La Juventus inciampa ancora fuori casa, stavolta cadendo nella sconfitta più clamorosa di questa stagione, dopo quelle di San Siro contro Inter e Milan. Il Genoa infligge ai campioni d’Italia un 3-1 frutto di un primo tempo incredibile (doppietta di Simeone e autogol di Alex Sandro) e di una ripresa di grande resistenza, rotta solo dal sigillo di Pjanic su punizione. E le inseguitrici della capolista respirano…
Primo tempo esaltante, secondo tempo un po’ meno di livello ma importante per blindare i 3 punti. La squadra di Juric ha vinto 2 delle ultime 7 partite di Serie A. Contro Milan e Juve, prima e seconda in classifica… Non può bastare la reazione tardiva, concretizzata dal gol nel finale e dalle occasioni che potevano anche portare la squadra a contatto con i rivali. Approccio alla partita, stavolta, imbarazzante Non concede un rigore solare a Mandzukic nel primo tempo, errore molto pesante nell’equilibrio della partita. E nel finale Cuadrado era da rosso
Dopo una prima frazione impensabile ed incredibile, il Genoa conduce per 3-0 sulla Juventus grazie ad una prova ai limiti della perfezione ed aiutata dal pomeriggio da incubo dei bianconeri. Uno scatenato Simeone Jr (voto 8) impiega solo 3 minuti per sbloccare la sfida: errore di Bonucci in disimpegno, ripartenza di Rigoni (voto 7) e doppio miracolo di Buffon (voto 5,5) – aiutato anche da Alex Sandro (voto 5) sulla linea – ma incapace di limitare l’ondata rossoblu. La staccata finale è quella del figlio dl Cholo, per l’1-0 genoano. La reazione bianconera si limita ad un colpo di testa di Cuadrado (voto 5) ben parato da Perin (voto 6), poi ancora spazio al Genoa: Laxalt e Lazovic (voto 7,5) sono frecce più che spine nei fianchi della Juve, il secondo serve una gran palla centrale per Simeone che prima del quarto d’ora raddoppia, con un bel tuffo di testa. Finita qui? Nemmeno per sogno. I padroni di casa – approfittando anche dell’uscita per infortunio di un Bonucci comunque disastroso (voto 4) – triplicano con Rigoni in collaborazione con Alex Sandro (ancora da chiarire l’ultimo tocco) sugli sviluppi di calcio d’angolo. Nel finale ci sarebbe anche un rigore clamoroso non concesso alla Juve per fallo di Ocampos (voto 6) su Mandzukic (voto 5,5), specchio del momento di clamoroso down che sta attraversando la squadra di Allegri a Marassi…
VOTO GENOA 8,5 – La prova di squadra è entusiasmante e va oltre le prestazioni dei singoli, come spesso accaduto (non solo quest’anno) al Ferraris. Per ora, un sogno
MIGLIORE GENOA SIMEONE VOTO 8 – Segna due gol in 13 minuti e poi, se la palla non fosse già entrata, ribadisce in gol anche la traiettoria “sporcata” da Rigoni e Alex Sandro sul 3-0. Cannoneggiante
PEGGIORE GENOA OCAMPOS VOTO 6 – Gioca molto bene in avanti ma se dobbiamo trovare un colpevole di qualcosa a fine tempo, è lui. Quel rigore, incredibilmente non fischiato da Mazzoleni per il suo fallo su Mandzukic, era una mano tesa alla Juve per rientrare in partita
VOTO JUVENTUS 4 – Non ci capisce nulla in avvio e continua a capirci poco anche sul prosieguo del match. Tutto storto, dalla prova pessima di tutti i singoli all’infortunio di Bonucci, all’errore arbitrale, per una volta avverso
MIGLIORE JUVENTUS MANDUZKIC VOTO 5,5 – Difficile trovare un singolo meno colpevole degli altri. Lui perlomeno si era conquistato un rigore solare, non concesso però dall’arbitro
