Manca ormai davvero poco al sempre attesissimo derby della Madonnina, Milan-Inter. Quest’anno il calendario lo ha collocato alla penultima giornata, quindi a gennaio e in pieno mercato invernale, con le conseguenze che tutti stiamo vedendo in questi giorni: la “guerra” per Tevez, Pato in partenza che poi cambia idea, … Insomma, altra carne al fuoco per una partita che, come sempre, sarebbe già molto interessante di suo: il Milan vuole continuare la cavalcata in vetta alla classifica e mandare un segnale forte anche alla Juventus che lo affianca in classifica, l’Inter vuole ritornare pienamente nella corsa-scudetto, e una vittoria sarebbe il trionfo per un gruppo per il quale a fine ottobre si parlava addirittura di retrocessione. Fino a poco fa si è parlato soprattutto delle vicende di mercato, ma ora siamo davvero vicini alla sfida sul campo, e l’attualità tecnica e le probabili formazioni cominciano a prendere il sopravvento negli interessi di tifosi e appassionati: Allegri manderà in campo Pato dopo questa settimana a dir poco intensa? Ranieri punterà subito sul rientrante Sneijder? Per rispondere a queste e ad altre domande, e per fare anche un tuffo nel passato, abbiamo chiamato Aldo Serena, indimenticato attaccante di entrambe le squadre milanesi. Ecco cosa ci ha detto in questa intervista rilasciata in esclusiva per IlSussidiario.net.



Serena, come arrivano le due squadre a questo derby?

Molto bene tutte e due. Il Milan ormai va bene da molto tempo, la crescita dell’Inter è più recente ma ormai possiamo darla per consolidata. Insomma, sarà un derby tra due squadre che stanno bene, e ciò lo rende ancora più interessante.

A dargli ulteriore interesse hanno anche provveduto le vicende di mercato di questa settimana…



Sì, in effetti sono successe molte cose interessanti, che hanno alzato ulteriormente i toni in vista di una partita già così importante.

Se lei fosse Allegri, schiererebbe Pato titolare?

Sappiamo tutti che Allegri preferisce Robinho a Pato, però io credo che in questo caso dovrebbe fare una eccezione. L’orgoglio di Pato dopo quello che è successo e le parole che ha detto giovedì potrebbero essere l’arma decisiva in questo derby, magari sfruttando l’attenzione particolare che l’Inter inevitabilmente riserverà ad Ibrahimovic. 

E invece cosa farebbe nei panni di Ranieri?



Sul fronte Inter molto dipende da Wesley Sneijder. Non credo che Ranieri azzarderà subito un ritorno al modulo con l’olandese dietro a due punte, per cui o giocherà con Sneijder e una sola punta di ruolo, oppure darà fiducia alla formazione che ha battuto il Parma sabato scorso.

Milan e Inter sono accomunate da difese che, dopo un brutto inizio di stagione, ora sono molto migliorate. Perchè, secondo lei?

Il Milan, che ha migliorato per primo la difesa insieme a tutto il resto della squadra, ora ha recuperato pure un elemento importante come Mexes, e inoltre sappiamo che Allegri sta molto attento affinchè il centrocampo copra la difesa in modo adeguato.

E l’Inter?

L’Inter si è “riquadrata” con il 4-4-2 difensivo scelto da Ranieri. Basta vedere come Alvarez rientra ad aiutare nelle ultime partite. E poi naturalmente l’Inter sta recuperando tutti i migliori, e ciò è decisivo.

Lei ha giocato in entrambe le squadre. Quali sono i suoi ricordi più cari legati ai derby?

Il mio preferito in assoluto resta il primo, perchè ovviamente ti dà delle emozioni uniche fin dal momento in cui entri in campo. Poi ovviamente mi sta molto caro anche perchè l’ho vinto: era il 1981, giocavo nell’Inter e la partita finì 1-0 per noi con un gol di Oriali. Fu una gioia immensa.

E tra i derby vissuti da milanista?

In campionato i derby col Milan li ho vissuti quasi tutti in panchina, per cui dico quello che giocai nel Mundialito Clubs in cui segnai una doppietta. Una bella soddisfazione.

 

(Mauro Mantegazza)