Tevez – Milan, Milan – Tevez. Non si parla d’altro dalle parti di Milanello e su tutte le testate giornalistiche. L’Apache e i rossoneri si vogliono vicendevolmente e consapevoli di ciò lavorano ai fianchi di un Manchester City già costretto ad accettare la formula del prestito con diritto (obbligo?) di riscatto ed ora sempre più vicino a capitolare. E mentre tutti ascoltano con intrepida attesa le notizie che giungono d’oltremanica c’è un’altro Milan che si muove sul calciomercato, quello che pianifica il futuro lontano dai riflettori e dai colpi da copertina, alla ricerca degli eredi del centrocampo odierno. Alla ricerca del nuovo equilibrio dopo l’ennesima rivoluzione figlia delle scadenze dei contratti. Nel prossimo giugno Ambrosini, Van Bommel, Gattuso, Seedorf e Flamini si svincolano e lasciano un vuoto nella linea mediana, difficile il rinnovo per gli olandesi e il “Ringhio” rossonero che dovrebbero dunque salutare l’ambiente meneghino al termine della stagione. Galliani lavora ai sostituti e segue diverse piste. C’é Nainggolan, ma non solo. Restano vive anche le piste che portano a Montolivo, ormai ai margini della Fiorentina dopo l’insediamento di Delio Rossi, e soprattutto Keita. Il centrocampista maliano di proprietà del Barcellona è il vero sogno dell’ad rossonero, vuoi per l’affascinante idea di acquistare un ingranaggio della macchina perfetta chiamata Barcellona, vuoi per le indiscusse qualità del giocatore. Un centrocampista muscolare e dinamico, dotato di una discreta tecnica individuale e un impressionante senso tattico. Il centrocampista ideale per le idee di Allegri, acquistabile a parametro zero per merito di una clausola presente nel suo contratto con il club catalano. Non può però essere lui l’unico colpo per la zona nevralgica del campo, perché se è vero che l’obiettivo primario è quello di rinforzare la rosa nell’immediato, è altrettanto logico che i rossoneri si debbano tutelare anche per il futuro e dunque ecco (ri)spuntare il nome di Kwadwo Asamoah. Il ghanese, dopo 4 stagioni passate in Friuli, potrebbe cambiare area nella prossima stagione. Un desiderio legittimo ed accolto con la consueta serenità dalla società di Pozzo, tanto abile nel lanciare talenti quanto tempista al momento di cederli al miglior offerente.  



Sul 23enne centrocampista dei friulani c’è la folta concorrenza di club inglesi (Arsenal in primis) e tedeschi (Borussia Dortmund), tuttavia la possibilità di rimanere in Italia, in un campionato conosciuto, è la carta in più sul quale il Milan sa di poter contare per convincere il ghanese ad accettare il trasferimento all’ombra della Madonnina. Tutto è però ovviamente rimandato a giugno perché, con un’Udinese così lanciata nella corsa alla Champions League, privarsi a gennaio di uno dei migliori interpreti a disposizione di Guidolin, sarebbe una mossa a dir poco rischiosa e controproducente

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