PEGGIORE JUVENTUS BONUCCI VOTO 4 – L’errore, il disimpegno di tacco con cui avvia l’azione del primo gol del Genoa, doveva far capire a lui e a Allegri che era un pomeriggio molto complicato… KO per infortunio all’adduttore, esce zoppicando (Luca Brivio)
Nessuna parata miracolosa, fa il suo senza mai lasciarsi sorprendere dagli attaccanti bianconeri
Eroico a tratti, nell’interpretazione del match nel secondo tempo. Decisivo per la vittoria
Molto bene soprattutto nel primo tempo nella marcatura su Mandzukic, poi perde qualche colpo nella ripresa
Higuain entra con grande grinta e lui si incolla alle caviglie del Pipita, mettendogli la museruola
Alterna le due fasi e gli riesce molto meglio quella di contenimento. Toglie spazi e tempi a Hernanes
Impressionante, meglio anche di Simeone nel giudizio sulla prestazione generale. E’ un motorino, non sbaglia nulla
Cuore e muscoli, la solita verve in mezzo al campo. Non a caso proprio la Juve lo sta seguendo, pare, con attenzione
Attaccante “tattico” per Juric, abile a farsi vedere con pericolosità nella metà campo avversaria ma soprattutto a diventare centrocampista o difensore aggiunto all’occorrenza
Primo tempo arrembante, grande assist per il raddoppio di Simeone, si conferma crossatore ed esterno di qualità
La sua firma prestigiosa sul match, un falco in area di rigore, grande tempismo e senso del gol
Luci e ombre. Vivace sulla sinistra, mette in croce Lichtsteiner e Dani Alves in coppia con Laxalt. Ma il suo fallo su Mandzukic avrebbe consegnato alla Juve una possibilità, su rigore, di riaprire la partita molto prima…
Partecipa con applicazione alla resistenza rossoblu nella seconda metà della ripresa
Stravince la sfida con Allegri nel primo tempo, travolgendo letteralmente la timida opposizione degli avversari all’arrembaggio iniziale dei suoi
Non tanto colpevole sui gol quanto incerto in alcuni frangenti, con mancate uscite e tremolii negli interventi non da lui
Distratto, perde la marcatura spesso e volentieri, un pomeriggio da dimenticare in fretta
Laxalt lo travolge con la sua fisicità, esce dal mismatch con le ossa rotte
Racchiude nella mezzora in cui gioca (poi esce infortunato) tutto il peggio del suo repertorio. Il tacco che aziona la ripartenza di Rigoni è da matita rossa
Non è chiaramente a suo agio nel ruolo di terzo di destra in difesa, lo si nota in ogni intervento. Compreso quello che gli costa l’uscita per infortunio. Scelta sbagliata di Allegri
Nello “scheletro” di uno contro uno disegnato da Juric, su di lui c’è Cofie. Che gli toglie il respiro
Partita in crescendo, dopo il pessimo primo tempo. Tutte le azioni più importanti della Juve partono dal suo destro. E il gol è meraviglioso
Lazovic è un cliente molto scomodo e il secondo gol di Simeone lo ha lui sulla coscienza. Sfortunato sull’autogol
Si vede pochissimo, da sostituire molto prima di quanto fa Allegri
Troppo nervoso, anche se i suoi spunti palla al piede non mancano. Litiga con Mandzukic in maniera clamorosa, a partita in corso. E andava espulso per fallo su Laxalt
Potenzialmente il più pericoloso, l’unico a combinare con Pjanic per tentare di riaprire la sfida nel secondo tempo
Assorbe incertezza dalla squadra e non è del tutto sufficiente, pur risultando uno dei meno peggio del gruppo bianconero
L’apporto dopo l’ingresso in campo è buono, non trascendentale ma si nota la sua entrata
Pessima la scelta del modulo e degli uomini a inizio match. Come il merito è anche e soprattutto suo quando la Juve non perde un colpo e stravince i campionati schiacciando le rivali, altrettanto la colpa è sua per prestazioni del genere
(Luca Brivio)