Le pagelle di Bayern Monaco-Juventus 4-2 (dopo i tempi supplementari) con i voti a tutti i protagonisti della partita di Champions League; la Juventus sfiora la grande impresa ma subisce gol a tre minuti dal termine e crolla nel supplementare, ai quarti va il Bayern Monaco.
Gara palpitante all’Allianz Arena, per oltre un’ora la Juventus dà l’illusione di poter portare a casa la qualificazione, poi il Bayern rialza la testa e con una grande prova di forza si aggiudica la contesa, strappando il pass per i quarti. È stata comunque una serata di grande calcio in quel di Monaco di Baviera, con la Juve che esce dal campo con la consapevolezza di potersela giocare alla pari con chiunque.
Primo tempo insufficiente per i padroni di casa, decisamente al di sotto dei loro standard, meglio nella ripresa quando in extremis riacciuffano il pari, nei supplementare gli uomini di Guardiola ribaltano il risultato e accedono alla top 8 d’Europa.
In casa dei tedeschi, i bianconeri sfiorano l’impresa, che sfuma proprio al novantesimo. Primo tempo perfetto, calo fisiologico nella ripresa e tracollo finale nei supplementari. In ogni caso, gli uomini di Allegri stasera hanno dimostrato di poter tenere testa a chiunque, nonostante le assenze di Chiellini, Marchisio e Dybala.
Nel primo tempo errata la segnalazione del fuorigioco a Morata, che in realtà era tenuto in gioco da Kimmich. Uno sbaglio che peserà poi tantissimo nell’economia del match, sul 3 a 0 probabilmente la partita sarebbe finita e il Bayern non avrebbe riaperto la contesa.
Eccoci alle pagelle del primo tempo di Bayern Monaco-Juventus, con i voti della prima frazione nella partita di Champions League (ritorno degli ottavi di finale). Clamoroso all’Allianz Arena, al termine della prima frazione di gioco la Juventus è avanti 2 a 0 sul Bayern Monaco.
Quarantacinque minuti perfetti per la squadra di Allegri che non ha sbagliato nulla, sia in fase offensiva che in quella difensiva. A inizio gara bavaresi subito pericolosi con il suggerimento di Douglas Costa (6,5) per Vidal (5,5) che manca l’aggancio del pallone, che viene così recuperato da Buffon (6,5). I bianconeri sbloccano a sorpresa il match al 6′ grazie a un errore in fase difensiva di Alaba (4,5) che trae in inganno anche Neuer (6), Lichtsteiner (7) appoggia il pallone per Pogba (7,5) che a porta vuota non può proprio sbagliare e firma la rete dell’1 a 0.
Bayern che ha molte difficoltà a impostare il gioco nella prpopria metà campo, i padroni di casa nonostante un possesso palla prolungato non riescono a creare palle gol e a impegnare seriamente Buffon, mentre dall’altra parte Morata (7,5) viene fermato in fuorigioco proprio quand’era riuscito a scavalcare Neuer con il pallonetto. Ma è solo questione di tempo prima che la Juve raddoppi: Morata semina la difesa avversaria e serve l’assist a Cuadrado (8) che prima finta e poi spiazza Neuer per il 2 a 0. Nonostante il doppio svantaggio, la reazione del Bayern non è quella che ci aspetterebbe, l’unico che impegna Buffon è Muller (6,5) con un tiro a botta sicura respinto dall’estremo difensore bianconero. Prima dell’intervallo, Neuer mura Cuadrado che va a un passo dal terzo gol che avrebbe probabilmente chiuso il discorso qualificazione.
Finora i bianconeri sono stati semplicemente perfetti, cinici, abili a sfruttare le occasioni che gli si sono presentate, concedendo un solo tiro in porta ai bavaresi. Autore del raddoppio con una finta che disorienta Neuer, sfiora la doppietta e solamente un intervento super del portiere del Bayern gliela nega. È il primo a finire nel taccuino degli ammoniti, sicuramente il meno brillante nelle fila dei bianconeri.
Impalpabili gli uomini di Guardiola in questo primo tempo, solamente un tiro in porta con Muller e due errori madornali in occasione dei gol di Pogba e Cuadrado. È quello che si muove meglio di tutti in mezzo al campo, prova a servire un po’ di palloni ai suoi compagni, senza successo. Due errori pesantissimi sui gol di Pogba e Cuadrado, che per il momento stanno costando l’eliminazione dalla Champions del Bayern. (Stefano Belli)
Ingannato dall’orrendo disimpegno di Alaba sul gol di Pogba, e anche sul raddoppio di Cuadrado non può fare granché. Nella ripresa si supera murando Morata, e poi nei supplementari è bravo a dire di no a Mandzukic
Madornale l’errore in fase difensiva che mette fuorigioco Neuer e spiana la strada a Pogba per l’1 a 0, e anche in occasione del Cuadrado commette un disastro. Si riscatta nella ripresa, con alcune chiusure spesso decisive.
Quarantacinque minuti anonimi, dopo l’intervallo Guardiola lo fa accomodare in panchina capendo che non è assolutamente serata per lui. ( Con il suo ingresso in campo la difesa del Bayern trova finalmente un equilibrio)
Anche lui nella prima frazione di gioco appare timoroso e sicuro nei disimpegni (tenendo in gioco Morata in occasione del fuorigioco inesistente segnalato dal guardalinee), si comporta nella ripresa e soprattutto nei supplementari, quando deve alimentare anche la fase offensiva dove si trova più a suo agio.
