CALCIOMERCATO – Torna a farsi sentire Silvio Berlusconi in casa Milan. Lontano dai mille impegni della politica, e con maggiore tempo libero a disposizione, l’ex Premier alza la voce in casa rossonera. Sabato sera, dopo la bella vittoria contro il Siena, il numero uno di via Turati si è fermato, come noto, da Giannino, e dopo una cena ed una canzone, ha deciso di regalare qualche minuto ai cronisti appostati fuori dal ristorante. Berlusconi ha aggiornato prima di tutto la situazione di Tevez, allontanando di fatto l’Apache dal quartier generale di casa Milan: «Se arriva è il benvenuto, ma noi i soldi del Qatar non li abbiamo. Lui non è fondamentale, la nostra rosa è adeguatissima già così per vincere il campionato. E io ho anche ambizioni europee: guardando giocatore per giocatore, non siamo assolutamente inferiori al Barcellona per qualità. Il Milan deve sempre essere padrone del gioco, senza complessi nei confronti di nessuno». Un po’ a sorpresa, invece, si parla di Ricardo Kakà, giocatore che non è mai uscito dai pensieri del presidente rossonero e che potrebbe a breve fare ritorno a Milanello: «Più di una volta – sottolinea l’ex Premier – mi ha detto che gli piacerebbe chiudere la carriera da noi. E’ un ragazzo eccezionale, da noi sarà sempre il benvenuto, troverebbe un Milan a braccia aperte». Si parla anche del prolungamento del contratto di Massimiliano Allegri, che scadrà il prossimo 30 giugno del 2012 ma che verrà a breve rinnovato. Berlusconi non mette assolutamente in discussione l’accordo con l’allenatore toscano spendendo parole di elogio per l’ex Cagliari: «Lui, con Sacchi, Capello e Ancelotti è uno degli allenatori fondamentali del Milan». C’è spazio anche per parlare di Filippo Inzaghi, bomber 38enne rossonero la cui carriera a Milanello sembra ormai agli sgoccioli. Berlusconi stoppa le voci di mercato, affermando che l’ex Juventus potrebbe comunque trovare spazio nel Milan attuale e sottolineando la speranza di vederlo inserito nella lista Champions League che verrà presentata il prossimo gennaio. Il presidente del Milan mette di fatto i bastoni fra le ruote alla dirigenza che invece pare propensa a lasciar partire il piacentino per assicurarsi un attaccante più giovane. Infine, prima di congedarsi, ridisegnata la formazione, come al solito iper-offensiva.
Oltre alla difesa: «Seedorf in cabina di regia, Nocerino e Boateng da interni, Robinho sulla trequarti dietro a Ibra e Pato». Più chiaro di così…