Sembrava dovesse lasciare il Padova dopo la bella stagione passata a sognare la Serie A e invece Rino Foschi, grande e veterano dirigente del calcio italiano, è rimasto nella società veneta rinnovando il contratto fino al 2013. In estate ha cambiato molto e consegnato al tecnico Dal Canto una formazione importante con innesti da Serie A. Ora l’obiettivo del Padova è di ripetere la stagione dello scorso anno magari centrando la promozione. Con Foschi, intervistato in esclusiva da Ilsussidiario.net, abbiamo parlato di Serie B, delle ambizioni del Padova e anche di Stephan El Shaarawy, nuovo idolo dei tifosi del Milan che ieri ha segnato il suo primo gol ufficiale in maglia rossonera.



Lo scorso anno Serie A sfiorata, quest’anno qual è l’obiettivo del Padova?

Di fare meglio dello scorso anno…

Quindi Serie A…

(ride) Basta fare due calcoli, anche non per forza promozione diretta.

Intanto siete partiti alla grande quest’anno…

Merito di un allenatore che ha le redini del gruppo e sviluppa un buon calcio.



Solo questo?

Anche grazie a una società che ha allestito un’ottima squadra, ora però c’è da continuare così e lavorare intensamente.

E pensare che Dal Canto sembrava un traghettatore…

Invece ha dimostrato sul campo che è un ottimo tecnico che ha raggiunto risultati importanti. Siamo molto contenti di lui.

Il mercato ha portato a Padova gente di Serie A come Cacia, Marcolini e Milanetto…

Dovevamo rinforzare la squadra perchè avevamo perso alcuni giocatori importanti e abbiamo cercato giocatori in grado di fare bene e di grande esperienza.

Qualcuno dice che questa Serie B dal punto di vista tecnico equivale a una Serie A, è d’accordo?



Io non so se vale la Serie A, ma quest’anno il campionato cadetto è davvero importante sotto il punto di vista tecnico. Ci sono squadre di Serie A, giocatori dall’alto tasso tecnico.

Dopo poche giornate si possono già fare i nomi delle favorite per la promozione diretta?

E’ ancora troppo presto ma penso che formazioni come Sampdoria e Torino abbiano buone possibilità. Hanno giocatori importanti e sono piazze blasonate.

Nel prossimo turno il Padova affronterà il Modena, che insidie potrebbero esserci?

Innanzitutto nel campionato cadetto non ci sono squadre facili, è dura in ogni partita, per questo non dovremo sottovalutare un Modena che ha qualche assenza importante. Ci darà filo da torcere.

Ieri nel Milan ha segnato il giovane El Shaarawy che a Padova conoscete bene. Sorpreso?

Assolutamente no, stiamo parlando di uno dei classe 92′ più promettenti al mondo. E’ un campioncino ma ha una personalità forte che lo fa sembrare un giocatore di 30 anni.

Tatticamente che giocatore è?

Lui può giocare da prima o seconda punta, ieri avete visto tutti che ha personalità da vendere, può segnare in uno stadio di Serie B o anche a San Siro, non si emoziona.

Complimenti al Milan per averlo acquistato…

Certamente, non è un caso che un giovane di questo calibro vada a finire in un grande club come il Milan.

Nel Padova gioca il giovane Lazarevic, può diventare l’erede del “Faraone” nonostante siano diversi dal punto di vista tecnico-tattico?

Bisogna fare una premessa, sono due giocatori completamente diversi. Lazarevic è un ottimo giocatore, El Sharaawy ha qualcosa in più.

In Serie A è stato esonerato Gasperini dopo tre giornate, se lo aspettava?

Ormai non mi sorprende più nulla in Serie A, posso solo dire che Gasperini lo considero un ottimo allenatore.

Dopo tre giornate chi è la squadra rivelazione del campionato?

Pensavo il Napoli visto che considero i partenopei i più forti ma ieri è stato bloccato a Verona. Direi l’Atalanta che senza penalizzazione sarebbe prima in classifica.

Ha già scovato nuovi talenti in Italia?

Certamente ma non farò dei nomi. Dico solo che bisogna smetterla di dire che in Italia non ci sono buoni giocatori, bisogna scovarli grazie a un lavoro importante con osservatori giusti e competenti. Non solo in Italia anche all’estero ci sono giovani calciatori interessanti.

 

(Claudio Ruggieri)