Milan-Inter è terminata con il risultato di 3 reti a 0 a favore dei rossoneri. Partita sostanzialmente a senso unico, almeno dopo il secondo gol di Pato, Eto’o ha avuto la possibilità di rimettere tutto in gioco nel primo tempo sull’1-0 quando si è divorato una colossale occasione da rete da ottima posizione. L’arbitraggio di Rizzoli è stato piuttosto discutibile da ambo le parti, ma ha cercato di interpretare un partita ricca di episodi applicando il regolamento a volte in modo rigido, altre in modo più elastico. Ha avuto il merito – se non altro – di non far scadere una gara che poteva essere incandescente sui binari del nervosismo, seppure qualche intemperanza in campo si sia vista. Ma il derby è sempre il derby.
Il Milan passa in vantaggio dopo soli 47 secondi con un gol di Pato, abile nello sfruttare una indecisione difensiva dei centrali dell’Inter e a scaraventere in porta un pallone vagante dopo un tocco malandrino di Robinho. L’urlo liberatorio del Papero scuote San Siro. Al 17′ della ripresa arriva il raddoppio. Grande circolazione di palla da parte dei rossoneri e tiro-cross di Abate sul quale si avventa Pato di testa in posizione regolare: raddoppio e rossoneri carichissimi. Al 43′ altro episodio chiave, Cassano, oramai unica punta, è servito in area da un lancio millimetrico. Stop a seguire di petto e Cassano è pronto al tiro. Zanetti lo stende, rigore netto e ammonizione (poteva starci il rosso). Cassano non sbaglia e spiazza Julio Cesar. Si toglie però la maglia e viene ammonito. Partita finita? Così dice il cronometro e il buonsenso, tranne quello di Cassano che imita il peggior esempio visto dal suo ingresso in campo (un fallo al limite e inutile di Van Bommel) e pensa bene di imitarlo. Rizzoli non lo grazia, secondo giallo e rosso per Cassano. La partita finisce – davvero – così.
Espulsioni corrette quelle comminate da Rizzoli, una a Cassano già descritta per doppia ammonizione, l’altra a Chivu che stende Pato lanciato a rete. Anche se ha le mani alzate, il rumeno punta l’avversario. Giusto. Graziati dalla seconda ammonizione Van Bommel e Maicon (protagonista anche di un episodio dubbio sull’1-0, un fallo di mani in area ritenuto involontario).
Risorsa non disponibileRisorsa non disponibileRisorsa non disponibile