MILAN – E’ un Milan da Scudetto. Lo dicono i numeri, lo dice la tradizione e lo confessa l’amministratore delegato Adriano Galliani. «Noi favoriti? No, il Milan è in grado di lottare per lo scudetto insieme alle altre big – spiega il plenipotenziario rossonero – mi dispiace per i problemi di infortuni dell’Inter. Lo scorso anno li abbiamo avuti noi e ci hanno condizionato. Faccio un in bocca al lupo a Samuel perché è uno dei più grandi centrali del mondo». Dopo 10 giornate il club di via Turati si trova al secondo posto in classifica, a meno due dalla capolista Lazio.



Una posizione mai raggiunta negli ultimi anni dal Diavolo che proprio ad inizio stagione faticava moltissimo non riuscendo a tenere il passo delle dirette avversarie. Una media punti molto interessante unita ad una differenza rete positiva fanno del Milan una delle principali pretendenti, se non la principale, per la corsa finale al Tricolore. Dicevamo in apertura anche del fattore tradizione.



Massimiliano Allegri vuole ripercorrere le orme dei suoi predecessori italiani, Sacchi, Capello, Zaccheroni e Ancelotti. Tutti e quattro hanno trionfato al primo anno sulla panchina del Diavolo. I primi tre hanno vinto lo Scudetto mentre Carletto si è assicurato una Champions nella magica notte di Manchester. Un Tricolore che potrebbe arrivare senza Inzaghi. Il rossonero è tentato dal Napoli anche se Galliani lo blinda: «Lui via dal Milan? A Pippo l’ho già detto: "Mi hai inseguito un anno per il rinnovo del contratto e adesso non c’è nessuna possibilità che ti mandi via". Resterà con noi».

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