Il Palermo si regala una notte magica e riapre un campionato che pareva già sulla via della Milano rossonera.

Dalla notte del Renzo Barbera arrivano buone notizie per una squadra siciliana capace di soffrire come non mai, abile a stringersi attorno al proprio combattivo allenatore e a ritrovare quei tre punti che mancavano da 5 turni di campionato.



Non si può dire lo stesso del Milan: una squadra che ha giocato a ritmi alti solo nella seconda frazione, che ha sciupato alcune clamorose palle gol, ma che torna a Milano con l’aria affranta di chi ha perso non solo una partita, ma un match point che potrebbe non ricapitare.

Il derby di Milano è alle porte. E se domani l’Inter facesse appieno il suo dovere i punti di distacco tra le milanesi diventerebbero solamente due. Un campionato da cardiopalma.



La prima frazione si chiude con i padroni di casa in vantaggio, grazie al gol di Goian a dieci minuti dal fischio d’avvio. L’azione che porta i rosanero in vantaggio, nata da un calcio d’angolo, è emblematica delle amnesie palesate dal Milan in questa gara: sul cross la palla viene toccata (in area) da ben tre giocatori del Palermo prima che Goian giri di dinistro alle spalle di Abbiati. E la difesa del Milan? Ferma a guardare immobile.

I rossoneri, colpiti nell’orgoglio e nel morale, da quel momento iniziano un nuovo match, fatto di folate prepotenti e rapide incursioni, ma l’assenza di un punto di riferimento davanti (leggasi Ibra) rende vani i tentativi offensivi dei rossoneri.



Il Palermo ha il merito di non chiudersi e di continuare a macinare il proprio gioco, affidando a Pastore e ad un ispiratissimo Pinilla le rare ripartenze di alleggerimento.

Una gara a senso unico: il Milan alza il proprio baricentro in maniera esponenziale e mette il Palermo alle corde, schiacciandolo nei propri sedici metri.

La superiorità tecnica del Milan, tuttavia, non aiuta gli uomini di Allegri in questo disperato assalto alla porta di Sirigu: le poche volte che il muro rosanero cede, il portierone siciliano vola a salvare, a destra e sinistra, il risultato.

Il Palermo, calato vistosamente alla distanza, ha l’unica occasione della ripresa con un clamoroso contropiede imbastito dai nuovi entrati Miccoli-Hernandez, ma vanificato da un tiraccio a lato di quest’ultimo.

Neanche il tardivo inserimento di Robinho e Boateng salvano il Milan, tornato a Milano accompagnato da brutti pensieri.

Nella Milano nerazzurra parlare di “remuntada” non è più tabù.

Palermo: Sirigu, Migliaccio, Goian, Munoz, Darmian, Bacinovic (Acquah), Nocerino, Balzaretti, Pastore (Miccoli), Ilicic, Pinilla (Hernandez)

A disposizione: Benussi, Andelkovic, Liverani, Acquah, Kasami, Miccoli, Hernandez

Allenatore: Serse Cosmi

Milan: Abbiati, Abate, Nesta, Silva, Jankulovski (Antonini), Flamini, Van Bommel (Boateng), Gattuso, Seedorf, Pato (Robinho), Cassano

A disposizione: Amelia, Bonera, yepes, Antonini, Boateng, Emanuelson, Robinho

Allenatore: Massimiliano Allegri

Marcatori: Goian (P)

Ammoniti: Pinilla (P) – Van Bommel (M) – Seedorf (M)

Espulsi: nessuno

Recupero: 2 minuti (primo tempo) – 4 minuti (secondo tempo)

Sirigu, voto 7

Munoz, voto 6,5

Goian, voto 7

Migliaccio, voto 6,5

Darmian, voto 6,5

Bacinovic, voto 6 (Acquah, voto 6,5)

Nocerino, voto 6,5

Balzaretti, voto 6,5

Pastore, voto 6,5 (Miccoli, voto 6)

Ilicic, voto 6,5

Pinilla, voto 7,5 (Hernandez, voto 6)

Abbiati, voto 6

Abate, voto 6,5

Nesta, voto 6

Thiago Silva, voto 6,5

Jankulovski, voto 6 (Antonini, voto 6)

Gattuso, voto 6

Van Bommel, voto 5,5 (Boateng, voto 6)

Flamini, voto 6

Seedorf, voto 6

Pato, voto 5,5 (Robinho, voto 6)

Cassano, voto 7