Non è una gran partita quella tra Milan e Udinese. Tutto lasciava presagire a una serata ricca di spettacolo, ma in realtà le occasioni da gol sono davvero poche, da una parte e dall’altra. Meglio sicuramente il secondo tempo del primo, dove il Milan, mosso dall’orgoglio, assalta gli avversari per il pareggio e poi per il vantaggio. Finisce 1-1, con l’Udinese che incassa un prezioso pareggio, e il Milan che deve recriminare, sia per il dominio territoriale del secondo tempo, sia per il fatto che lascia sul campo di casa punti preziosi che potrebbero pesare tra qualche mese. Era una partita da vincere per il Diavolo, e lo dimostra anche Allegri quando nel finale butta nella mischia l’acclamatissimo Pippo Inazghi.
– La gara comincia a ritmo lentissimo, con i rossoneri che fanno giostrare la palla tra difesa e centrocampo, ma una volta giunto il momento di verticalizzare Cassano e Pato fanno una gran fatica a trovarsi. Mani tra i capelli poco prima del ventesimo quando Pato, che al 10’ aveva sfiorato il gol con un colpo di testa, è costretto ad uscire per un infortuinio muscolare, lasciando il posto al giovanissimo El Sharaawy, che deve reggere il peso di una gran responsabilità. Dal canto suo l’Udinese, fin li poco presente, si rinfranca per la sostituzione del più temuto avversario, e comincia a provare a varcare la metà campo più spesso, senza però creare nulla di che. Ma inaspettatamente da Abbiati arriva un regalo: una papera sul cross innocuo di Armero regala la sfera a Di Natale, che come un falco non si fa pregare e la scarica in rete. Shock per San Siro, ma la reazione del Milan è affidata a un calcio di punizione di Seedorf al 41’: pregevole conclusione, palo pieno. Tutto qui? Si torna negli spogliatoi, 0-1.
– Si rientra con le stesse formazioni del primo tempo, ma l’atmosfera è ben diversa: il Milan è indiavolato, orgogliosamente si riversa in avanti a cercare il gol. La prima occasione, dopo un quarto d’ora, è per Fantantonio, che stoppa un super crossa di Seedorf e si trova da solo in area, la girata del barese però trova un super Handanovic, impeccabile nell’uscita. Ma il gol è maturo, e 4 minuti dopo a gonfiare la rete è proprio il più inaspettato: Cassano prende palla al limite, taglio di El Sharaawy che viene servito, prende la mira e spara un diagonale che trafigge Handanovic. Gol memorabile per il Faraone, che esalta la Sud. Curva che invoca l’ingresso di Superpippo, che tarda ad arrivare. Nel frattempo, tra un assalto e l’altro, il Milan si dimentica di difendere, e l’Udinese prova a punirlo in contropiede: ne esce un palo di Pinzi al 30’, seguito dodici minuti dopo da un’incornata di Benatia deviata in angolo. Al 40’ intanto è entrato Inzaghi, che però ha solo il tempo di invocare due rigori dubbi e di fomentare l’assedio finale del Milan, che non produce nessuna grande occasione. L’ultimo brivido del match è ancora per Abbiati, che si riscatta dalla papera con una grande parata su una conclusione violenta di Di Natale in area. Pareggio dunque, con Milanello che organizzerà un pellegrinaggio per invocare lo svuotamento dell’infermieria, zavorra che sta condannando i rossoneri a figure non poi di gran lunga migliori di quelle dei cugini…A guardare la classifica della serie A infatti, vediamo l’Inter terzultima a un punto, e il Milan subito sopra a due, la metà dei punti del Catania. Per favore, riportate il calcio a Milano!
(Primo tempo 0-1)
Di Natale (U) al 29′ p.t.; El Shaarawy (M) al 19′ s.t.
Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta (Inzaghi dal 40′ s.t.); Nocerino, Van Bommel, Seedorf; Aquilani (Emanuelson dal 24′ s.t.); Pato (El Shaarawy dal 20′ p.t.), Cassano. (Amelia, Yepes, Taiwo, Valoti). All: Allegri.
Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Isla (Abdi dal 40′ s.t.), Badu, Asamoah, Armero; Torje (Pinzi dal 16′ s.t.); Di Natale. (Padelli, Neuton, Ekstrand, Doubai, Fabbrini). All: Guidolin.
Banti di Livorno.
Ammoniti Zambrotta, Abate e Domizzi per gioco scorretto. Angoli 2-1. Recuperi: 1′ p.t.; 4′ s.t.
ABBIATI, voto 4.5: l’errore sul gol è troppo, troppo pesante. Come fa a farla scivolare così? Imburrato
ABATE, voto 5.5: non fa scorribande offensive come al solito. Frenato
NESTA, voto 6: sulle accelerazioni avversarie rischia qualcosa, ma grandi errori non ne commette. Guardiano
ZAMBROTTA, voto 6: più costante del collega nell’appoggiare la fase d’attacco. Spinge
NOCERINO, voto5.5: il mastino non ringhia più tanto come a Palermo. Ammansito
VAN BOMMEL, voto 5: quando deve arginare, fa fatica, quando deve far ripartire, rallente. Non una gran partita.
SEEDORF, voto 6: la squadra si affida alle sue accelerazioni, il che è un po’ un controsenso. Ma da campione spara bene le sue cartucce, compresa la meravigliosa punizione che apre una crepa sul palo. Vecchio condottiero.
AQUILANI, voto 5: proprio non si sente. Non pervenuto.
PATO, s.v.: solo un colpo di testa in venti minuti, poi deve uscire. Peccato.
CASSANO, voto 6+: tocca la palla con gran classe, sforna l’ennesimo assist. Finora è il migliore del Milan, chissà quando torneranno gli altri? In lista d’attesa.
EL SHARAAWY, voto 6/7: complimenti per la personalità, ricordiamo che ha 19 anni! E poi che bel gol! Speriamo che non si bruci, e che non sia caricato di troppe aspettative (vero Santon?). P**********o.
EMANUELSON, voto 4.5: dovrebbe aiutare a vincere, ma ha 3 buone occasioni e le spreca una dopo l’altra, in malo modo. Inutile
INZAGHI, s.v.: e se fosse entrato prima?
ALLEGRI, voto 5: errore l’inserimento di Emanuelson, tardivo quello di Inzaghi. A sua discolpa i dodici infortunati…
HANDANOVIC, voto 6.5: che bravo su Nocerino a fine primo tempo, e su Cassano a inizio ripresa! Saracinesca
BENATIA, voto 6.5: copre e riparte puntualmente. Pericoloso anche davanti. Frizzante
DANILO, voto 6: si fa molto aiutare dai due compagni più esperti. Fa il suo.
DOMIZZI, voto 6: pensa molto a difendere. Guardingo
ISLA, voto 6: non è la sua posizione, e si vede. Non al top, ma comunque tanta sostanza. Motorino
BADU, voto 5: francamente non si vede, ma non si sente nemmeno più di tanto. In ombra
ASAMOAH, voto 5/6: fisico e qualità quando serve, solo un po’ troppo a intermittenza. Alterno
ARMERO, voto 6.5: avanza molto e prende spesso l’iniziativa. Pantera
TORJE, voto 5.5: piccolo e agile, leggero e fragile. Più momenti di buio che di luce. Evanescente
PINZI, voto 6: pericoloso più di una volta, prende un gran palo. Concreto
ABDI, s.v.
(Giovanni Gazzoli)