Come uscire dalla crisi? L’interrogativo è di stretta attualità anche in casa Milan. La squadra vista all’opera in questo primo scorcio di stagione è tutt’altro che soddisfacente e i rimpianti aumentano se si paragona l’attuale formazione rossonera a quella degli ultimi anni. In estate il calciomercato rossonero è stato all’insegna del low cost e del rinnovamento economico, e fino ad ora i frutti di tale politica stentano a maturare sul campo. Due vittorie nelle prime sette gare stagionali, cinque sconfitte totali su nove match se si aggiungono anche le due amichevoli di prestigio contro il Real Madrid e la Juventus, nel Trofeo Berlusconi. Il Milan sta interpretando in maniera più marcata (se addirittura in anticipo sarà il tempo a dirlo) il momento di stallo economico che sta caratterizzando anche il calcio. Per questo la società ha messo gli occhi su una serie di giovani campioni in erba, giocatori di qualità e prospettiva che possano garantire un futuro competitivo alla squadra. Nelle ultime settimane diversi nomi sono stati accostati ai rossoneri in tema di calciomercato, nei vari reparti. Si pensi ad esempio al giovane Mattia Perin, portiere del Pescara ma di proprietà del Genoa e sponsorizzato anche da Rino Foschi (clicca qui per saperne di più). Il giovane Perin, già protagonista l’anno scorso in serie B, sembra il nome privilegiato per raccolgiere l’eredità di Christian Abbiati, che peraltro è ancora in scadenza di contratto: sappiamo che con Preziosi il Milan ha un canale privilegiato. In difesa invece fiducia a chi c’è già, come Francesco Acerbi e Mattia De Sciglio, che sta crescendo sempre più. Ma le sirene di calciomercato hanno già riportato l’interesse del Milan per Rolando Martins Indi del Feyenoord, nazionale olandese (classe 1992) che sta maturando a vista d’occhio, così come per l’ottimo Angelo Ogbonna del Torino, destinato prima o poi a trasferirsi in una grande squadra. Juventus, Milan e Manchester United lo seguono, chissà che i rossoneri non riescano a strappare il nazionale azzurro alla concorrenza. Ci vorrà un’offerta adeguata ma i rapporti tra Milan e Toro sono buoni, e si può star certi che Cairo farebbe più volentieri un favore a Galliani che ai cugini bianconeri. A centrocampo si cerca sempre un regista completo e il nome che circola ormai da tempo è quello di Kevin Strootman del PSV Eindhoven: recentemente il suo agente è uscito allo scoperto con dichiarazioni interessanti, che potrebbero favorire le trattative tra PSV ed acquirenti (clicca qui per saperne di più). L’alternativa già ipotizzata è Casemiro, talento brasiliano ultimamente meno sponsorizzato. Infine, sul fronte attacco, si guarda sempre con attenzione…
…a Bruno Dybal, talentino del Palmeiras che ha già espresso il desiderio di indossare la maglia rossonera. In un reparto che annovera già elementi come El Shaarawy, Niang e anche Bojan, sarebbe un’altra aggiunta di enorme prospettiva. E a proposito di El Shaarawy, dal Secolo XIX in edicola oggi spunta un retroscena di calciomercato, riportato dal primo allenatore del Faraone, Dionigi Donati. Questi ha conosciuto El Shaarawy molti anni fa, quando da bambino iniziò a giocare nel Legino, e lo ha ricordato così: “Era fenomenale, in un anno ha segnato 132 gol. A sei anni ti faceva vincere le partite da solo, e già a dieci faceva numeri che non si vedono neanche in Serie A. In trentadue anni da allenatore non ne ho mai visto uno così:ogni partita se ne inventava una…“. Donati, grande tifoso juventino, ha poi svelato di aver proposto il suo piccolo fenomeno ai bianconeri, che però “hanno tentennato, dicevano che era ancora troppo piccolo, che era troppo presto e poi non si sono più presentati“. Fu così che l’affare lo fece il Genoa e successivamente il Milan: i tifosi bianconeri hanno almeno un motivo per rosicare…