Per inquadrare bene il match tra Barcellona-Milan potremmo prendere come prova la faccia quasi disgustata di Arrigo Sacchi nel commentare il pareggio di ieri su Mediaset Premium. L’ex tecnico del Milan non è rimasto contento dell’atteggiamento del club rossonero, in verità non gli è piaciuto neanche il Barcellona, troppo preso a guardarsi allo specchio e meno incisivo. Ma la verità è sotto gli occhi di tutti, il pareggio d’oro conquistato dal Milan al Bernabeu è sicuramente importante ai fini della classifica e del morale, ma non certamente per alimentare speranze di vittoria della Champions nei tifosi rossoneri. Quelli obiettivi naturalmente. Chi ha ancora in mente il grande Milan di Sacchi che schiaccia il Real Madrid per cinque a zero e vince per quattro a zero contro lo Steaua nella finale di Coppa Campioni a Barcellona non è rimasto sicuramente contento dello spettacolo poco gratificante espresso dal Milan di Allegri. Dove è finita la mentalità da Champions del Milan? La squadra Campione d’Italia non può esprimere un gioco così passivo, dettato solo dalla volontà di portare a casa almeno un punto e incapace di reagire neanche dopo il vantaggio del Barcellona con Villa. Negli occhi dei giocatori del Milan c’era la paura di non incassare molte reti, nessuna voglia di uscire dal guscio e cercare il pareggio, nessuna volontà di tenere testa a un Barcellona che sicuramente non ha espresso il consueto grande calcio in tutti i novanta minuti a disposizione. Stonano i titoli trionfalistici di molti giornali italiani, il vero problema è proprio questo. Se anche i maggiori quotidiani esaltano una prova come quella rossonera, basti ricordare il 75% del possesso palla in favore del Barcellona, allora vuol dire che il calcio italiano è lontanissimo dalla guarigione. Anche lo stesso Guardiola, un signore, ha prima fatto i complimenti al cinismo del Milan ma ha poi sottolineato di essere in parte deluso dalla squadra rossonera da sempre conosciuta in Europa per avere fatto del controllo del match una sua prerogativa. Difficile capire il perchè di un atteggiamento così remissivo da parte del clan di Allegri che a un certo punto ha preferito coprirsi maggiormente sul due a uno per il Barcellona facendo entrare Emanuelson per Cassano (anche se il barese ieri è stato un fantasma).
Piccole curiosità: il calcio italiano è in crisi, basti pensare che ieri la squadra Campione d’Italia (così come tutte le squadre italiane) non aveva una panchina all’altezza del Barcellona che ha fatto entrare i “panchinari” Fabregas, Afellay e Puyol. Altra curiosità, il Milan assieme a Inter e Napoli fa parte delle prime cinque squadre più vecchie della Champions. Il Barcellona è al 22esimo posto…