CALCIOMERCATO MILAN – Scoppia il caso Laporta in quel di Barcellona. In queste ultime ore i quotidiani catalani stanno portando alla luce alcuni dati riguardanti la gestione del club blaugrana targata Laporta, una gestione discutibile soprattutto per alcuni particolari. In cima alla lista l’acquisto di Zlatan Ibrahimovic dall’Inter, risalente all’estate del 2009.
«Non lo abbiamo venduto male, ma lo abbiamo acquistato malissimo», fa sapere dalla Catalogna l’attuale dirigenza blaugrana. Il caso è snocciolato alla perfezione da Alfredo Pedullà, esperto di calciomercato di Datasport: «Per acquistare Ibracadabra il Barcellona, dopo un blitz milanese del sorridente Laporta, girò all’Inter il cartellino di Eto’o, a un anno dalla scadenza del contratto, e cash per circa 50 milioni. Ecco, se Laporta avesse voluto fare peggio non avrebbe potuto. Un capolavoro al contrario».
«Quell’operazione – prosegue Pedullà – ha cambiato il modo di interpretare il mercato da parte di Moratti. Anche perché, non sarà stato un caso, ha consentito all’Inter di vincere tutto. Ora possiamo aggiungere che quella trovata geniale di Laporta ha mandato in testacoda, una specie di colpo di grazia, il bilancio del Barcellona». Anche la cessione di Ibra al Milan, in realtà, è stata una sorta di opera d’arte per i rossoneri: ceduto in prestito con obbligo di riscatto ad una cifra irrisoria (25 milioni di euro) in confronto a quanto stato pagato solo un anno prima.