Carlo Ancelotti analizza Milan-Tottenham per la Stampa in edicola oggi. Il tecnico del Chelsea ed ex allenatore rossonero (con due Champions League conquistate nel 2003 e nel 2007) avvisa Allegri.
“Il Milan è avvantaggiato, ma in casa loro quelli fanno penare chiunque. Dipende da come il Milan ne spunterà il ritmo: noi e il Manchester rischiammo le penne”. Intanto nel Tottenham non ci sarà Bale. “Non c’è a Milano, ma a Londra sarà un guaio. E poi hanno altra gente rognosa: Crouch, Pavlyuchenko, Modric, fortissimo a centrocampo. Occhio a Lennon, è un’ala vecchio stile, brava nell’uno contro uno. Invece in difesa non valgono un granché”.
Ancelotti poi passa al Milan. E soprattutto ad Allegri, che ha raccolto in eredità da Leonardo la panchina di Carletto. “I miei vecchi ragazzi mi dicono che mi assomiglia un po’. Fino a sabato il Milan non mi sembrava al massimo, ma se ha ritrovato la solidità che gli ha permesso la fuga, oltre alla qualità di Ibra, può andare avanti parecchio”.
Addirittura così avanti da vincere la Champions? “La favorita resta il Barcellona, la squadra più forte: è molto più sicuro e con meno punti deboli di un anno fa”. E l’Inter? “Ha una settimana per riprendersi dalla sconfitta di Torino. (…) Con i complimenti iniziali a Mourinho Leonardo s’è fatto la polizza assicurativa: non so se l’ha fatto per furbizia o perché ha veramente ricevuto un aiuto da Mou”.
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Spostando il discorso sul campionato, Ancelotti non crede a un Napoli da scudetto. “Sarà una lotta tra le milanesi. Il Napoli lo vedo lottare per il terzo posto con la Roma, nonostante tutto. Invece non so ancora valutare la Juve”. Berlusconi è tornato a spendere, Moratti pure.
“Con me al Milan prese Ronaldinho, Thiago Silva e Pato. La sorpresa l’ho avuta quando si è accollato lo stipendio di Ibra. L’Inter ha visto il Milan schizzare via e ha ricominciato a comprare. Stimo molto Benitez ma ha sbagliato l’uscita criticando la società subito dopo un evento importante: se fosse stato più paziente avrebbe avuto gli stessi giocatori che ha Leonardo”.
Ultima battuta sul futuro di Carlo Ancelotti. “In futuro sarà più probabile vedermi alla Roma che sulla panchina di una nazionale africana. Ma non l’anno prossimo perché voglio restare in Inghilterra”.