E’ la sfida delle sfide questo Barcellona-Milan, una partita stellare che vedrà la squadra rossonera cercare di fermare la migliore squadra d’Europa attualmente. Un Barcellona che all’andata fu costretto al pareggio dal Milan, ma che dominò tutta la partita sul piano del gioco. Un Barcellona che sembra ancora essere il favorito di questa edizione di Champions League, dopo aver battuto il Manchester United nella finale della scorsa edizione. La squadra catalana in effetti non è solo Messi, visto che rappresenta l’ossatura della Spagna campione del mondo a Sudafrica 2010. Bisognerà quindi trovare una chiave tattica per poter battere questa corazzata del calcio, e magari affidarsi alla voglia di rivincita di Ibrahimovic, che proprio a Barcellona non ha trovato molta fortuna. O magari puntare sulla rapidità di Pato e Robinho. A proposito, è possibile ipotizzare un tridente del Milan, costretto a vincere se vuole arrivare primo nel girone di Champions? Forse in questa occasione sarebbe stata utile la fantasia di Cassano, capace di superare la retroguardia spagnola con le sue giocate. Ma nel calcio non c’è mai niente di scontato. Basta pensare al più famoso Milan-Barcellona della storia, la finale della Champions League 1993-94 ad Atene, quando i rossoneri si imposero per 4-0. Alla vigilia Johan Cruyff, allenatore del Barca, si era detto sicuro di un facile successo, poi il Milan di Capello stritolò la compagine catalana. Per parlare di questa partita abbiamo sentito Stefano Eranio, ex giocatore del Milan e attualmente opinionista televisivo. Eccolo in questa intervista in esclusiva a ilsussidiario.net
Come vede questo Milan-Barcellona?
Sarà una partita molto difficile per i rossoneri, perché si troveranno di fronte la squadra più forte d’Europa, una formazione stellare, difficile da fermare e nettamente favorita anche per questo incontro.
Quali sono i pregi della formazione catalana?
E’ una squadra che ha un fraseggio di palla incredibile, ma è anche capace di sapersi difendere nel migliore dei modi, attuando un pressing micidiale che toglie respiro agli avversari. Non è molto semplice riuscire a trovare una chiave tattica per poter fronteggiare il suo gioco micidiale.
Forse un’arma in più potrebbe essere la carica agonistica di Ibrahimovic, la sua voglia di rivalsa nei confronti della squadra catalana?
Ibra ha veramente dei grandi numeri, può fare molto in questa partita, considerando anche che sta cominciando ormai a giocare in tanti modi utili per la squadra. Potrebbe essere quindi importante il suo rendimento in questo match.
O magari la velocità di Pato e di Robinho.
Anche queste sono armi che possono servire al Milan, ma sono sempre del parere che per fermare il Barcellona ci vuole una prestazione super dei rossoneri che non devono sbagliare proprio niente.
Magari sarebbe stato utile Cassano…
Si, Cassano con Ibrahimovic era diventato il giocatore dal rendimento più continuo ed importante del Milan. Aveva fantasia, estro, le sue giocate erano veramente di grande tecnica. Penso che in questa stagione aveva raggiunto veramente i vertici massimi della sua carriera. Sarebbe servito moltissimo contro il Barcellona.
Il Milan però in passato era già riuscito a sconfiggere il Barcellona, quel 4-0 della finale di Champions di Atene, Capello contro Cruyff, una vittoria strepitosa…
Erano altri tempi. Era un altro Milan, era un altro Barcellona. Adesso le cose sono cambiate totalmente e il Barca è veramente una squadra super.
Si possono fare paragoni tra il Mìlan di Capello, di cui lei faceva parte, e questo Barcellona di Guardiola?
Era un calcio diverso e forse il paragone tra queste due squadre non è che sia molto indicato. Sicuramente però sia il Milan di Capello sia il Barcellona di Guardiola sono due squadre che fanno parte della storia del calcio.
Quale giocatore prenderebbe del Barcellona da mettere nella formazione del Milan?
Piquè sarebbe un giocatore che potrebbe essere molto importante per il Milan attuale.
E come vede la sfida tra Guardiola e Allegri?
Il Barcellona è una squadra che gioca a memoria, talmente forte che potrebbe fare a meno anche dell’allenatore.
Insomma, una squadra veramente super. La ritroveremo in finale di Champions?
E’ una squadra super, costituita di grandi campioni. C’è Messi e l’ossatura della nazionale della Spagna campione del mondo. Sulla carta non ha rivali attualmente, ma il calcio è bello perché è imprevedibile. Il Milan a Firenze doveva vincere, ma non c’è riuscito per alcuni errori arbitrali. Non è così sicuro che il Barcellona, anche se super favorito, vinca questa edizione di Champions.
(Franco Vittadini)