Dallo sfogo in campo, all’incoraggiamento via Twitter. L’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, è ancora scottato dalla sconfitta subita ai calci di rigore in Supercoppa contro il Milan ma non perde la calma. L’edizione odierna del quotidiano ‘La Gazzetta dello Sport’, tuttavia, ha raccontato come il tecnico dei bianconeri abbia vissuto in modo concitato la partita coi rossoneri. Spesso si è confrontanto con i collgehi della panchina, poi quando il Milan ha segnato il gol decisivo è esploso con un gesto rabbioso, rivolgendosi a Beppe Marotta e al ds Paratici: “Li prenderei a calci”. Poi un ulteriore sfogo sui social network, a mente più fredda: “Errori e stanchezza ci condannano. Riposiamo per ripartire, la strada è ancora lunga”. Massimiliano Allegri era apparso di pessimo umore dopo la sconfitta, ma ora cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno. Il suo sfogo durante il match, ovviamente, è diventato virale. C’è comunque poco da stupirsi vista l’importanza della posta in palio.
Furioso con la sua Juventus per la sconfitta in Supercoppa? Sembrerebbe di no, almeno leggendo il tweet che ha lasciato a commento della sconfitta di Doha. Sempre molto presente sui social nell’analizzare le prestazioni della sua squadra, il tecnico livornese ha parlato di “errori e stanchezza” come principali motivazioni per la caduta ai calci di rigore contro il Milan, la seconda volta in tre anni (e sempre in Qatar) in cui Allegri perde la Supercoppa dal dischetto alla guida della Juventus. “Riposiamo per ripartire, la strada è ancora lunga” scrive l’allenatore dei campioni d’Italia: evidentemente la notte ha portato consiglio, perchè non sono sfuggite le immagini di un Allegri tutt’altro che conciliante a indirizzo dei suoi giocatori, come emerso nel corso di uno sfogo con Beppe Marotta appena dopo la sconfitta. Certamente il tecnico aveva nel mirino della sua rabbia qualche giocatore (ne abbiamo parlato in precedenza) ma chiaramente il giorno seguente bisogna tornare lucidi e, almeno pubblicamente, affrontare le cose con la giusta dose di realismo; Allegri insomma non condanna la sua Juventus per aver perso il primo trofeo stagionale, ma adesso suona la carica perchè dopo la sosta i bianconeri dovranno decisamente cambiare passo (soprattutto dal punto di vista del gioco) e iniziare a macinare punti e vittorie.
La Juventus ha perso la Supercoppa Italiana scatenando la furia di Massimiliano Allegri. Un allenatore che spesso usa toni ironici e sarcastici per commentare le prestazioni della sua squadra ma che ieri, come ha riferito la Gazzetta dello Sport, si è rivolto a Beppe Marotta e Fabio Paratici con espressioni che lasciano poco all’immaginazione. “Li prenderei a calci” questa la frase che il tecnico livornese avrebbe rivolto ai suoi dirigenti; già, perchè nel secondo tempo in particolare la Juventus non è più riuscita a rispettare il piano partita. Patrice Evra e Mario Lemina, entrati “forzatamente” al posto degli infortunati Alex Sandro e Sturaro, non sono stati in grado di stringere e raddoppiare su Suso che ha fatto il bello e il cattivo tempo, la squadra si è disunita e i rigori, evitabili, sono stati fatali. In particolare però pare che Allegri ce l’avesse con un giocatore in particolare: Paulo Dybala. Non solo per il rigore sbagliato (vanno riconosciuti meriti a Gigio Donnarumma), anche e soprattutto perchè nell’ora avuta a disposizione la Joya non ha inciso come il suo allenatore si sarebbe aspettato. Il numero 21 della Juventus ha avuto un’occasione colossale per chiudere la Supercoppa quando, imbeccato da Evra, ha avuto un rigore in movimento sul piede favorito, il sinistro, ma ha sparato il pallone in curva da pochi metri. Le lacrime dell’argentino a fine gara sarebbero anche di frustrazione: stando alle voci, Dybala si sarebbe aspettato di essere titolare nella partita di Doha e invece ancora una volta Allegri gli ha preferito Mario Mandzukic, in una condizione straripante ma spentosi nella seconda metà della gara. Che questo possa portare a una frattura nello spogliatoio è difficile dirlo e forse anche esagerato, ma è chiaro che ora Dybala vuole tornare ad essere protagonista nella seconda metà di stagione e Allegri, a partire dalla ripresa del campionato contro il Bologna, dovrà operare delle scelte non semplici.