Ieri Massimiliano Allegri usando tutta la diplomazia del mondo ha commentato molto tranquillo le esternazioni di Alexandre Pato: “Il suo è stato solo uno sfogo, non ci sono problemi con lui”. Capitolo chiuso? Niente affatto, perchè alla società le parole del brasiliano non sono piaciute. Poco importa se Pato è il compagno di Barbara Berlusconi, figlia del patron Silvio. I panni sporchi si lavano in casa, questo è il motto usato da sempre da Adriano Galliani, dirigente del Milan. L’amministratore delegato del Milan ha già parlato delle dichiarazioni del Papero che hanno poi scatenato le tante voci di mercato con il possibile interessamento del Psg per il giocatore sudamericano. Oggi il Corriere della Sera ha riportato le parole di qualche compagno di squadra che ha preferito rimanere anonimo per evitare ulteriori incidenti diplomatici. Bene il giocatore del Milan ha dichiarato che alcuni comportamenti del brasiliano non sono piaciuti al gruppo, neanche al clan dei brasiliani. Papero con quelle dichiarazioni di certo non si è fatto tanti “amici” nella rosa. Criticare in quel modo il proprio allenatore non ha fatto bene all’ambiente che è stato sotto pressione a causa dell’interessamento dei media. Anche perchè adesso ogni scelta di Allegri verrà studiata dalla stampa. Qualora Pato dovesse andare in panchina si potrebbe creare un caso e associare la non titolarità del giocatore con le ultime dichiarazioni roventi. Qualche senatore deve aver tirato le orecchie al giovane brasiliano che in questi ultimi mesi non sta dando il suo contributo in campo, complici anche tanti infortuni muscolari. La società sta valutando bene la posizione di Pato. Per Galliani potrebbe essere l’occasione giusto per cedere il giocatore ed effettuare una grande plusvalenza, ma si rischierebbe di ritrovarsi in Champions League senza nessun attaccante disponibile. Tra i tanti pettegolezzi ci sarebbe anche quello che riguarda la scelta del capitano nelle ultime partite. Scelta che è ricaduta su Thiago Silva, difensore brasiliano che è al Milan da minor tempo rispetto a Pato. Il gruppo ha deciso però di affidare la fascia al forte difensore sudamericano, uno dei pilastri della formazione di Allegri.
Qualche maligno ha sussurrato che a Pato la scelta non è piaciuta anche se il rispetto per il connazionale è massimo. Ma avrebbe voluto maggiore considerazione dal gruppo visto che lui è a Milano dal 2008, un anno prima di Thiago Silva.