Natale, tempo di feste e di bilanci sulla prima parte della stagione delle squadre di calcio. Il Milan può essere soddisfatto: primo in classifica nonostante una brutta partenza, Supercoppa Italiana vinta nel derby contro l’Inter, girone di Champions League passato, anche se con il secondo posto. Per dare un giudizio su questi primi mesi del secondo anno di Allegri sulla panchina rossonera, e per proiettarci verso il mercato di gennaio, abbiamo sentito Tiziano Crudeli, uno dei più noti ed apprezzati giornalisti che seguono il Milan. Intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.



Crudeli, che giudizio dà dei primi mesi della stagione rossonera?

Molto positivo, a partire dalla vittoria in Supercoppa a Pechino il 6 agosto. In campionato siamo primi in classifica, e con 35 gol segnati il nostro attacco è nettamente il migliore della serie A. Nelle ultime undici partite abbiamo recuperato 6 punti alla Juventus. Abbiamo dimostrato di essere tecnicamente i più forti, anche se il gioco ha avuto degli alti e bassi. Ad esempio a Cagliari non abbiamo giocato bene, ma anche saper vincere in trasferta con il minimo sforzo è importante.



Ripensandoci ora serenamente, come spiega il cattivo inizio di campionato?

Sicuramente fino al 2 ottobre, giorno della sconfitta contro la Juventus, non siamo andati bene, 5 punti in 5 partite sono evidentemente pochi. Però eravamo tartassati dagli infortuni, 12 quasi tutti insieme sono davvero troppi e sono la spiegazione a quelle difficoltà. La sfida con la Juve vede loro più atletici e noi con un maggiore tasso tecnico.

L’attacco sicuramente è la nota lieta, mentre la difesa non sempre ha convinto…

Vero, concediamo troppe occasioni da gol agli avversari, anche se bisogna dire che ultimamente pure la difesa è migliorata. 



La rivelazione stagionale è Nocerino?

Sì, mi sembra chiaro. Soprattutto è stato bravissimo a reagire alle difficoltà e alle critiche iniziali, anche da parte mia. Con 6 gol, quasi 7, ha dimostrato di essere bravissimo ad inserirsi nell’area avversaria. Naturalmente poi c’è Ibrahimovic, ma lui è una conferma.

Chi invece l’ha delusa finora?

Non piace dare giudizi quando la stagione è ancora in corso, anche se qualcuno finora è stato inferiore alle attese. Il nome che mi viene in mente è Pato, che ha segnato solo 1 gol in campionato e spesso è apparso indolente, ma è un grande campione, e credo e spero che dopo Natale si riprenderà.

Come giudica invece il girone di Champions League?

Il Barcellona è una squadra di un altro livello, credo che il secondo posto del Milan fosse quasi inevitabile, anzi contro gli spagnoli mi è piaciuto. Piuttosto, mi hanno deluso i due pareggi con Bate Borisov e Viktoria Plzen. Però ormai il girone è andato: l’Arsenal è un avversario ottimo ma abbordabile.

Dal mercato di gennaio cosa si aspetta?

Credo di poter dire che per Tevez è fatta, sarà un’alternativa preziosissima alla Ibra-dipendenza. L’attacco infatti dipende troppo dallo svedese, senza Cassano, con i problemi di Pato e con Robinho che – pur essendo un giocatore preziosissimo per il gioco di Allegri – ha sbagliato 6 gol praticamente già fatti.

 

(Mauro Mantegazza)