Il Milan è al centro dell’attenzione in questo mercato invernale, con l’affare Tevez che sta diventando il tormentone di questa sessione. Come tutti sanno, ieri c’è stato un importante vertice di mercato, che però ha portato a un nulla di fatto, almeno per il momento. Non è la parola fine sulla vicenda, naturalmente: Tevez-Milan potrebbe tenerci compagnia fino al 31 gennaio, data di chiusura della sessione invernale del calciomercato. Nel frattempo, però, la società di via Turati deve tenere pronti dei nomi alternativi, e quello più gettonato è quello di Maxi Lopez, soprattutto dopo le lacrime dell’attaccante nel derby vinto dal Catania contro il Palermo, che fanno pensare a un addio dell’argentino alla Sicilia. Ma un altro dei nomi che circolano e vengono accostati ai rossoneri è quello di Andrè Ayew, ala classe 1989 dell’Olympique Marsiglia (prossimo rivale dell’Inter in Champions League), uno dei talenti più promettenti del panorama europeo, a cui i dirigenti del Milan starebbero facendo un pensierino. Abbiamo chiesto a Fabrizio Ferrari, agente Fifa esperto di calcio transalpino, un parere sul giocatore e sulle sue possibilità di trasferirsi a Milano. La sua risposta è stata davvero molto interessante. Naturalmente, non poteva mancare una domanda su un Paris Saint Germain che potrebbe diventare molto “rossonero” se Leonardo porterà sulla panchina parigina Carlo Ancelotti. Intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.



Andrè Ayew-Milan, si può fare?

Un altro attaccante esterno? E cosa se ne fa il Milan?

Non è convinto di questo affare?

Mi spiego meglio: Ayew è un grande talento, che tutta l’Europa ha imparato a conoscere e ad apprezzare. Però, nello specifico, non ne vedrei l’utilità nel Milan, che ha moltissimi giocatori in quel ruolo. Ayew non è una prima punta, non potrebbe far riposare o affiancare come punta Ibrahimovic, ed è questo l’obiettivo dei rossoneri. Ayew rischia di essere un doppione, con danno sia per lui sia per il Milan.



Non potrebbe essere un’alternativa almeno nel caso che saltasse la trattativa per Tevez?

Tutto si può fare, ma il Milan deve avere chiaro che Ayew ha caratteristiche ben diverse da Tevez. Se saltasse l’arrivo dell’argentino e al suo posto arrivasse Ayew, vorrebbe dire che il Milan alla fine avrà fatto scelte diverse.

Su Ancelotti al Psg cosa può dirci?

Se un dirigente convoca l’allenatore appena prima di Natale, come ha fatto Leonardo con Kombouarè, non è certo un buon segnale per l’allenatore. E in queste circostanze non credo proprio che l’incontro Leonardo-Ancelotti sia stato per semplice amicizia: mi azzarderei a dire che l’affare è quasi fatto.



 

(Mauro Mantegazza)