In casa Milan è scoppiata la bomba di calciomercato del giorno. Ad accendere la miccia è stato, come spesso accade, il procuratore Mino Raiola che ieri, davanti alle telecamere appostate fuori dagli uffici della Lega Calcio, ha aperto scenari clamorosi, parlando di un interessamento del Real Madrid per Zlatan Ibrahimovic. “Se arriva una proposta importante e il Milan vuole cederlo ci penserà. Di proposte interessanti ne sono arrivate, ma lui non ha intenzione di andare via”. E il nome dell’autore di questa proposta è facile intuirlo: il suo vecchio tecnico ai tempi dell’Inter, Josè Mourinho. Dice ancora Raiola: “Mourinho l’ha chiamato? Non è importante. Lo è invece se Florentino Perez telefona a Galliani e si presenta con un assegno forte. Non devono convincere Zlatan ma il Milan. Ibra ci penserà solo se il Milan vorrà venderlo“. E a chi chiede spiegazioni sulle parole di Ibrahimovic di voler chiudere la carriera al Milan, Raiola risponde: “Per me non è così, perchè tutto ha un prezzo e anche se Zlatan dice che il Milan sarà il suo ultimo club, penso che andrà diversamente“. Gli scenari che si aprono, inevitabilmente sono molteplici, ma un’eventuale partenza di Ibra preoccupa i tifosi rossoneri. La squadra campione d’Italia, sinora, ha portato a termine manovre di mercato negli altri settori del campo: acquistati Taiwo e Mexes per la retroguardia, la società ha ceduto il cartellino di Andrea Pirlo alla Juventus e sta provvedendo a rinnovare i contratti dei giocatori in scadenza. Anche qui con qualche cruccio: Seedorf e Gattuso ancora non hanno deciso che fare del proprio futuro, tentati dalle proposte rispettivamente del Corinthians e di un piccolo, ma ricchissimo, club russo. Se decidessero di non rinnovare, in casa Milan diventerebbe urgentissimo acquistare un paio di calciatori a centrocampo: il mancato accordo tra la Juventus e il Liverpool per Aquilani tiene desti gli interessi degli uomini mercato del Milan, così come il mancato rinnovo di Daniele De Rossi con la Roma lascia al momento “sul mercato” il centrocampista giallorosso, che sarebbe l’uomo ideale nel centrocampo di Allegri. Un’altra pedina che piace al Milan è, indubbiamente, Kwadwo Asamoah dell’Udinese: i dirigenti delle due squadre, complice anche l’ultima partita di campionato che ne ha facilitato l’incontro, hanno parlato anche di questa questione. Ma qui c’è un grosso punto interrogativo: il famoso embargo proposto ed imposto dalle cinque grandi (Inter, Juventus, Milan, Napoli, Roma) nei confronti degli affari di mercato con tutte le altre società. Se Galliani accettasse questa linea l’affare con Asamoah salterebbe in partenza. Ma torniamo alla vicenda Ibrahimovic: quanto costa lo svedese? E, soprattutto, chi potrebbe prendere il Milan per rimpiazzarlo?
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Raiola ha paragonato Ibrahimovic a Cristiano Ronaldo, non solo come classe ma anche come prezzo: 150 milioni di euro netti il costo del cartellino, secondo il procuratore. Difficile che ci possano essere squadre (Manchester City a parte) che possano trattare sulla base di questa cifra. Ma sono proprio le dichiarazione del tecnico italiano dei citiziens di qualche giorno fa (“Se Zlatan vuole venire al City gli troverei un posto immediatamente”) a non lasciare tranquillo il popolo rossonero. Al posto di Ibrahimovic i nomi che potrebbero prendere quota in casa Milan sono quelli di Karim Benzema (in rotta con il Real Madrid), Dzeko (che al City gioca poco e non si è ambientato) e Mario Balotelli, ieri in Lega con Raiola. Lo scaltrissimo procuratore non fa e non dice mai nulla per caso: la frase sibillina “Mario resta al City al 2000 per cento” non chiude nessuna possibilità, anzi, rilancia la quotazione di un Balotelli di ritorno a Milano.