Una trasferta per suggellare il buon momento in campionato. La partita di Cagliari vede il Milan favorito contro la squadra sarda: i rossoneri sono al secondo posto a pari dell’Udinese con trentuno punti, solo due di distacco dalla Juventus e vengono dalla vittoria contro il Siena. Il Cagliari invece ha diciotto punti e viene dalla sconfitta a Verona contro il Chievo. Partita quindi ricca di significato e di aspettative, con i rossoneri che puntano all’aggancio alla Juventus impegnata nella difficile trasferta di Udine e i rossoblù che cercano di risalire le posizioni di classifica. C’è anche il ritorno di Massimiliano Allegri a Cagliari, dove fece molto bene da allenatore prima di arrivare a Milano e vincere lo scudetto. Tante ragioni per un match che si preannuncia molto interessante, forse più del divario tecnico esistente tra le due squadre. Di certo per il Milan la trasferta in Sardegna rappresenta un piccolo esame per vedere se questa squadra sia in grado di mantenere quella continuità di risultati finora dimostrata negli ultimi tempi. Una partita difficile quindi, per parlare della quale abbiamo sentito Pierino Prati. Eccolo nell’intervista in esclusiva a ilsussidiario.net.



C’è Cagliari-Milan, come vede questa partita?
Sulla carta il Milan parte favorito. Tecnicamente è molto più forte del Cagliari. Non vorrei però che la squadra rossonera sentisse l’effetto natalizio e giocasse rilassata. Non sarebbe il caso, perché il Milan sta attraversando un buon momento e deve continuare in questa striscia positiva di risultati.



Partita quindi non così semplice?

Già, ma il Milan deve anche approfittare del difficile periodo che sta passando il Cagliari. Il cambio di allenatore non sembra essere servito molto alla formazione sarda, che non sta raccogliendo grandissimi risultati. Non è certo in un momento di forma eccezionale.

Sul piano tattico a che partita si assisterà?
Penso che il Cagliari vorrà fare risultato, magari provare a vincere questo match o almeno a pareggiarlo. Per contrastare la supremazia tecnica dei giocatori rossoneri dovrà mettere in campo tanta aggressività e correre molto. Certo, se dovesse concedere degli spazi al Milan, la formazione rossonera potrebbe approfittarne e colpire. Bisogna dire infatti che spesso il Milan fa meno fatica nelle partite in trasferta che in quelle in casa, dove le squadre avversarie si arroccano in difesa per difendere il risultato.



Da grande attaccante qual è stato cosa pensa di questo dualismo Pato-Robinho? Chi preferisce fra i due?

Preferisco Pato perché mi sembra che abbia di più l’istinto del gol. Ha delle doti di goleador straordinarie, rapidità, fiuto del gol, dribbling. Se solo si abituasse anche a correre di più senza palla aumenterebbe il suo bagaglio tecnico.

Parliamo di acquisti: chi arriverà tra Maxi Lopez e Tevez?
Non lo so, dico solo che Tevez è un top player, un giocatore che ha già vinto tanto. Il Milan lo acquisterà solo alle condizioni ideali per il club rossonero. Maxi Lopez a Milano potrebbe trovare il palcoscenico ideale per mettersi in mostra e fare bene.

Partirà Inzaghi quindi?
E’ triste dirlo, ma Inzaghi dovrebbe partire. Ha troppa voglia di giocare per restare sempre in panchina al Milan. Ma credo che sceglierà un club dove possa realizzare i suoi desideri di calciatore.

Cosa pensa invece della conferma di Allegri?
Bisogna dire che Allegri ha fatto bene: ha vinto lo scudetto al primo anno al Milan. Quest’anno, poi, ha dato ancora di più un gioco alla squadra rossonera, un’identità ancora più precisa. La società si sta già muovendo per la sua riconferma.

Un Milan che punta sempre in alto, ma in Champions c’è questo Barcellona stellare che sembra imbattibile…

Il Barcellona è una squadra straordinaria. Attualmente ha qualcosa in più di tutti gli altri club. Fa parte di quei club grandissimi che hanno fatto la storia del calcio. In Spagna hanno costruito veramente una squadra super. Penso che oltre al Barcellona i favoriti della Champions siano il Real Madrid e il Bayern Monaco.

 

(Franco Vittadini)