La Juventus batte il Monaco per 1-0 nella gara di andata dei quarti di finale di Champions League. Decide un rigore trasformato da Vidal nel secondo tempo. Gara molto difficile per i bianconeri, ma la squadra di Allegri, nonostante gli errori commessi, riesce a trovare una vittoria molto preziosa in vista della gara di ritorno in programma il 22 aprile a Montecarlo.
La squadra bianconera incontra molte difficoltà. Dopo un’attenta prima fase di gioco gli uomini di Allegri abbassano la guardia rimanendo in balia delle pericolose ripartenze degli avversari. Molti errori, anche tattici, ma il carattere e la grinta garantiscono la vittoria. Oltre a un po’ di fortuna (vedi rigore). I biancorossi disputano una prestazione molto positiva fino al gol subito. Dopo di che le idee vengono a mancare e l’assetto difensivo bianconero risulta invulnerabile. Sconfitta immeritata. Molte scelte dubbie. Una su tutte quella che lo porta ad assegnare il calcio di rigore.
Juventus-Monaco ha chiuso il primo tempo sul parziale di 0-0. Max Allegri, dopo il massiccio turnover del Tardini, rintegra i migliori confezionando il tanto amato 4-3-1-2. Di fronte a capitan Buffon ecco Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini ed Evra. Pirlo torna finalmente in campo occupando la posizione di vertice basso. Ai suoi fianchi Marchisio e Vidal, mentre tra le linee c’è Roberto Pereyra. La coppia d’attacco, ormai diventata titolare, è composta da Tevez e Morata. Jardim tira un sospiro di sollievo e recupera Ferreira Carrasco uscito malconcio dal match di venerdi scorso contro il Caen. Non ce la fa invece Toulalan, al suo posto Fabinho che ha riposato nell’ultima gara di Ligue 1.
Il tecnico portoghese dispone i biancorossi con il 4-2-3-1. Tra i pali Subasic, linea difensiva composta da Raggi, Abdennour, Ricardo Carvalho e Kurzawa. Zona nevralgica occupata da Kondogbia e Fabinho, pronti a innescare il reparto offensivo gestito da Ferreira Carrasco e Dirar sui binari esterni e dalla punta Martial (6 gol nelle ultime 6 partite di Ligue 1), sostenuta da Joao Moutinho nel ruolo di trequartista. Arbitra il ceco Kravolec. La Juventus parte bene mostrando grinta e intensità fin dalle prime battute. D’altro canto gli ospiti confermano le previsioni della vigilia, mostrando organizzazione difensiva e attenzione costante. Morata dopo pochi minuti viene trovato in area piccola ma l’ex Real è in posizione irregolare. Qualche attimo dopo Tevez impegna per la prima volta Subasic. Tiro violento da fuori area neutralizzato dal portiere del Monaco. Al decimo un brivido di paura serpeggia tra gli spalti dello Juventus Stadium. Gli ospiti propongono un contropiede fulmineo che lancia Carrasco verso la porta avversaria. L’esterno belga giunge al limite e calcia angolato senza troppa potenza. Buffon si allunga e devia in angolo. I padroni di casa ci riprovano poco dopo, approfittando di una Juve incerta e imprecisa, ma il tiro di Moutihno finisce a lato. Dirar, Martial e Carrasco continuano a mettere in difficoltà i difensori bianconeri fino alla mezzora. Dopo di che gli ordini di Allegri vengono recepiti e la Juventus torna a essere compatta e prudente. Un tocco magico dalla destra di Marchisio libera Tevez clamorosamente solo davanti a Subasic. L’argentino però non se l’aspetta e appoggia con troppa delicatezza verso la porta. Subasic blocca. Al 39esimo il Monaco reclama un calcio di rigore per un contatto sospetto in area tra Chiellini e Martial. L’arbitro giustamente lascia proseguire. Sugli sviluppi dell’azione Pereyra piomba in area avversaria. L’ex Udinese ottiene il fondo e serve un pallone verso il limite intercettato da Evra: botta mancina che termina in curva nord. Nel finale occasione ghiotta per Vidal. Il cileno danza bene sulla linea di fuorigioco eludendo i movimenti avversari. Tevez lo premia servendolo a meraviglia. Controllo perfetto e tiro a botta sicura che però termina alto. Vedremo se nella ripresa una delle due squadre riuscirà a sbloccare il risultato… 6,5 PIRLO 5,5 KURZAWA 6,5 FABINHO 5,5 (Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)
Vigile e attento come di consueto. Determinante in un paio di circostanze.
