La storia d’amore tra Clarence Seedorf e il Milan è finita. Il 30 giugno saranno smaltite le pratiche del divorzio, con la fine del contratto e i saluti del caso. L’ultimo indizio che il matrimonio è ormai agli sgoccioli è l’arrivo in rossonero del connazionale Mark Van Bommel. Un nemico storico di Seedorf.
Tra Clarence e Mark non scorre buon sangue da tempo. Lo scorso giugno poi il rapporto si è logorato ulteriormente. Pochi sanno infatti che Van Bommel è sposato con la bella figlia di Van Marwijk, ct dell’Olanda che ha escluso Seedorf dal mondiale in Sudafrica, anche su consiglio del genero. Con grande delusione (rabbia?) del milanista, che voleva chiudere la carriera in nazionale con l’ultima esperienza mondiale e non l’ha presa affatto bene.
Non a caso il neo-acquisto del Milan, presentato oggi in conferenza stampa a Milanello, alla domanda se avesse sentito Clarence prima di dire di sì a Galliani ha candidamente risposto “no, non l’ho sentito”, mentre la moglie Andra sorrideva complice in platea. E pensare che lo stesso Van Bommel ha invece riferito di aver telefonato, per parlare del suo arrivo al Milan, a Sneijder, altro connazionale che però gioca nell’Inter. Sempre Milano, ma altra sponda del Naviglio. Un po’ strano, no?
Altro indizio: oggi in conferenza stampa Adriano Galliani ha confessato di aver chiesto un parere sull’acquisto di Van Bommel a Zlatan Ibrahimovic, altro rivale dell’ex giocatore del Bayern Monaco. Ricevendone risposta positiva. L’a.d. rossonero non avrebbe invece chiesto il giudizio di Seedorf. Perché? Perché il credito di Clarence in via Turati va ormai esaurendosi.
Non è però certo Van Bommel ad aver fatto fuori Seedorf dal Milan. Piuttosto il sospettato numero uno è Massimiliano Allegri. Il tecnico e l’olandese avrebbero avuto un acceso diverbio dopo il pareggio a Lecce, due domeniche fa, con tanto di reciproco rimbrotto. E guarda caso Seedorf da allora è (ufficialmente) infortunato.
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DI CALCIOMERCATO MILAN SEEDORF VAN BOMMEL ALLEGRI
La società starebbe con Allegri. Più che altro perché Seedorf, 35 primavere ad aprile, ha il contratto in scadenza a giugno e dunque difficilmente rappresenterà il futuro del Milan. E forse nemmeno da dirigente, dato che l’esperienza al Monza lo ha clamorosamente bocciato dietro a una scrivania. Mentre l’ex allenatore del Cagliari che dopo tanti anni ha riportato i rossoneri in vetta gode giustamente di molto credito ora come ora.
Insomma, a giugno la separazione è scontata. E vista la recente freddezza con cui anche San Siro si rapporta ormai a Seedorf, non si può dire che i tifosi milanisti si strapperanno i capelli. Anche i migliori invecchiano. E con il nuovo corso, devono liberare l’armadietto di Milanello.
(Riccardo Guissi)