Interviene spesso in ritardo, arrivando più volte per ultimo sul pallone
Non è riuscito a smistare molti palloni, lento anche in fase di non possesso, ha fatto davvero grande fatica a entrare in partita
( È lui il match winner di serata: contro la sua ex squadra dà il meglio di sé e con il suo ingresso in campo la partita cambia, grazie alla sua spinta propulsiva il Bayern completa la rimonta e nei supplementari ci mette la firma con il bellissimo gol del definitivo 4 a 2 che condanna i bianconeri)
Non è il Ribert dei giorni migliori, ma sforna comunque una prestazione soddisfacente e all’uscita dal campo strappa gli applausi dell’Allianz Arena per l’impegno profuso ( Guardiola aveva deciso di non schierarlo subito, giocandoselo come jolly in vista del finale, e la scelta paga eccome visto che sarà proprio lui a siglare il gol del 3 a 2, che spiana la strada al successo dei tedeschi)
Subito un’occasione per lui a inizio gara che non riesce a sfruttare nel migliore dei modi, più volte cerca di innescare Lewandowski non riuscendoci. Non smette mai di crederci e di lottare, resta stoicamente in campo nonostante sia acciaccato.
Nel primo tempo è l’unico a impegnare Buffon, poi nella ripresa, proprio al novantesimo, firma la rete del 2-2 che porta le due squadre ai supplementari. Sull’impresa del Bayern c’è anche la sua firma.
Sicuramente il migliore dei suoi, tra quelli che sono partiti dall’inizio. Sfiora il gol con un tiro cross che stava ingannando Buffon, nella ripresa sforna l’assist a Lewandowski per il momentaneo 1-2.
Nella prima frazione di gioco non trova mai la porta, a inizio ripresa si fa prendere allo sconforto ma poi è bravo a ritrovare la calma e soprattutto a segnare il gol dell’1-2 che rimette in partita il Bayern. Sempre una minaccia sotto porta.
Stasera il tecnico spagnolo compie l’ennesimo capolavoro, prendendo per i capelli una qualificazione che sembrava ormai persa dopo un primo tempo da incubo. Decisivi gli innesti di Bernat (che ha dato equilibrio alla difesa), e soprattutto di Thiago Alcantara e Coman, entrambi a segno e in grado di mettere in crisi gli avversari con le loro giocate.
A inizio gara fa buona guardia su Vidal, poi è molto attento a respingere la conclusione insidiosa di Muller. Nella ripresa viene scavalcato prima da Lewandowski e poi da Muller, nei supplementari prova a blindare la porta ma non ci riesce.
Suo l’assist per l’1 a 0 di Pogba, abilissimo a sfruttare la frittata di Alaba. Nei supplementari cerca la porta ma non riesce ad angolare abbastanza il tiro per battere Neuer.
Nel primo tempo si comporta bene conquistandosi diverse punizioni, poi nella ripresa sparisce e nei supplementari non lo si vede praticamente mai in campo.
Se la cava molto bene in fase difensiva, facendo quel che può per contenere le avanzate degli avversari, nel finale anche lui accusa la fatica e deve alzare bandiera bianca, lasciando campo a Coman e compagnia bella.
Solita gara da dietro le quinte per lui, chiudendo gli spazi agli avversari e stando attento a intercettare più palloni possibili
Un’autentica spina nel fianco per i giocatori del Bayern su entrambe le fasce, poi arriva Coman che lo mette alle corde e lo annulla.
Gli bastano 6 minuti per sbloccare il match, sembra la sua serata invece dopo il gol non riesce più a creare nulla di concreto, tanta buona volontà e qualche giocata notevole ma fine a se stessa.
Ancora una volta si comporta meglio in difesa che in attacco, soprattutto quando mura il tiro di Douglas Costa che probabilmente sarebbe entrato in porta.
Non è ancora al 100% della forma e non ha i 90 minuti nelle gambe, ma la sua prova è comunque sufficiente e in quanto a grinta non gli si può rimproverare nulla.
( Fatica a entrare in partita, sul 2-4 si divora a porta vuota il gol che probabilmente avrebbe riaperto la contesa anche se mancava pochissimo alla fine)
Bravissimo a segnare il 2 a 0 nel primo tempo, dove sfiora anche la doppietta (che Neuer gli nega con un intervento strepitoso), nella ripresa e nei supplementari si sacrifica molto in fase difensiva ma non basta per mettere in cassaforte la qualificazione.
Il migliore dei suoi: sforna l’assist a Cuadrado per il 2 a 0, si vede annullare ingiustamente un gol per un fuorigioco inesistente, si fa murare da Neuer che in più occasione gli impedisce di entrare nell’elenco dei marcatori. Dà tantissimo e purtroppo non ce la fa a continuare
( Ci prova anche lui a dare il suo contributo, ma Neuer non fa sconti a nessuno, nemmeno a un suo ex compagno di squadra)
Nel primo tempo compie un capolavoro tattico, annullando il Bayern Monaco e sovrastandolo, il 2 a 0 va decisamente stretto ai bianconeri. La differenza la fanno i cambi che si rivelano decisivi per Guardiola, mentre con gli innesti di Mandzukic, Pereyra e Sturaro, Allegri non riesce a dare nuova linfa vitale alla squadra.
(Stefano Belli)