Non mostra molta attenzione in fase difensiva lasciando troppo spazio ai suoi avversari.
Risolve con forza e convinzione diverse situazioni spigolose. Coraggioso e intraprendente.
Controlla bene le incursioni offensive non facendosi mai superare.
Con ordine e pazienza risponde bene quando vien chiamato in causa.
Conferma le ottime impressioni rilasciate nelle ultime uscite. Corre più di tutti garantendo pressing e ritmo. Freddo e implacabile dal dischetto.
Primo tempo condito da molti errori e da una scarsa condizione fisica. Nella ripresa ragiona meglio ma fatica a salire in cattedra.
(dal 29’ s.t. BARZAGLI 6,5 Entra preparato e pronto a chiudere ogni varco. Concentrato e vigile fino allo scadere.)
Dopo un primo tempo difficile esce rinvigorito dagli spogliatoi. Dinamico e caparbio crea diverse occasioni importanti.
L’argentino mostra carattere e astuzia. Prezioso il suo lavoro sugli esterni sia in fase di possesso che in difesa. (dal 42’ s.t. STURARO s.v.)
Viene marcato a vista da più uomini. Ciò nonostante si rende pericoloso diverse volte, calciando soprattutto da fuori area e divorandosi un gol a pochi passi dalla porta.
Grande lavoro spalle alla porta. Protegge molto bene il pallone facendo salire i compagni. Rapido e imprevedibile palla al piede. (dal 37’ s.t. MATRI s.v.)
La squadra non arriva preparata a dovere per l’incontro, ma la fortuna e il carattere garantiscono una vittoria preziosa in vista del ritorno.
Risponde con efficacia ai tentativi avversari, mostrando attenzione e spregiudicatezza.
Risolve diverse occasioni senza badare alla forma. Attento e concentrato fino alla fine.
(dal 26’ s.t. BERBATOV 6 Si fa subito notare per un colpo di testa che termina leggermente fuori. Si propone di continuo reclamando palla.
Chiusure puntuali e interventi efficaci.
Una sua leggerezza provoca il rigore. Troppi errori.
Si mostra pericoloso in fase di contropiede e sempre attento quando arrivano pericoli dalle sue parti.
Lotta fino allo scadere. Prezioso il suo contributo in fase d’interdizione specie nell’ultima parte del match.
Dopo un primo tempo incerto sfodera un’ottima prestazione nella ripresa. Da applausi il provvidenziale anticipo su Morata.
Si muove bene in campo riuscendo spesso a eludere la marcatura. Nel primo tempo si rende pericoloso in contropiede in più occasioni.
Assiste bene il reparto offensivo indovinando spesso la giocata a sorpresa. Sfiora il gol nel primo tempo.
La sua velocità mette in difficoltà gli avversari nel primo tempo. Esce per infortunio.
(dal 6’ s.t. BERNARDO SILVA 6,5 La sua tecnica garantisce più soluzioni al portatore di palla. Sempre attivo e disponibile al sacrificio.
Lotta bene là davanti andandosi a prendere palla continuamente sugli esterni e facendo sudare molto i difensori avversari.
Mette bene in campo i suoi uomini. Squadra organizzata bene e in grado di colpire. Unica nota dolente: la scarsa fantasia in fase di possesso.
(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)