La love story tra il Milan e Filippo Inzaghi si avvia alla conclusione. A mettere la pietra tombale sull’esperienza rossonera di SuperPippo è stato Massimiliano Allegri. Il tecnico del Diavolo non ha mai ‘visto’ troppo l’esperto bomber, che a questo punto farà subito le valigie, a gennaio. Per lui si sono già fatte avanti, nei giorni scorsi, Cagliari e Novara, senza trascurare le candidature di Lazio, Parma e Udinese. Oggi Allegri, parlando ai microfoni di Sky, ha rivelato un particolare, ai più poco noto: e cioè che Inzaghi, da un po’ di tempo, non si sta allenando più con il resto della squadra. In pratica, ha raccontato il mister, non è stato a disposizione: da qui le ripetute esclusioni. Non c’è mai stato alcun ostracismo nei suoi confronti, ha fatto capire l’allenatore, che ha chiarito che le sue sono semplici scelte tecniche. Facile immaginare, dopo queste dichiarazioni, il dispiacere dei tifosi milanisti, che per anni hanno venerato come idolo quella sgusciante faina dell’area di rigore che risponde al nome di Inzaghi Filippo. Il benservito al bomber emiliano potrebbe anche essere il segnale di un fatto molto importante: che il Milan pensa seriamente al riscatto di Carlos Tevez, una volta perfezionata l’operazione-prestito con il City. Già, perchè l’addio di Pippo-gol libererebbe un posto in attacco. Forse non l’unico a rimanere vacante, vista la possibile cessione in prestito del giovane El Shaarawy. E poi chissà, c’è sempre il nodo legato alle condizioni fisiche di Antonio Cassano, il cui rientro (e la relativa tempistica) è ancora avvolto nella nebbia. Ad ogni modo, si profila aria di grossi cambiamenti nell’attacco Milan. L’unico inamovibile, in pratica, è Zlatan Ibrahimovic. In bilico anche i brasiliani Pato e Robinho. Il primo rimane al centro delle voci di mercato, per il secondo si era parlato ultimamente di un possibile ritorno al Santos, poi smentito dal diretto interessato. Insomma, un reparto, mille opzioni. E mille dubbi, come quello legato al rinnovo di Massimiliano Allegri, che tarda ad arrivare. Il tecnico, sempre oggi a Sky, si è detto fiducioso circa la possibilità di trovare un’intesa con la società. A tentennare non sarebbe tanto Adriano Galliani, che sarebbe dalla sua parte, quanto il patron Berlusconi, che probabilmente vorrebbe un coach dalla mentalità più spregiudicata, specie in campo europeo.
La sensazione, però, è che alla fine assisteremo alla fumata bianca. Già, ma quando?