Il fantasista del MilanAntonio Cassano, grande protagonista di questo avvio di stagione, ieri sera all’arrivo all’aeroporto di Malpensa dopo la vittoriosa trasferta di Roma ha avuto un malessere ed è stato ricoverato al Policlinico di Milano per compiere tutti gli accertamenti necessari. Lo rende noto il Milan in un comunicato. C’è però il più fitto riserbo intorno alle sue condizioni, dettato anche dal rispetto della privacy su notizie in ambito sanitario. Il giocatore del Milan in aereo rideva e scherzava con Ibrahimovic e Aquilani, come normale al rientro da una grande vittoria, poi una volta atterrato a Malpensa ha cominciato a sentirsi male. Ha avuto un calo della vista e altri sintomi, che inizialmente potevano essere collegabili a un calo di pressione, ma nonostante il barese volesse andare a casa da solo il medico del Milan, dottor Tavana, ha insistito per mandarlo in ospedale per alcuni controlli. E ancora lì si trova, segno che qualche problema significativo c’è: è stato trasferito dal Pronto Soccorso al reparto di neurologia. Si dice – infatti altre notizie ufficiali non sono disponibili – che il giocatore faccia fatica a parlare, e che si stiano svolgendo accertamenti di tipo cardiologico e neurologico. “Il ragazzo non sta bene e stiamo indagando” sono le uniche parole che il dottor Tavana va ripetendo a chi chiede maggiori informazioni. Di certo, Cassano non partirà per Minsk, dove il Milan deve affrontare martedì sera in Champions League i campioni di Bielorussia del Bate Borisov, e non sarà a disposizione di mister Allegri per alcuni giorni, a questo punto presumibilmente fino alla sosta per le partite delle nazionali. A questo punto il Milan nelle prossime partite farà ancora di più affidamento su Zlatan Ibrahimovic, fulcro del gioco d’attacco, e sulla disponibilità al sacrificio e alla lotta dimostrata da tutti, Cassano compreso, fatto che non tutti, commentatori e tifosi, si aspettavano: invece da quando il barese ha indossato la maglia rossonera ha trovato una continuità a lui sconosciuta. Felicità, secondo Adriano Galliani: quella che gli permette di confezionare valanghe di assist e cambiar spesso il corso delle partite. Il Milan che torna dall’impresa dell’Olimpico conferma di aver ritrovato solidità e cinismo, classe ed esperienza.
Tutte doti che hanno permesso alla squadra di rimediare alla – oggettiva e innegabile – falsa partenza in campionato. E ancora una volta, più di tutti, a prendere per mano la squadra è Zlatan Ibrahimovic. Ciò che sorprende sempre di più dello svedese è la capacità di guidare il gruppo, dote di cui ci sarà bisogno in attesa di capire quali problemi abbia Cassano.
(Mauro Mantegazza)