La vicenda del Lodo Mondadori, con conseguente sanzione (oltre 500 milioni di euro) alla Fininvest, non può lasciare tranquilli i tifosi rossoneri. La società Milan, uno dei beni di casa Berlusconi, potrebbe essere necessariamente sacrificata per corrispondere alle richieste dei giudici. Ma anche se la situazione non dovesse confermarsi così tragica, la possibilità che il patron rossonero investa sul mercato decine di milioni di euro pare francamente improbabile. Le parole pronunciate ieri da Galliani e riportate da Sky Sport – “Sono riflessioni che spettano al presidente, quello che è successo oggi è veramente pazzesco, sarà lui a dare la linea sul mercato. Il presidente è una persona reattiva e martedì sarà a Milanello per dare la linea sul mercato. Ci rimettiamo ad ogni sua decisione, certo la situazione non è facile ma sarà lui a comunicarcelo” – lasciano trasparire una certa preoccupazione in casa Milan. Ma l’amministratore delegato del Milan ha voluto tranquillizzare i tifosi, ricordando che l’attuale “immobilismo” del Milan sul mercato sia dettato dalla tempestività con cui sono stati messi a segno i primi colpi di mercato: “Avendo anticipato i tempi sembra che non sia arrivato nessuno – ha dichiarato Galliani alla Gazzetta dello Sport – ma vorrei ricordare i nomi di Mexes, Taiwo, Paloschi e El Shaarawy” ricorda l’ad rossonero, che dà un giudizio molto chiaro anche su due brasiliani nel mirino del Milan: Ganso e Danilo. “Ganso lasciamolo tranquillo, si è fatto male due volte, per certe cose ci vuole tempo. Danilo è un buonissimo giocatore, ma è un esterno destro e noi lì abbiamo già Abate, che sta facendo molto bene” ha concluso Galliani. Il mercato rossonero vive quindi una fase di stallo, che però non deve far temere i tifosi: il Milan da sempre si è contraddistinto per la capacità di mettere a segno i propri migliori affari di mercato proprio nelle convulse giornate di fine agosto. Nessuna paura dunque, solo un pò di preoccupazione che sembra però allontanare la pista che porta a Pastore o a Marek Hamsik.
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In casa Milan al momento è tutto fermo, come sotto una campana di vetro. Il 12 luglio, martedì, la squadra si ritroverà a Milanello per dare il via al ritiro estivo in vista della prossima stagione. Il presidente è atteso per quel giorno: toccherà a lui dettare la linea di condotta, mentre all’orizzonte si profila la presenza inquitante di qualche ricchissimo magnate russo, pronto a trasformarsi nel nuovo Roman Abramovich.