Non si contano gli affari conclusi in questi anni dal Genoa con le big come Milan, Inter e Juventus. In particolare con i rossoneri sembra esserci una sorta di canale privilegiato, come sta a testimoniare il recentissimo affare El Shaarawy, senza contare casi come quello di Boateng, acquistato in tandem dalle due società, che vorrebbero riprovarci adesso con Vidal. Insomma, Preziosi alleva, valorizza, e cede a Galliani (e non solo): da qualche stagione funziona così il mercato del Grifone, che conta adesso di rifarsi svezzando il giovane Merkel, arrivato da Milanello nell’ambito del trasferimento del Faraone. Proprio di Milan e Genoa, con un occhio di riguardo soprattutto ai giovani più interessanti messi in vetrina da entrambe, abbiamo discusso, in esclusiva per IlSussidiario.net, con il doppio ex Stefano Eranio. Questi, attualmente opinionista per Mediaset e 7 Gold, ha guidato nel recente passato i Giovanissimi nazionali del club rossonero. Chi meglio di lui, quindi, può guidarci in un focus sulla ‘cantera’ del Diavolo…



Allora, Eranio. Partiamo da questa sinergia che si è instaurata tra Genoa e Milan, le sue squadre. Secondo lei vedremo presto qualche nuovo affare sull’asse Genova-Milano?

Credo che Criscito avrebbe potuto essere un nome buono per il Milan. Un ragazzo ancora relativamente giovane, impiegabile in più ruoli. Purtroppo però è arrivato lo Zenit e se lo è preso. Adesso è difficile vedere nel Genoa altri calciatori da Milan, ma sono sicuro che i due club possano continuare a concludere affari insieme.



Un grande affare, per età e potenzialità, è sicuramente l’acquisto di El Shaaraway…

E’ un ragazzo che ha tutte le qualità per sfondare. Bisogna vedere come si ambienterà in una realtà come quella milanista ma credo che, restando con la giusta umiltà, possa solo crescere e migliorare.

Con tanti campioni davanti non rischia di giocare troppo poco?

Il rischio c’è, ma bisogna valutare tante situazioni. Il pre-campionato sarà una sorta di esame per lui. Dovrà essere bravo a farsi trovare pronto, cercando di mettere in difficoltà Allegri. E poi c’è l’incognita-Cassano. Visto che il barese non vuole perdere la Nazionale, potrebbe anche decidere di andare altrove, liberando così lo spazio per El Shaaraway.



Tra i giovani del Milan chi le piace di più?

Strasser mi sembra quello più pronto, non a caso ha già esordito, e segnato, in prima squadra. Ha grande forza fisica e piedi discreti, può essere lui il Gattuso del futuro, con più tecnica rispetto a Rino. Poi di ragazzi bravi ce ne son tanti, citerei Calvano, un centrocampista centrale molto elegante, che può giocare anche come esterno e Verdi, che è un potenziale fenomeno. Aggiungerei poi Albertazzi, che è appena passato in prestito al Getafe, dove spero possa fare bene.

 

E tra quelli del Genoa?

A dire la verità, non ho seguito molto la Primavera genoana in questi anni. So però che Perin è un portiere molto promettente, così come il difensore Polenta, che è stato già convocato con la Nazionale maggiore dell’Uruguay per la Coppa America.

 

Tornando al Milan, secondo lei quest’anno Allegri darà fiducia a qualche giovane talento, in mezzo a tante primedonne?

Molto dipenderà anche dai giovani in questione, dalla maturità che sapranno dimostrare. Comunque Allegri mi sembra che abbia dimostrato di saperci lavorare con i talenti in erba. E’ uno che sa trasmettere la sua esperienza e che sa dare i consigli giusti a chi deve crescere.

 

Per finire, lei si aspetta un colpaccio dai rossoneri? Si parla tanto di Hamsik, dovrebbe essere lui il famoso Mister X promesso da Galliani…

Hamsik è un ottimo giocatore ma francamente non penso che valga la cifra che ha chiesto De Laurentiis (40 milioni, ndr). A certe condizioni non credo che arriverà. Fossi in Galliani, io punterei su Jeremy Menez. E’ vero che nel suo ruolo il Milan è ben coperto, ma secondo me il francese può trovare a Milano l’ambiente giusto per rilanciarsi. Lui ha grandissime qualità, gli manca solo un pizzico di convinzione nei propri mezzi. Può essere il jolly a sorpresa per sbloccare le partite.

 

 (Alessandro Basile)