Niente esonero di Massimiliano Allegri in caso di sconfitta nella sfida contro la Lazio a Roma il prossimo 20 ottobre. Le voci erano queste: dopo essere rimasto in sella a seguito del ciclo di partite chiuso con la sconfitta nel derby, si diceva che la sua avventura sulla panchina del Milan sarebbe arrivato in caso di kappaò all’Olimpico. Non sarà così: Il quadro è mutato velocemente dopo la tanto annunciata cena tenutasi ieri sera fra l’amministratore delegato Adriano Galliani e il proprio tecnico. I due hanno fatto il punto della situazione e colloquiato serenamente dopo la sconfitta nel derby. La dirigenza continua quindi a riporre la sua fiducia nell’ex allenatore del Cagliari e nel contempo è convinta che un esonero in corsa sarebbe solamente deleterio per diverse ragioni. Prima di tutto per gli impegni ravvicinati: dopo la Lazio vi sarà infatti la sfida di Champions League contro il Malaga, trasferta spagnola delicata e semi-decisiva per il passaggio del turno. Poi la gara interna contro il Genoa. La società di via Turati tiene moltissimo alla qualificazione agli ottavi di Champions League, anche per una questione economica, e fino ad ora non si può certo giudicare in maniera negativa il cammino europeo dei rossoneri, che hanno comunque vinto in Russia e hanno ottenuto tre punti importanti in trasferta. E’ vero anche che Allegri dovrà mandare dei segnali positivi, dovrà ottenere dei risultati e possibilmente giocando bene. Da quest’ultimo punto di vista si sono già intravisti segnali di miglioramento ma la strada è ancora lunga e tutta in salita. Allegri resterà al suo posto fino alla fine del campionato quindi, a meno di clamorosi colpi di scena, ma nel contempo dovrà essere bravo a superare tutti quei problemi che sono maturati da agosto ad oggi. Su tutti, le note falle difensive, e le difficoltà sui calci piazzati. In più dovrà recuperare certi elementi dello spogliatoio (Boateng ad esempio), che magari non remano contro ma non stanno offrendo il 100% del rendimento e forse non sono del tutto soddisfatti della gestione tecnica della squadra. Per ora però resta Allegri, ma il suo rapporto con il Milan resta a tempo. Dovesse anche reggere fino a terminare la stagione, il prossimo anno con tutta probabilità sarà “destituito”. Il sogno Pep Guardiola sta prendendo sempre più i contorni di un’operazione reale: ci sono già stati dei contatti con l’entourage del tecnico catalano, ma come riporta El Mundo Deportivo Guardiola non ascolterà offerte almeno fino a gennaio, poi valuterà il da farsi. Le intenzioni però ci sono, e ci si muoverà subito:
Nel fine settimana Gailliani potrebbe volare a New York dove Guardiola si trova con la sua famiglia. Ci sarà un primo colloquio preliminare, per testare quantomeno la disponibilità di Guardiola a trasferirsi in Italia (non dovrebbe essere un problema) e il progetto da costruire: l’idea di un settore giovanile profondamente rinnovato e con investimenti importanti potrebbe attirare l’ex allenatore del Barcellona. In più le altre big del Vecchio Continente eventualmente interessate a Guardiola hanno al momento allenatori che paiono solidi sulle loro panchine; anche se a spaventare maggiormente sarebbe il Chelsea, perché Abramovich non poteva non confermare Di Matteo dopo la vittoria della Champions League, ma d’altra parte sapeva anche che Guardiola non sarebbe comunque stato disponibile. A giugno sarà tutta un’altra storia, ed ecco perché il Milan si sta già muovendo.