A sorpresa finisce 1 a 1 la sfida di Champions League tra Bate Borisov e Milan. Rossoneri che hanno molto da recriminare, viste le molte occasioni sprecate nel primo tempo, e visto anche il fatto che si sono lasciati sorprendere dal prevedibile entusiasmo della squadra di casa, che supportata da uno stadio esaltato compie un’impresa che si ricorderanno per un bel pezzo.
Da questa partita esce un Milan comunque fortissimo, con dei giocatori che ormai si trovano a meraviglia e con un Ibrahimovic che è tornato il guerriero che tutti temono. C’era però bisogno di una vittoria, per ipotecare il passaggio del turno e concentrarsi sul campionato sperimentando poi in coppa nuove soluzioni, e perciò va anche puntato il dito in primis contro Robinho, che come al solito si mangia un sacco di occasioni (anche se gioca benissimo), contro Abate, che fa una gran partita ma è ingenuo nell’occasione del rigore, e contro l’atteggiamento milanista, di quelli che “ci si accorge del guaio, a guaio combinato”…
La partita ha due facce: nel primo è tutta rossonera, perché dopo dieci minuti di sfogo bielorusso, i rossoneri salgono in cattedra e cominciano a macinare gioco, spettacolo e occasioni da rete. Al 17’ Aquilani in area, dopo una serie di rimpalli, non è lesto al tiro, mentre Ibra, 5 minuti dopo, raccoglie un cross di Binho e, lasciato da solo, prende la mira, carica il destro, si beve un caffè e fa gol. Erroraccio difensivo del Bate, contro gente così non puoi permettertelo… Gara in discesa? A parte l’imediato colpo di testa di Skavysh, che chiama Abbiati al grande intervento, sì, perché il Milan legittima il vantaggio con un gioco spumeggiante e spettacolare, fatto di ripartenze e incursioni, servite da splendide aperture di prima: è veramente piacevole guardarlo, ma l’unica pecca è quella di non concretizzare. Potrebbe farlo Robinho al 39’, quando pescato in verticale da Boateng, si trova a tu per tu con Gutor, ma nel saltarlo si defila troppo, e spara sul palo. Il primo tempo si chiude qua, con la certezza che, di questo passo, finirà in goleada.
E invece nella ripresa ci sono i classici dieci minuti d’orgoglio dei padroni di casa che, spinti da uno splendido pubblico, pressano, spingono e attaccano a mille. Il problema è che, se di solito con un po’ di accortezza queste sfuriate si limitano, stasera invece Abate ha la sfortuna di vedersi fischiare un rigore per una leggera spinta su Kontsevoi: dal dischetto si presenta Bressan, Abbiati intuisce ma non ci arriva. 55’, 1 a 1.
E qui ci si inizia davvero a divertire, perché il Milan attacca come un leone ferito, e il Bate dal canto suo risponde sulle ali dell’entusiasmo. Comincia una sfida tra Ibra e Gutor, fatta di sassate e respinte di pugno. L’ulteriore spinta al coraggio dei padroni di casa, la da la famosa dea bendata: infatti Nesta si infortuna, ed è costretto a lasciare il posto a Bonera, le cui imprecisioni favoriscono le incursioni di uno scatenato Skavysh, che fa rifiatare i suoi. Comincia la girandola delle sostituzioni, che producono l’assedio finale del Milan guidato da Seedorf. L’occasione ghiotta è per Boateng, ma per due volte al 77’ si vede murare i suoi tiri a colpo sicuro, ma ancora più ghiotte sono le ripartenze del Bate, che se fosse composto da giocatori con tanta qualità nei piedi quanta grinta nel cuore, riuscirebbe a portare a casa addirittura i 3 punti.
Ma va comunque bene così, un pareggio più per gli albi che per la classifica; mezzo inciampo invece per il Milan, che, ne siamo sicuri, si vendicherà in campionato: sotto a chi tocca!
TABELLINO
Bate Borisov (4-2-3-1): Gutor ; Yurevichv, Radkov, Bordachev, Simic; A. Volodko, Likhtarovich (Olekhnovich 66′ sv); Kontsevoi (Gordeychuk 85′), Renan Bressan, Baga (Pavlov 78′); Skavysh. A disp.: Chesnovski, M. Volodko, Rudik, Kezman. All.: Goncharenko.
Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta (Bonera 70′), Thiago Silva, Taiwo; Aquilani (Seedorf 72′), Ambrosini, Nocerino; Boateng; Robinho, Ibrahimovic. A disp.: Amelia, Zambrotta, Yepes, Emanuelson, Ganz. All.: Allegri.
Arbitro: Rasmussen.
Marcatori: 22’ Ibrahimovic (M), 55’ Bressan (B, rigore).
Ammoniti: Olekhnovich (B), Ambrosini (M).
LE PAGELLE
Bate Borisov (4-2-3-1): Gutor 7; Yurevichv 6, Radkov 6, Bordachev 6.5, Simic 6; A. Volodko 6, Likhtarovich 6 (Olekhnovich 66′ sv); Kontsevoi 7.5 (Gordeychuk 85′ sv), Renan Bressan 7, Baga 6.5 (Pavlov 78′ sv); Skavysh 6. All.: Goncharenko 7.
Milan
Abbiati 7: sempre attento nei tiri dalla distanza e a più riprese nega la porta agli avversari. Nulla può sul tiro dal dischetto.
Abate 6.5: costante spinta sulla destra, ripiega e difende con capacità e aggressività, forse un po’ troppa e provoca il rigore. Comunque buona gara!
Nesta 6: conosciuto per le sue abilità difensive, non lascia buchi nella linea rossonera. Costretto al cambio per un dolore muscolare.
(Bonera 70′, 5): tante imprecisioni che spezzano le folate offensive dei suoi.
Thiago Silva 6,5: tocca a lui sostenere maggiormente le mura sotto i colpi di un Bate che tenta di far breccia nella difesa. Ricerca anche qualche guizzo in attacco ma senza risultato.
Taiwo 6, grande prestanza fisica, meno positiva la sua abilità coi piedi. E’ poco incisivo e raggiunge con fatica la soglia della sufficienza.
Aquilani 6.5: si ricerca più volte lo spazio tra le maglie degli avversari, offrendo possibilità per alcuni scambi. Si nota però non essere in forma come sabato e Allegri lo richiama per far posto a Willy Wonka.
(Seedorf 72′, 6): fa quel che può, ingresso tardivo.
Ambrosini 5: un centro campo che non regala emozioni, a volte lascia ampi spazi tra attacco e difesa. Si permette anche qualche attrito con gli avversari. Insufficiente!
Nocerino 5.5: Lotta e cerca dome al solito di fare filtro, prova anche a inserire qualche palla insidiosa ma i suoi piedi non lo permettono: non raggiunge la corda della salvezza!
Boateng 5.5: non il solito roccioso Kevin Prince.
Robinho 6: è un misto tra l’8 del primo tempo, dove corre da matti anche se spreca tanto, e il 4 del secondo, dove è un uomo in meno per i suoi.
Ibrahimovic 7.5: che dire, ormai lo conosciamo troppo bene. come al solito, gol e presenza che da sola basta a metter paura.
All. Allegri 6.5: il suo Milan gioca bene, ma occhio ai cali psicologici!
(Giovanni Gazzoli)