erano 75mila persone, non era facile giocare qui: la Juve ha preso subito la partita in mano, abbiamo sofferto per 30 minuti, ma con grande personalità. Abbiamo fatto una grande partita, possiamo lottare con le grandi d’Europa. Penso che siamo sulla strada giusta”.
Grande impresa della Juventus in Champions League che guadagna il passaggio del turno con una vittoria netta contro il Dorussia Dortmund per 3 a 0. Non bastano possesso di palla, intensità nel proporre azioni offensive e pubblico a spingere incessantemente i propri beniamini: il Borussia Dortmund di Klopp si è sciolto definitivamente, dopo un campionato a tratti imbarazzante, crollando anche in Coppa, dove invece finora aveva dato il meglio di sè. I dati numerici lo testimoniano: a fronte di un possesso palla di 55 a 45% in favore dei padroni di casa e soprattutto di una serie di azioni offensive totali addirittura doppie – 52 a 26 per il Dortmund – i gialloneri non hanno avuto pericolosità ed efficacia in zona Buffon. Saranno 10 i tiri al 90°, per entrambe le contendenti, ma solo 2 in porta per i padroni di casa, contro i 6 della Juve. Rapportate i numeri: 52 attacchi, 2 tiri nello specchio. Il calcio a volte è semplice. Detto del possesso superiore per il Borussia, attenzione anche al dato sui passaggi: superiori ancora una volta quelli di Reus e compagni, 523 a 423, esattamente 100 in più. L’accuracy, che come concetto è chiaro e continuiamo a pensare sia meglio lasciarlo in inglese, è però praticamente pari, poco sotto il 90%. Ergo, tanti passaggi e poca sostanza per i padroni di casa, che non finalizzano la mole di gioco prodotta. Tanto veleno e molta intelligenza, invece, per gli ospiti. Che prenotano, anche così, i quarti di finale.
Spazio alle interviste del post partita. Max Allegri, tecnico della Juve, contiene l’entusiasmo ma è raggiante. E anche i litigi di un tempo con Sacchi, a ‘Mediaset’, sono dimenticati, con complimenti copiosi dell’ex tecnico del Milan e non solo: “Il risultato di questa sera è il frutto di un lavoro fatto tutto insieme, con i ragazzi e con la società – spiega Allegri, come riporta anche ‘Gazzetta.it’ – Abbiamo giocato una partita importante, portando a casa un risultato importante per il calcio italiano. Questa squadra deve essere consapevole dei mezzi che ha e credo che abbia tutte le qualità per fare ancora meglio rispetto a stasera. Ma intanto devo dire che abbiamo fatto davvero un’ottima partita e io sono molto contento, soprattutto per questi ragazzi che volevano passare il turno”. Klopp incassa invece con aplomb e risate, amare, il sipario sulla stagione della sua squadra: “Nulla da dire, la Juve ha meritato: è stata più forte. Noi abbiamo provato a recuperare, ma non c’è stato nulla da fare contro una squadra che stasera è stata perfetta. Dobbiamo imparare da queste sconfitte, capire perché siamo usciti dalla Champions e perché facciamo fatica in campionato. Il mio futuro? Non è quello il punto più importante, adesso bisogna pensare a finire al meglio la stagione…”.