La Juventus non toglie il piede dall’acceleratore e regola a domicilio anche l’Atalanta: finisce 2-0 allo Stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo, con gol di Barzagli nel primo tempo e di Lemina in chiusura. Vittoria numero 17 nelle ultime 18 giornate per la squadra di Allegri, che sembra inarrestabile e non ha patito affatto il 3-0 di San Siro a metà settimana, in Coppa Italia.
Fa quel che può e resta in partita fino alla fine, quando Lemina chiude la saracinesca. Un po’ troppo leggera in avanti e quando giochi contro una difesa così diventa ardua… Chirurgica, rischia il minimo e continua a mettere in cascina punti e vittorie. Anche con i panchinari In particolare in avvio mancano diversi cartellini, lui sceglie di far giocare e non raffreddare gli animi. Tutto sommato una scelta corretta, visto che la partita rimane tranquilla
Nessun problema per la capolista, che torna a distanziare il Napoli di 3 punti dopo il primo tempo all’Atleti Azzurri d’Italia: Juventus padrona della sitazione e avanti – sul campo dell’Atalanta – grazie alla zampata di Barzagli, sugli sviluppi di calcio d’angolo. Una frazione giocata a ritmi non altissimi e con i bianconeri ingabbiati tatticamente da Reja per una ventina di minuti: dopo il brivido per Sportiello (voto 6) sull’incursione di Khedira (voto 6), ecco l’episodio. Corner sul secondo palo con sponda di Mandzukic (voto 6), in continuo movimento ma che ha toccato pochissimi palloni, per Barzagli (voto 6,5); manca la marcatura a pochi passi dal portiere e la distrazione costa cara, visto che il centrale di Allegri non manca l’impatto e sblocca la contesa. Peggiora con il passare dei minuti la prestazione di Pogba (voto 5,5), mentre resta sempre attivo e pericoloso Dybala (voto 6), più assist man che finalizzatore per l’occasione. Dall’altra parte positivo Borriello (voto 6): suo l’assist per De Roon (voto 6), nel finale, per l’occasione da gol più nitida per i nerazzurri. Precedentemente solo un mancino al volo di Cigarini (voto 5,5) su cross di Conti (voto 6,5), il migliore dei padroni di casa. Ha iniziato a scaldarsi Asamoah, probabile un suo ingresso in avvio di secondo tempo.
Per metà frazione è quasi perfetta a livello di fase difensiva. Ma se poi ti dimentichi di marcare un avversario nell’area piccola, su calcio d’angolo, è tutto piuttosto inutile… Intraprendente, grintoso, ha i tempi giusti e mette in difficoltà più volte Pogba, che si fa anche ammonire. Bravo Non è un compito facile quello che gli affida Reja, attaccare e portare la croce, ovvero abbassarsi e disturbare Marchisio. E lui infatti non ci riesci quasi mai
Senza troppi sforzi fa capire di essere padrona della partita e incanala lo sforzo ottenendo il risultato, anche se parziale. Non deve abbassare la guardia se vuole tornare a distanza di sicurezza sul Napoli; ma sembra complicato possa succedere ancora, dopo Milano La solita cerniera difensiva quasi impossibile da abbassare, assieme a Bonucci. E il primo gol su azione con la maglia della Juve è una soddisfazione personale Pomeriggio complicato, dalle parti di Conti e Toloi è dura passare. Non è apparso certamente brillante, per dirla con un eufemismo (Luca Brivio)
Si oppone a Khedira e si disimpegna bene in uscita, senza riuscire però ad anticipare Barzargli. Prima del gol spettacolare di Lemina
Macchia la buona prova al minuto 88, quando Lemina gli fa fare brutta figura, saltandolo come un ragazzino
Anche lui sul doppio passo di Lemina resta al palo, ma la partita nel complesso è più che sufficiente
Le difficoltà nel tenere Dybala sono gigantesche per chiunque. E lui non sfigura al cospetto della ‘Joya’
Attacca Lichtsteiner e arriva diverse volte al cross nel secondo tempo. Propositivo
Si sbatte e non risparmia qualche calcione, come quello che gli provoca un giallo dopo meno di 2 minuti di gioco. Ma non tiene quasi mai tra le mani (o i piedi) il pallino del gioco
Buona l’intesa sulla destra con Conti, con il quale riesce a formare una catena ben oliata e che viaggia a ritmi alti
Non si alza con prontezza in occasione del corner che porta al gol di Barzagli. Poi non sfigura ma nemmeno ruba la scena
Cala un po’ nella ripresa rispetto al gran primo tempo, anche se non capiamo la decisione di Reja di toglierlo dal campo
Il migliore in campo per i nerazzurri, funge quasi da regista offensivo e griffa tutte le azioni più pericolose. Anche se non sono molte
L’altra faccia della medaglia. Non entra mai veramente in partita, il tecnico triestino lo toglie fin troppo in ritardo
Giusto inserirlo (ma non per Conti) per sfruttare la sua velocità. Ma contro i difensori bianconeri è sempre un’impresa
Un po’ frenetico e poco preciso, partecipa comunque al secondo tempo tutto cuore dei suoi
Il suo mancino resta un fattore e quando entra qualche brivido a Buffon & co lo provoca
Qualche scelta non troppo chiara, almeno leggendola da fuori, abbassa un voto che sarebbe sufficiente vista la buona organizzazione tattica della squadra
Sigilla la porta con autorevolezza ed ora, avendo scollinato gli 800 minuti di imbattibilità, è terzo all-time nella classifica della specialità. Davanti a lui, unici a passare i 900 minuti consecutivi, solo Zoff e Seba Rossi
Borriello non gli regala un pomeriggio di tranquillità di fine inverno ma lui va oltre, aggiungendo anche una puntata vittoriosa nell’altrui area. E segnando il suo secondo gol in maglia bianconera, sempre contro l’Atalanta
Pomeriggio impegnativo, contro lo scatenato Conti. Poi Reja lo aiuta, togliendolo dal campo
Molto costante, si limita al compitino, vedendo però Dramè “sgasare” dalle sue parti e provare più volte il cross
Una sicurezza sui palloni alti, anche in acrobazia. Borriello preoccupa in ogni caso sia lui che Barzagli, costantemente
Meglio, molto meglio, nel primo tempo. Poi perde lucidità e il gioco ne risente parecchio
Fisicamente sta bene e si vede, allunga spesso e attacca la porta, rimbalzando su Sportiello
Continua nella sua altalena di alti e bassi, anche nel giro di pochi minuti. Numeri di alta scuola e palloni persi ingenuamente, potrebbe come al solito fare molto di più
Nota fuori dallo spartito juventino. Non è ai livelli della scorsa stagione, basta poco per accorgersene. Si limita a tanta corsa, spesso inutile
Senza l’assist per Barzagli e quel recupero pazzesco nel secondo tempo, in avvio, sul contropiede di Borriello, sarebbe insufficiente. Ma entrambi gli episodi sono determinanti
Classe che si sprigiona in istantanee di tecnica e talento, stavolta prive dello scatto da fuoriclasse a livello di tiro in porta
Una giocata da standing ovation, un’azione personale da vedere e rivedere. Entra alla grande
Tiene alta la tensione, la squadra è quasi perfetta come spesso succede. Non ce lo auguriamo per il calcio italiano, ovviamente, ma qualora dovesse uscire dalla Champions, Napoli e Milan probabilmente dovranno tirare i remi in barca per manifesta inferiorità
(Luca Brivio)