Finisce 0-0 al Dall’Ara tra Bologna e Juventus, i felsinei interrompono così la serie vincente dei bianconeri che erano reduci da 15 successi consecutivi.
Se sul piano agonistico la gara non ha certamente deluso, non si può dire lo stesso su quello del gioco: zero gol, poche occasioni e squadre contratte, soprattutto la Juve che non è riuscita a imporre il proprio gioco agli avversari. Qualche emozione arriva solamente nel finale, quando il Bologna osa di più e lascia qualche spazio in più ai bianconeri, ma niente di trascendentale.
Stasera la formazione di Donadoni dimostra di attraversare un ottimo momento fermando una squadra che vinceva da 15 gare di fila, mica bruscolini. Con un ritmo simile da inizio campionato, ora il Bologna lotterebbe per il Milan per l’Europa League.
Dopo quindici successi consecutivi, la squadra di Allegri si arena contro il Bologna, uscendo dal Dall’Ara solamente con un punto. Hanno pesato sicuramente le assenze di Mandzukic, Chiellini e Khedira, e anche il pensiero alla sfida di Champions contro il Bayern martedì prossimo.
Direzione più che buona da parte sua, corrette tutte le chiamate in fuorigioco, lascia giocare quasi sempre fischiando solo i falli plateali o quelli in cui qualcuno rischia di farsi male. Se continua così, ne sentiremo parlare davvero a lungo.
Il primo tempo di Bologna-Juventus si è chiuso sul punteggio di 0-0. I bianconeri, con la testa già alla sfida di Champions League contro il Bayern Monaco, faticano a costruire gioco e si rendono pericolosi solamente al 9′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, quando Evra (6) arriva a colpire il pallone di testa senza però indirizzarlo in porta.
I padroni di casa rispondono con Destro (6,5) che poco dopo il 20′ mette a dura prova Buffon con un tiro davvero insidioso, l’estremo difensore della Juve risponde presente e respinge la conclusione, Donsah (6) poi sbaglia il tap-in successivo mettendo il pallone sul fondo. A causa dell’assetto difensivo del Bologna, gli ospiti non trovano gli spazi per inserirsi nell’area di rigore avversaria, e nemmeno l’undici di Donadoni riesce a creare occasioni da gol, anche grazie all’ottima disposizione della difesa bianconera.
Primo tempo double-face, con la formazione di Donadoni che pensa soprattutto a difendere per poi ripartire in contropiede, se ci sono gli spazi. Nel primo tempo la migliore conclusione è la sua per sbloccare il match, sulla sua strada trova però sua maestà Buffon che arriva a intercettare la conclusione. Non riesce a trovare una buona intesa con Rizzo, per non parlare dei palloni persi in questi primi quarantacinque minuti.
A parte il tentativo di Evra in calcio d’angolo, i bianconeri non hanno mai creato problemi a Mirante, che finora non ha ancora compiuto alcun intervento. Sin qui perfetta la sua fase difensiva, mai fuori posizione e interviene sempre in anticipo sul pallone. Nel primo tempo gli è mancata la cattiveria che lo ha distinto in questa stagione, vedremo se nella ripresa ci metterà più grinta in mezzo al campo. (Stefano Belli)
Bologna
Non lo si vede mai impegnato nel primo tempo, salvo per qualche uscita mai difficile. Nella ripresa ci mette la mano su una conclusione di Morata che sarebbe uscita comunque.
Oltre a curare la fase difensiva, cerca anche di alimentare le azioni offensive facendo alzare la squadra che in questo modo non viene pressata dalla Juve.
Spesso si rifugia in calcio d’angolo o in fallo laterale, smorzando così le azioni della Juventus. Qualche fallo di troppo che gli costa il giallo e quindi nel finale tiene il freno a mano tirato per non rischiare l’espulsione.
Bravo a intercettare i cross e ad anticipare gli avversari un attimo prima che vadano al tiro, dimostrando una buona lettura delle varie fasi di gioco
Puntuale, preciso ed elegante negli interventi in chiusura, autore di una gara decisamente discreta. Viene messo KO da un problema muscolare e a metà del secondo tempo deve abbandonare il campo. ( Per lui l’obiettivo è non abbassare la guardia in difesa, e ci riesce)
A inizio gara prende una brutta botta rischiando di uscire subito, poi tiene duro e rimane in campo, disputando una buona prova e andando anche al tiro, senza però trovare la porta.
