Juventus-Fiorentina termina 3-2. I bianconeri conquistano un’altra vittoria mantenendo 14 punti di distanza dalla Lazio seconda. Nel prossimo turno, sabato al Ferraris, alla capolista basterà un solo punto per laurearsi per la 33esima volta Campione d’Italia.
Max Allegri per la sfida odierna sceglie il 4-3-1-2. Capitan Buffon tra i pali, fronte a lui Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini e Evra. Cintura mediana formata da Sturaro, Pirlo e Marchisio. Pereyra è il jolly sulle tre quarti, Llorente – Tevez invece la coppia offensiva. Bonucci in tribuna perché squalificato, così come gli infortunati Asamoah, Romulo, Caceres e Pogba. La Fiorentina di Montella, reduce da tre clamorose sconfitte consecutive (3-0 a Napoli, 0-1 e 1-3 contro Hellas e Cagliari al Franchi) risponde con il 3-5-2. Di fronte a Neto si schierano Savic, Rodriguez e Basanta. Sui binari esterni Joaquin e Marcos Alonso mentre in zona nevralgica Mati Fernandez e Badelj affiancano Aquilani. Coppia d’attacco composta da Salah e Mario Gomez. Restano a Firenze Babacar, Lezzerini, Lupatelli e Giuseppe Rossi. Arbitra il livornese Banti. Partenza aggressiva degli ospiti: attorno a Pirlo Montella disegna un triangolo stretto cercando di limitare il più possibile il raggio d’azione del playmaker. Così il talento bresciano è costretto ad abbassarsi andando in soccorso di Barzagli e Chiellini. Il piano del tecnico viola prevede quindi una pressione molto alta rovinando dal principio la manovra bianconera. I continui lanci di Marchisio e Pirlo finiscono preda dei giocatori viola i quali immediatamente affidano l’onere della manovra a Salah. L’egiziano punge soprattutto sulla fascia destra andando a sfottere Evra in perenne difficoltà. Con il passare del tempo gli ordini di Allegri giungono a destinazione e i padroni di casa alzano notevolmente il proprio baricentro. Llorente riceve in area, si gira e si lascia alle spalle Rodriguez. Lo spagnolo però al momento del tiro perde l’equilibrio per un contatto con l’avversario cadendo in area. Allegri reclama il rigore ma Banti non ne vuole sapere. Al 24esimo un ottimo filtrante di Salah apre una voragine alle spalle di Barzagli lanciando Gomez verso la porta. Capitan Buffon è attentissimo ed esce con i piedi anticipando il tedesco. Alla mezz’ora si sblocca il match: Joaquin riceve dalla bandierina e penetra in area, Pirlo prova a ostacolarlo ma lo tocca causando il rigore. Rodriguez dal dischetto realizza gonfiando l’angolo alto alla sinistra di Buffon. La reazione Juve non si fa attendere. Sturaro scatta sulla fascia sinistra e Neto lo stende in scivolata guadagnandosi un cartellino giallo. Pirlo quindi propone un cross in area per Llorente che di testa anticipa chiunque ristabilendo subito la parità. Poco dopo si sveglia Evra. Il francese (poco presente in zona offensiva e molto indeciso nelle retrovie) incorna con forza in area impegnando Neto. Qualche minuto dopo Salah semina il panico in area bianconera. L’egiziano porta palla nei pressi della lunetta chiamando a sé più avversari e servendo così Mati Fernandez in area. L’argentino controlla e tira con forza ma Buffon è insuperabile. La Juve trova il gol del vantaggio all’ultimo respiro. Evra con intelligenza scodella un pallone in area approfittando della poco lineare fase difensiva dei viola. Basanta dorme, Tevez ringrazia e di testa fulmina Neto.
La Fiorentina ha una partenza aggressiva. Joaquin si fa beffa di Evra e irrompe pericolosamente in area, Chiellini rimedia. Poco dopo, Gomez apparecchia per Salah che di prima tira sbagliando la mira. Ci riprova anche Aquilani ma la precisione latita. Allegri corre subito ai ripari inserendo Vidal per Pirlo. Grazie all’ingresso del cileno il baricentro bianconero recupera altezza costringendo i centrocampisti viola a duelli individuali in zona mediana, spesso vinti dai padroni di casa. Al 66esimo Joaquin conquista ancora un rigore. Questa volta è Chiellini a combinarla sporca. Dagli 11 metri si ripresenta Rodriguez che si fa intimorire da Buffon. Il portiere si tuffa in anticipo sulla sinistra costringendo così il difensore ad aprire ulteriormente il mirino. La palla esce e lo Juventus Stadium esplode. La festa continua perché soli 3 minuti dopo Tevez realizza il suo 20esimo gol in campionato. Marchisio lancia lungo, Basanta sonnecchia e Tevez lo brucia facendo irruzione in area e battendo Neto con un destro micidiale. La Fiorentina risulta quasi uccisa dal colpo dell’argentino. La girandola di sostituzioni porta in campo Ogbonna e Padoin per i bianconeri che passano così al 3-5-2. Montella risponde inserendo Gilardino per uno spento Mario Gomez e Ilicic al posto di Salah. Ed è proprio lo sloveno a riaprire all’89esimo il match. Punizione magica che inganna Buffon, partito in ritardo. Però, nonostante il gol del 3-2, la Fiorentina non riesce a schiacciare la Juventus che fa possesso per i restanti minuti di gioco.
Spulciando le statistiche ufficiali fornite dal sito ufficiale della Lega Serie A si nota come il possesso di palla sia stato equamente suddiviso tra le due squadre: al fischio finale si registra il 50% a testa. Juventus e Fiorentina hanno effettuato anche lo stesso numero di conclusioni totali ovvero 12: i bianconeri hanno centrato lo specchio della porta avversaria 5 volte, i viola solamente 2. La supremazia territoriale ovvero i minuti trascorsi con la palla nella metacampo avversaria premia la Fiorentina: 13’43” contro gli 8’29” della Juventus. Indice di pericolosità: Juventus 59,3%, Fiorentina 46%. (Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)
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