Genoa-Milan si chiude con il punteggio di 0-2 ma è una partita condotta a ritmo lento e che il Milan ha avuto in mano per larghissima parte del match. Episodi a parte, quelli che anche l’allenatore rossonero Allegri ha dichiarato che avrebbero potuto anche “far male”, la partita si è incanalata, anzi, impantanata su ritmi lenti e avvolgenti che pur senza entusiasmare hanno portato inesorabilmente alla vittoria del Milan. Una indicazione di questo strapotere è certamente il possesso-palla, 29% per il Genoa, 71% del Milan. Per quanto questo possesso sia notevolmente a vantaggio del Milan, alcuni altri dati rendono bene l’idea di come la partita non sia stata eccessivamente combattuta sottoporta dai rossoneri. Anzitutto i calci d’angolo, quattro per il Genoa, tre soli per il Milan, e la gran mole di tiri fuori dallo specchio della porta dei rossoneri (dodici) rendono evidente come il Milan abbia gestito il pallone, certo, ma non si sia reso costantemente pericoloso in prossimità della porta difesa da un pur bravo Frey. La densità delle azioni di gioco rossonere è maggiore nella tre quarti offensiva a pur sempre nella zona di centrocamopo, dove il Milan ha aspettato e cercato la via giusta per colpire il Genoa che è stato costretto sì alle ripartenze, am decisamente “basse”. I migliori tiratori della gara sono stati Ibrahimovic, Robinho eNocerino per il Milan, Veloso per il Genoa, anche se di gran lunga il tiro più pericoloso per il Genoa lo ha fatto (di tacco) Marco Rossi. Aquilani ha dato fosforo laddove è stato chiamato a giocare (secondo migliore passatore dopo Thiago Silva) ma non è stato fortunato quando Robinho ha sparato alto il più facile dei gol. Gol che sono stati due, dicevamo, il primo su rigore, causato da un netto fallo di Kaladze su Ibrahimovic e trasformato dallo stesso Ibrahimovic con grande freddezza con un tiro secco a mezza altezza che si è insaccato alla destra del portiere. Il secondo, invece, premia l’insistenza e la puntualità di Nocerino che su un ennesimo bell’inserimento trova questa volta l’assist di Boateng: la precisione di entrambi porta al due a zero. Fine della partita.