Atalanta-Milan è una delle partite più interessanti del turno delle 15 di questa diciassettesima giornata di Serie A. L’Atalanta a quota venti (nonostante i sei punti di penalizzazione) cerca di ripartire con il piede giusto in casa dando filo da torcere, e magari cercando il colpaccio, contro il Milan capolista. Con tre punti avrebbe una discreta possibilità di scavalcare qualcuna delle rivali e – si sa – una volta agganciata la salvezza matematica si potrebbe acquisire tranquillità anche per affrontare eventuali colpi di coda delle inchieste sul calcioscommesse. E chissà, magari togliersi qualche giusta soddisfazione agonistica in più. Il Milan dal canto suo, dall’alto dei suoi 34 punti deve cercare di tenere il passo degli inseguitori, la corsa per lo scudetto è da “sfiancamento” e il derby alle porte impone una prestazione convincente e soprattutto la vittoria. Altre opzioni per i rossoneri di allegri non ce ne sono, per cui le analisi sono presto fatte. Infatti se Atalanta-Milan dovesse finire con il punteggio di parità, il segno X si trasformerebbe in una croce per Massimiliano Allegri, che rischierebbe di perdere la vetta, ma anche il secondo posto, mentre non è nemmeno da sottolineare quanto i bergamaschi sarebbero galvanizzati dall’aver fermato la corsa dei rossoneri. Quest’anno si sa, al Milan non basterebbe un piazzamento in Champions League, ma il primo problema verso lo scudetto, per dirla con Kevin Prince Boateng è la partita con l’Atalanta.



L’Atalanta si ripresenta al via dopo la pausa natalizia contro il Milan dopo aver collezionato sette punti nelle ultime cinque partite. Quattro pareggi (qualcuno anche un po’ strettino per la verità) e una rotonda vittoria proprio prima della pausa per l’Atalanta di Colantuono che in casa ha davvero costruito un fortino inespugnabile. Infatti in casa l’Atalanta quest’anno non ha mai perso. Sedici punti, quattro vittorie e quattro pareggi. Non è affatto cosa da poco, anche considerando la differenza reti dei bergamaschi che vede un largo attivo: undici gol segnati, solo cinque subiti. Uno score davvero incredibile. Oggi contro il Milan non ci saranno Capelli (tornerà solo a Maggio, come noto) e il centrocampista Brighi. Sullo sfondo l’assenza di capitan Doni, con tutte le sue implicazioni anche di motivazioni (anche positive per quanto riguarda la carica agonistica) ma per il resto ci sono tutti. Occhio a Denis e a Marilungo (decisamente in forma si punterà ancora su di lui, mentre Moralez era arrivato “con la lingua di fuori” alla pausa invernale) e attenzione agli esterni Padoin e Schelotto. In difesa si attende di vedere dopo tutte le dichiarazioni al miele del proprio allenatore Colantuono, uno che non è proprio un “romanticone”, se Peluso riserverà ancora la prestazione super fatta vedere nell’ultima gara prima della sosta. Il Milan è avvisato: non sarà una passeggiata.
Il Milan tenta di scassinare il fortino dell’Atalanta per ribadire che il Campionato ha un padrone. Tredici punti in cinque partite sembrano (e sono) tanti, ma proprio paiono non intimidire i tanti concorrenti per il titolo. Serve una mossa. In trasferta il Milan ha raccolto quattrodici dei propri trentaquattro punti, con quattro vittorie, due pareggi e due sconfitte. Numeri che non fanno ancora paura, per far vedere di essere i più grandi ci vuole ben altro e Allegri lo sa, soprattutto a una settimana dal Derby della Madonnina. Anche la differenza reti dei rossoneri lontano da San Siro non è affatto spettacolare: quattordici gol fatti, dodici subiti, un + 2 stiracchiato che dall’attacco più forte del campionato non può essere accettato supinamente. Statistiche a parte, però, contro l’Atalanta il Milan ricomincia da dove aveva lasciato il proprio campionato: dagli infortuni. Centrocampo decimato, con sei assenti, ma che resta il reparto chiave del Milan di Allegri. Chi non ci sarà? Ambrosini per esempio, squalificato, poi Gattuso, Flamini, Aquilani, Seedorf, per quanto riguarda le assenze in mezzo al campo. Altro? Certo, non ci saranno Cassano, Yepes, Abate e Taiwo. In attacco ci sono tutti, e tutti scalpitano, sarà il turno di Pato o di Inzaghi? Staremo a vedere, Atalanta-Milan sta per cominciare…



 

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