Bella intervista del gladiatore al Corriere della Sera. Il gladiatore è lui, il giocatore francese Mathieu Flamini, un mediano portato all’agonismo e al sacrificio, quello che sta dando per la causa rossonera, di un Milan che sogna di cucirsi lo scudetto al termine di questa stagione. Già Flamini ha soffiato il posto a Ronaldinho. Non è cosa da poco. Flamini prima giocava all’Arsenal del suo connazionale Wenger, allenatore dei Gunners.



Non rimpiange il trasferimento al Milan, che lui riconosce essere uno dei più grandi club del mondo. “Mi sono trasferito in una delle più grandi squadre del mondo. Ho avuto la possibilità di giocare con leggende come Maldini, Shevchenko e Kakà. Ho fatto un bel salto di qualità” Un’intervista che va anche al di là del pianeta calcio. “Tra le città italiane, Milano è quella più internazionale. La mia Milano è Brera, dove vivo io. Mi muovo a piedi. Mi piace uscire di casa al mattino, comperare i giornali e bere un buon caffè”.



E poi un giudizio sui tre allenatori che ha avuto al Milan. “Ancelotti ci era molto vicino, era un padre. Di Leonardo non posso dire niente: non abbiamo avuto rapporti: Allegri è una persona molto onesta. E’ diretto e se deve dire una cosa la dice”. Il gladiatore sogna in grande, tanti trofei col Milan.

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