Ilsussidiario.net ha raggiunto in esclusiva l’opinionista Carlo Pellegatti, tifoso ed esperto del mondo rossonero per fare con lui una chiacchierata a tutto campo sulla situazione attuale del Milan, le emozioni del derby, il Napoli e la volata scudetto. Con uno sguardo al calciomercato rossonero.
Partiamo dalla grande vittoria nel derby: che emozioni ha provato quella sera?
E’ stata una partita dalle emozioni importanti. Il Milan era reduce da due brutte partite, anche sul piano del gioco, contro Bari e Palermo: ma contro l’Inter è andata in campo con la giusta voglia, con la giusta “faccia” e ha giocato alla grande. E quando si gioca bene si viene anche aiutati dalla fortuna: aver segnato dopo 45 secondi ha messo la strada in discesa.
Contento quindi?
Sì, sono contento per la squadra e per i tre punti perchè, indipendentemente dal fatto che fosse il derby, questa vittoria ci tiene ancora lassù.
La prestazione nel derby è stata elogiata anche dal tecnico dello Schalke 04, che ha detto di essersi ispirato al Milan per fermare l’Inter. Complimenti graditi?
Certo! Va detto però che l’Inter in questo momento non sta bene fisicamente: sta pagando la rincorsa, i calciatori stanchi e molti giocatori importanti reduci dal Mondiale in Sudafrica. E quando hai giocatori stanchi fisicamente, la paghi. Il Milan ha vinto perchè stava meglio sul piano fisico, così come stava meglio lo Schalke.
Il Milan è primo in classifica da tante giornate: chi ha i principali meriti di questa affermazione?
Innanzitutto la società, che ha messo in mano ad Allegri una squadra di assoluto rilievo, reattiva anche a gennaio grazie agli innesti di Van Bommel, Emanuelson e Cassano che si stanno rivelando acquisti importanti. Senza dimenticare Allegri, che ha saputo e sa gestire il gruppo: ha superato dei momenti difficili dimostrando di avere le idee chiare ed una grande personalità. E poi i giocatori, che si applicano molto e che vogliono fortemente restare in vetta.
Allegri, quindi, sicuro di restare sulla panchina del Milan anche l’anno prossimo?
Questa è una cosa che ad un allenatore, anche per scaramanzia, non va mai detta: in queste cose ci sono mille variabili, ma adesso Allegri e il Milan devono pensare a vincere questo duello col Napoli, stando attenti ad un eventuale ritorno dell’Inter. E poi, in fondo, sappiamo che sono i risultati che firmano i contratti degli allenatori.
Parentesi di mercato: i quotidiani di oggi danno Ambrosini, Pirlo, Gattuso e Seedorf sicuri partenti. Cosa ne pensa?
So che se ne parla, ma a me il mercato emoziona pochissimo: bisogna discuterne con Adriano Galliani e l’ad rossonero ha detto che ne parlerà più avanti. Di certo ci sono due fattori che bisogna tener presente parlando di mercato del Milan: quello che sarà l’esito del campionato e il fatto che il Milan, prima di cedere gli artefici fondamentali dei passati, recenti ed attuali successi rossoneri, dovrà prendere qualcuno migliore di questi. E io, in giro, non vedo molti giocatori migliori di Pirlo, Seedorf, Gattuso e Ambrosini.
Conferme per tutti gli altri?
Guarda, Adriano Galliani mi sembra molto calmo sulla questione mercato. Io so che ha parlato con i giocatori, che si sentono molto responsabilizzati e lo sanno bene: il modo migliore per farsi prolungare il contratto è vincere questo campionato.
A proposito di Galliani e la sua disputa con Prandelli: cosa ne pensa?
So che è già tutto risolto. Galliani era rimasto un pochino amareggiato dalle dichiarazioni di Prandelli, ma il mister ha dichiarato di non aver mai detto quelle cose. Prandelli è una persona a cui credo, perchè è una persona educata, onesta, semplice e seria: la questione è stata risolta nel migliore dei modi.
Cosa risponde allora a chi vedeva nella reazione di Galliani il sintomo di un pò di nervosismo in casa Milan?
Se l’ambiente del Milan è teso con questi tre punti di vantaggio, chissà quanto devono essere nervosi quelli che sono sotto di tre, cinque e dieci punti.
A sette giornate dalla fine il Milan è in piena volata con il Napoli. Teme la squadra di Mazzarri?
Sì. Il Napoli è una squadra con entusiasmo, con grandi giocatori davanti, che sa sempre segnare e che non bisogna assolutamente sottovalutare. Quando una squadra segna e vince spesso negli ultimi minuti non è perchè è fortunata, ma perchè ci crede fino alla fine: quindi massimo rispetto per il Napoli.
(Paolo Camiciotti)