CALCIOMERCATO – Cinque punti in cinque partite. E’ il bottino da retrocessione del Milan in questo inizio di stagione 2011-2012. I campioni d’Italia in carica, complice anche molti infortuni, non riescono a trovare il ritmo e la forma dello scorso campionato ed hanno iniziato a singhiozzo la nuova annata. Una situazione che potrebbe divenire preoccupante se dovesse arrivare una nuova capitolazione e tenendo conto dei ricambi, scarsi, presenti a Milanello. In via Turati hanno passato l’estate a rimpolpare la squadra di giocatori buoni ma sicuramente non all’altezza dei titolari. Philippe Mexes è forse l’unico innesto “da Milan” degli scorsi mesi, mentre i vari Taiwo, Nocerino e Aquilani sono tutti ottimi giocatori ma che non toglierebbero il posto ai vari Zambrotta, Gattuso e Boateng. Discorso a parte merita il giovane Stephan El Shaarawy, una scommessa dell’amministratore delegato Adriano Galliani, fin qui vinta. Appare evidente, in particolare, la carenza di qualità a centrocampo. La “cessione” di Andrea Pirlo, trasferitosi alla Juventus a luglio e reduce da un inizio di stagione travolgente, ha lasciato un vuoto incolmabile che non può essere di certo tappato da Aquilani e Nocerino senza nulla volere contro i due nazionali. Urge tanta qualità nel reparto di mezzo rossonero e soprattutto un abbassamento radicale dell’età media. Van Bommel, Seedorf, Ambrosini e Gattuso non possono infatti scendere in campo per 35/40 gare all’anno, tenendo conto del fatto che tutti hanno superato da un pezzo la trentina. Si sposa con tale discorso l’indiscrezione delle ultime ore che vuole un ritorno di fiamma in casa Milan per Hernanes, centrocampista della Lazio. L’ex San Paolo è stato a lungo seguito dai rossoneri durante i mesi precedenti lo sbarco a Roma. Il club paulista, però, forte di offerte prestigiose, aveva effettuato richieste altissime e il Milan dovette ritirarsi. Ora l’idea sarebbe tornata di moda anche perché Hernanes, dopo un primo anno sicuramente positivo, sembra essersi leggermente perso. Il Profeta, così come viene soprannominato, sarebbe perfetto per risolvere la carenza di qualità in quel di Milanello e soprattutto potrebbe essere utilizzato sia nel ruolo di regista basso quanto in quello di trequartista. L’ostacolo principale è rappresentato dal patron capitolino Claudio Lotito, storicamente figura con cui fare affari non è mai facile.
Una bella plusvalenza potrebbe però convincere il numero uno della Lazio alla partenza del brasiliano soprattutto se quest’ultimo dovesse chiedere in prima persona la cessione.