E’ scattato ufficialmente il mercato invernale. Dal 3 di gennaio fino al 31 gennaio, tutte le società saranno impegnate a cercare gli elementi giusti per rinfozare le rose a disposizione dei vari tecnici. Il Napoli continua a lavorare per portare alla corte di Mazzarri un difensore centrale, preferibilmente mancino e un centrocampista di qualità, un regista capace di dettare i tempi alla manovra partenopea. Abbiamo intervistato in esclusiva per ilsussidiario.net Pierpaolo Marino, ex direttore sportivo di Udinese e Napoli. Prima di tutto Gokhan Inler, da tempo obiettivo dei partenopei ma Marino non vuol parlare d’ella sua ex: “Non parlo ora delle operazioni di mercato del Napoli perchè le mie parole vengono sempre travisate da qualcuno”.



Nella trattativa per lo svizzero sarebbe stato inserito anche il cartellino di un giovane calciatore del Napoli, Giuseppe Iuliano, scoperto proprio da Marino: “E’ un ragazzo che ho scoperto io e che abbiamo allevato nelle giovanili. E’ cresciuto calcisticamente da trequartista, ma nel corso degli anni si è trasformato in un centrocampista alla Pirlo. Ha delle buone qualità, è un buon giocatore, ovviamente è ancora giovane e non si sa ancora dove potrà arrivare”.



Il Napoli secondo in classifica giovedì sera si presenterà a San Siro contro l’Inter. Un match che vedrà anche il duello tra Ranocchia e Cavani, Marino commenta così: "Io sono convinto che spesso le prodezze degli attaccanti non dipendono da disattenzioni dei difensori, Cavani ha segnato 10 gol e può far male a chiunque, Ranocchia è molto bravo ma forse per l’uruguagio sarebbe stato peggio un Samuel sano dal punto di vista fisico".

 

Il Milan nel frattempo ha ceduto Ronaldinho e preso Cassano, "I rossoneri si sono rinforzati ancora di più, Cassano è molto forte e mi piace come giocatore. Sia chiaro, anche Ronaldinho è un grande calciatore ma ultimamente, per quello che stava mostrando in campo, non era all’altezza dei sacrifici della dirigenza rossonera. Inoltre al Milan erano preoccupati per l’influenza che Ronaldinho aveva sulla vita privata di Pato, per questo dico che è stata una grande operazione".



 

(Claudio Ruggieri)