“Resto qui, sono felice”. Queste parole le abbiamo già sentite, in tempi non sospetti. Tre settimane fa avevamo aperto con “Clamoroso a Milanello” la notizia della non partenza di Pato verso il Paris Saint-Germain. Oggi è il caso di riptersi: clamoroso di nuovo. No, non è arrivato Tevez, quella telenovela è finita. Ma c’è una notizia che forse farà ancora più piacere ai tifosi del Milan: Filippo Inzaghi, SuperPippo, undici stagioni in rossonero (compresa quella in corso) e valanghe di gol spesso decisivi (Atene 2007 vi ricorda qualcosa?) non se ne va. Anche lui, come Pato. Ma qui, forse è diverso. Perchè Inzaghi è un idolo, un eroe, una bandiera per tutti i supporter del Diavolo. E’ l’uomo che in questi anni più di altri (sì, addirittura più di Shevchenko e Kakà) è stato legato al popolo del Milan, ammaliato dalle sue doti di combattente, di uomo che non molla mai; ma, soprattutto, di grandissimo goleador. Aiutavano in questo le continue dichiarazioni di amore che Inzaghi non ha mai fatto mancare al Milan, nonostante i molti estimatori in Italia e nel mondo e una carta d’identità non più verdissima che gli ha tolto la titolarità negli ultimi anni. Eppure sembrava che anche questa storia fosse giunta al capolinea. Galeotta fu la lista Champions di settembre: Allegri non aveva scelto di puntare su Inzaghi, che per la Coppa vive, che di Coppa ha fame, che in Coppa è ad un solo gol dal record detenuto da Raul e vorrebbe tanto superarlo, prenderselo, farlo suo. Quell’esclusione non è andata giù al bomber piacentino che, da allora, ha iniziato a rimuginare, fino ad esplodere, qualche giorno fa, con un eloquente: “O gioco o me ne vado”. Un tuffo al cuore per tutti i tifosi del Milan, schierati ovviamente in pompa magna dalla parte di Pippo. La sua cessione in questi giorni, in queste ore, era data per inevitabile, un dato di fatto, restava da stabilire la destinazione giusta. Chi si è fatto più avanti è stato il Siena, con la signora Mezzaroma che insisteva per avere in Toscana questo fantastico goleador. Solo nel primo pomeriggio si era sparsa una voce secondo la quale Inzaghi aveva valutato la proposta senese e fosse lì lì per accettarla. Troppa la voglia di giocare, eppure, alla fine, la voglia di Milan è stata superiore. “La mia ultima partita sarà con questa maglia”, ha detto Superpippo ai microfoni di Milan Channel. “Ho pensato di andarmene, ma resto qui e sono felice anche se non giocherò”. Come Pato, anche Inzaghi si lega al Milan. L’attaccamento è totale perchè lo stesso Inzaghi ha rivelato che “il Siena mi aveva anche proposto che se avessi fatto bene, a fine stagione sarei potuto tornare al Milan a chiudere. Ma non potevo andarmene, mi sarebbero mancate tutte le emozioni che mi ha dato la curva e l’ambiente”. Insomma, Inzaghi è ancora un calciatore del Milan, e a questo punto lo sarà finchè non appenderà le scarpe al chiodo. 



Sarà contento anche Allegri che, pur non avendo inserito Inzaghi nella nuova lista per la Champions League, nella conferenza stampa di oggi ha detto: “Se Inzaghi resta sono contento, come lo sono sempre stato”. Altra storia a lieto fine dunque per il Milan e tutti i suoi tifosi: Superpippo Inzaghi forse quel record europeo non lo raggiungerà, ma che importa: ha il Milan nel cuore.



 

(Claudio Franceschini)

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