Il Milan è pronto a ripartire di slancio. Dopo la bella vittoria sul Palermo, il calendario assegna ai rossoneri Bate Borisov (domani sera, per la Champions) e Lecce (domenica all’ora di pranzo). Due impegni fondamentali per riprendere la corsa e far vedere a tutti che è tornato il miglior Diavolo. Massimiliano Allegri, protagonista della conferenza-stampa pre-Bate, ha spronato i suoi ad insistere sulla strada intrapresa. Il tecnico rossonero ha parlato di mese fondamentale a proposito dei prossimi impegni, e da parte sua c’è la massima fiducia che la squadra saprà onorarli al meglio. A partire dalla sfida interna con i bielorussi, che non sono assolutamente da sottovalutare, a suo avviso. E’ un Milan, comunque, che appare complessivamente in ripresa. Allegri lo sa e proprio per questo chiede ai suoi una cosa: di non fargli mai più rivedere prestazioni come quella – francamente sconcertante – offerta contro la Juventus. C’è spazio, poi, anche per una battuta veloce sulla battaglia intrapresa da Conte e Mazzarri contro l’eccessivo difensivismo delle piccole, a loro avviso tollerato di buon grado dagli arbitri: “Noi ne trarrremo sicuramente beneficio”, ma la sua sembra più una dichiarazione ironica che altro, conoscendo anche la sua ‘simpatia’ (ricambiata) per il collega del Napoli. Al fianco di Allegri, è intervenuto oggi anche Thiago Silva, che ha espresso i suoi propositi di diventare un leader di questo Milan: “Mi piace essere paragonato a Baresi e a Maldini”. Meno decise le sue parole sul mercato. C’è sempre il Barcellona che lo corteggia ma il brasiliano preferisce dribblare l’argomento: “Preferisco non parlarne, lo lascio fare a Galliani e al mio procuratore”. La scadenza del contratto, del resto, è assai lontana (estate 2016) e da parte sua c’è tutta la volontà di onorare l’accordo. Thiago ha esternato tutta la sua felicità per il fatto di giocare nel Milan e nel bistrattato campionato italiano, che a suo avviso rimane il migliore al mondo. Soprattutto dal punto di vista difensivo, dice, si impara moltissimo: “Questa è una grande scuola”, e sembra difficile dargli torto. Il problema sta nella fase offensiva, che è il motivo per cui si segna così poco, come dimostrato in particolare dall’ultima, scialba giornata di campionato.
Quello della sterilità offensiva, comunque, non è un problema del Milan. Quando hai a disposizione gente come Ibra, Robinho, Cassano e Pato non può proprio esserlo…