Antonio Nocerino è intervenuto all’istituto scolastico Pareto di Milano: ha incontrato gli studenti per il programma “Non fare Autogol”, patrocinato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica. A margine dell’iniziativa, il centrocampista del Milan ha naturalmente rilasciato dichiarazioni sul suo momento e su quello della squadra, chiamata a rialzarsi dopo un brutto inizio di stagione e a due settimane dalla sconfitta nel derby, che ha fatto precipitare i rossoneri a 12 punti dalla vetta. Sabato sera c’è la Lazio: una partita sicuramente ostica per il Milan, perché la formazione di Petkovic è al contrario in grande forma e trova il gol con regolarità. Nocerino si apre a commenti sulla sua collocazione tattica: “Lo scorso anno non ero Pelè e quest’anno non sono un morto. Se c’è bisogno posso fare anche il terzino, mi metto a disposizione anche se so che fare l’esterno non è nelle mie caratteristiche”. Il nuovo modulo infatti (4-2-3-1) ha messo ai margini Nocerino, che lo scorso anno era un interno capace di segnare 10 gol in serie A, un’enormità per un giocatore che aveva sempre avuto ottime caratteristiche di grinta e dedizione ma la porta la vedeva con il binocolo. “Lo sanno anche i muri che mi piace fare la mezzala, ma spetta al mister decidere. Al massimo potrei fare quello che faceva Perrotta nella Roma, giocando dietro l’attaccante; oppure potrei partire dall’esterno, ma a queste cose non penso”. Gli fanno notare che, forse, il problema è l’assenza di Ibrahimovic, che quando era in squadra sapeva far salire i compagni e aprire spazi per gli inserimenti dalla linea di centrocampo, anche grazie ad assist geniali. Nocerino non la pensa così: “Lo scorso anno ho segnato contro la Juventus anche senza Ibrahimovic, e anche a Cesena. Sono consapevole che, vista la stagione precedente, vengo attaccato in maniera più forte”. Poi difende Allegri: “Non capisco come il mister faccia a sopportarvi – riferito ai giornalisti – dite cose davvero pesanti su di lui”. Il messaggio finale è per la squadra in difficoltà: “Dodici punti sono tantissimi, ma se andiamo avanti con mentalità forte e ambiziosa magari non vinceremo lo scudetto, ma possiamo sicuramente puntare al secondo o terzo posto. A vedere il Milan settimo/ottavo…



… viene voglia di sbattere la testa contro il muro, ma non siamo una squadretta, siamo il Milan. E’ un momento un po’ così, ma chi parla del Milan deve avere rispetto”. Sabato sera c’è la Lazio:“Serve un filotto di risultati positivi per rialzarsi. Cercheremo di vincere qualche partita per arrivare a marzo e poi tirare le somme, non possiamo farlo adesso”

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