Nonostante la giovanissima età (classe ’97) gioca con personalità e per nulla intimorito di trovarsi davanti ai campioni d’Italia. Ha ancora ampi margini di crescita ma è decisamente un buon prospetto.
Prova a penetrare nell’area di rigore avversaria ma ogni volta viene neutralizzato, di certo oggi non ha lasciato il segno sul match ( Entra e mette subito Giaccherini nelle condizioni di far male a Buffon, pochi minuti ma buoni per lui
Partita abbastanza anonima, Bonucci e Barzagli lo contrastano a dovere rendendolo innocuo ( Ha il compito di dare maggior vigore alla fase offensiva, non combina chissà che ma la sua presenza in campo dà più coraggio ai suoi compagni)
Cerca il gol dalla distanza, trovando l’ottima parata di Buffon. Si procura diversi falli con i quali il Bologna occupa la metà campo della Juventus.
Con i suoi movimenti disorienta sempre i difensori avversari, è un’autentica mina vagante in mezzo al campo e non sai mai cosa aspettarti da lui. Gli mancano il gol e il tiro in porta, per il resto nulla da eccepire.
Non contento di costringere al pari una squadra che proviene da 15 vittorie consecutive, nel finale il tecnico del Bologna tenta anche di conquistare i tre punti, ma così facendo concede più spazi ai bianconeri. Un atteggiamento comunque davvero molto positivo da parte di un tecnico sottovalutato e che invece merita palcoscenici ben più prestigiosi.
Juventus
Si guadagna la sufficienza nel primo tempo respingendo la conclusione di Destro, sebbene non riesca a liberare l’area lasciando il pallone pericolosamente vagate.
Sempre prezioso nel mettere in mezzo palloni che sembravano persi, peccato che i suoi cross non vengano capitalizzati dai suoi compagni.
Come al solito la sua esperienza e la sua grinta in fase difensiva si rivelano di fondamentale importanza per la Juve, ed è anche grazie a lui se i bianconeri anche oggi non subiscono gol.
Si fa sempre trovare al posto giusto nel momento giusto, leggendo alla perfezione ogni singola azione. Nella ripresa si prende qualche rischio toccando il pallone col braccio dentro l’area, ma essendo attaccato al corpo l’arbitro non lo sanziona.
Sfiora il gol a inizio gara su calcio d’angolo, poi tenta una mezza acrobazia in area colpendo malissimo la sfera. Dopodiché si occupa del lavoro scorpo, ossia dello smistamento e del recupero dei palloni.
Taider gli crea davvero tanti problemi in mezzo al campo e gli impedisce di proporsi in fase offensiva. Bravo a guadagnarsi qualche calcio di punizione e a incassare i colpi degli avversari senza reagire.
In cabina di regia c’è lui, si sacrifica rimediando un’ammonizione nel tentativo di mettere una pezza agli errori dei suoi compagni, prova anche a servire qualche
Nel primo tempo gioca a fari spenti, nella ripresa tenta qualche guizzo senza risultati, un paio di occasioni per lui senza trovare la porta che stasera è stregata non solo per lui.
Cade spesso a terra a causa del precario equilibrio in mezzo al campo, movimenti lenti e prevedibili. ( Allegri lo manda in campo per cercare di ravvivare il gioco, nel finale sfiora il gol non arrivando a intercettare il cross teso di Pogba nell’area piccola, presentandosi con un attimo di ritardo)
Si propone spesso sulla fascia sinistra, ma non è assistito al meglio dai suoi compagni che lo lasciano quasi sempre isolato. Nel finale va anche al tiro, trovando l’opposizione di Mirante.
Serata incolore per lui, ogni volta che viene servito o non arriva sul pallone oppure subisce le chiusure da parte degli avversari che lo rendono innocuo, stasera gli è mancata anche la cattiveria ( Allegri spera che il campioncino italo-argentino possa togliere le castagne dal fuoco anche stasera, ma contro questo Bologna non c’è verso di passare)
Gli infortuni e l’incombente impegno di Champions contro il Bayern non gli agevolano il compito, prudentemente decide di mettere in panchina Cuadrado e Dybala per preservarli in vista della gara di martedì, ma nella ripresa non può fare a meno di inserirli. Una mossa che non basterà comunque per conquistare i tre punti.
(Stefano Belli)