Anche il Milan ha realizzato il suo bel video di Natale, per augurare buone festività a tutti i tifosi. Dopo le ‘prodezze’ della Juventus, ammiriamo, dunque, quelle dei rossoneri. Nel video compaiono in successione Antonini, i due brasiliani Robinho e Thiago Silva, il tecnico Massimiliano Allegri e, per finire, l’accoppiata Ibrahimovic-Cassano. Soprattutto il barese, con la sua spontaneità, sembra avere un futuro come intrattenitore. Si passa dagli auguri in portoghese del sempre sorridente Robinho e del connazionale Thiago Silva a quelli in inglese (con breve intermezzo in italiano) di Boateng. Poco sciolto davanti alle telecamere mister Allegri: scommettiamo che il suo esigente patron Silvio Berlusconi, mago della comunicazione, non sarà troppo soddisfatto della sua performance. Meglio il ‘gran finale’, affidato a Zlatan Ibrahimovic e Antonio Cassano, coppia d’oro in campo e fuori. Ibra parte in svedese e continua in inglese, Cassano se ne esce con un semplice ‘Ciao’, seguito da un eloquente ‘Non ho capito niente’. E giù risate. Sarà un sereno Natale quello trascorso da squadra e ambiente rossonero. Allegri aveva promesso l’aggancio in vetta entro la sosta ed è stato di parola. Grazie anche al pareggio della Juve a Udine, il Milan ha completato nel migliore dei modi il suo lungo inseguimento. Com’è lontano, adesso, quel ko rimediato nello scontro diretto allo Juventus Stadium. La vittoria bianconera fu casuale nelle reti, non di certo per quanto fatto vedere in campo. Fu, a detta di tutti, la peggior esibizione stagionale del Diavolo, ma era una situazione molto diversa da quella attuale. Da quel momento, infatti, la formazione di Allegri ha recuperato uomini e morale, ha potuto alternare più soluzioni, e non ha nemmeno sofferto troppo il doppio percorso campionato-Champions. Anche, va detto, per la morbidezza del girone europeo capitato in sorte. Ci si è messo di mezzo, poi, il patron Berlusconi, con i suoi consigli non richiesti. Lì, però, Allegri ha tenuto botta alla grande, rispondendo così: “Il presidente capisce di calcio, è un esteta, ma io devo badare all’equilibrio”. Tradotto in parole povere: la formazione la faccio io e continuerò a farlo io. Specie se arriverà il sospirato rinnovo.