Pochi innesti ma di qualità. Del resto, quando si è campioni d’Italia non si ha moltissimo da correggere. Si è mosso così il Milan, poco ma bene, nella campagna acquisti estiva 2011-12. I rossoneri hanno comprato in maniera mirata: un difensore centrale per far rifiatare Nesta (Mexes), un terzino (Taiwo), e due centrocampisti, uno di qualità (Aquilani), ed uno che dia il cambio ai vari Gattuso e Ambrosini (Nocerino). Davanti non è arrivato il vice-Ibra, bensì colui che viene definito come una delle più scintillanti promesse del calcio italiano, vale a dire Stephan El Shaarawy, soprannominato – con poca originalità, viste le sue origini egiziane – il Faraone. Senza contare che Galliani può ancora godersi i frutti dello scorso mercato di gennaio (Van Bommel, Cassano, ma anche Emanuelson, uno da riscoprire). Insomma, strategie mirate e nessun fuoco di artificio. Il che pure contrasta con una certa tradizione milanista, abituata agli arrivi di campioni e funamboli provenienti da ogni latitudine. L’estate rossonera è trascorsa all’inseguimento del famoso Mister X, il giochino lanciato da Adriano Galliani per far impazzire stampa e tifosi. Alla fine, è arrivato Aquilani, ottimo giocatore per carità, ma non proprio un top player. Lo scorso anno, in extremis, l’ad rossonero si presentò col doppio colpo Ibra-Robinho, quest’anno, invece, è arrivato “solo” Nocerino. E i grandi colpi per tornare competitivi anche in Europa (Fabregas su tutti) hanno preso altre strade. Ma questo è un problema generale di tutto il calcio italiano, da affrontare in altre sedi. Qui, invece, vogliamo stilare un bilancio del calciomercato rossonero, alla presenza di un grande ex come Giovanni Lodetti, che ha accettato di analizzare le manovre del Diavolo in esclusiva per IlSussidiario.net. Manovre che, se possibile, hanno scavato un ulteriore solco rispetto alle inseguitrici nell’ambito nazionale, ma che non hanno aumentato di molto la forza d’urto in Europa. “Sì, effettivamente, vedo un Milan ancora in prima fila in Italia, dove vedo bene il Napoli, anche se per loro non sarà facile ripetersi. L’Inter, invece, ha fatto abbastanza bene ma ha dovuto prendere 3 giocatori per sostituirne uno…”. Chiara l’allusione ad Eto’o, la cui partenza sarebbe dolorosa per chiunque. Il discorso cambia in Champions. Lì ai rossoneri, per competere con gli squadroni – che per Lodetti sono “Barcellona, Real Madrid e Manchester United” – servirà necessariamente il miglior Ibrahimovic, quello che in pratica non si è quasi mai visto, almeno per quanto riguarda le sfide ad eliminazione diretta. “Se Ibra riuscirà a fare finalmente il salto di qualità anche in campo internazionale, allora potremmo dire la nostra, altrimenti la vedo dura”, è l’opinione dell’ex-mediano, attualmente commentatore per 7 Gold e Milan Channel. Per il resto, promozione piena per il mercato: “Il Milan ha fatto molto bene, sono arrivati Mexes, il nuovo terzino (Taiwo, ndr) e trovo giusti gli innesti di Nocerino e Aquilani. Quest’ultimo è il mio preferito tra i nuovi, purchè dimostri di ‘tenere’ fisicamente”.



Nessun rimpianto per la cessione di Pirlo: “Tecnicamente lo conosciamo, è al livello di un Fabregas, però la società ha fatto delle valutazioni economiche. E poi non dimentichiamo che Allegri ha trovato un assetto a centrocampo senza di lui ed ha vinto lo scudetto. Si è scelto di puntare su Seedorf, tutto qua”. L’unico rimpianto è per il fuoriclasse di centrocampo, annunciato e mai arrivato: “Sì, ci sarebbe servito uno tra Fabregas, Essien, che poi si è fatto male, e Schweinsteiger”. Ma Lodetti non dispera. Secondo lui è a gennaio che i tifosi riceveranno una bella sorpresa, “lo si capisce dal fatto che non hanno spinto più di tanto, adesso, per cercare il grosso nome. Io credo che arriverà qualcuno dal Brasile…”. Magari un certo Ganso? “Sì, potrebbe essere, ma la mia è solo una previsione. Una cosa a naso, diciamo”. Milanisti, non temete; il vero Mister X arriverà in inverno. Parola di Giovanni Lodetti.



 

(Alessandro Basile)

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