E’ rinato Ricardo Kakà? Forse è troppo presto per dirlo fatto sta che il brasiliano vistosi all’opera nelle ultime uscite è sicuramente un giocatore diverso rispetto a quello che siamo stati abituati a vedere a Madrid. L’ex numero 22 rossonero sta di fatto attraversando forse il suo miglior periodo da quando ha lasciato Milano per trasferirsi in Castiglia. Prestazioni importanti, forse non in linea con il “Kakà italiano” ma che di certo lasciano un pizzico di amarezza fra le fila dei dirigenti di via Turati. E’ noto e risaputo l’interesse dei vice campioni d’Italia per il brasiliano e il tentativo durato praticamente due mesi per riportare in Serie A il Figliol Prodigo di Silvio Berlusconi. In periodo di austerity però Galliani ha dovuto abdicare di fronte alle richieste del Real Madrid, circa 18 milioni di euro per l’acquisto a titolo definitivo, abbandonando il sogno di riportare a Milanello Ricky. E pensare che per il matrimonio bis era già pronto tutto, persino il numero 22… E dopo una grande prova in Champions League contro l’Ajax, un 4-1 al Santiago Bernabeu di qualche settimana fa, il commissario tecnico della nazionale, Mano Menezes, ha deciso di ri-chiamare Kakà per il doppio impegno delle Selecao. Ieri la sfida contro la nazionale giapponese in cui il verdeoro ha realizzato un gol dei suoi, lanciato in contropiede in velocità, come ai bei tempi di San Siro. Già, proprio quel Meazza che lo ha amato e idolatrato alla follia e che secondo alcuni potrebbe di nuovo riabbracciare. Sono infatti in molti quelli che pensano che a gennaio il Milan si rifarà sotto, o meglio, sarà lo stesso attaccante a chiamare i compagni rossoneri per dirgli, una volta per tutte, di riportarlo in Italia. Nonostante grandi prestazioni in serie la considerazione di Josè Mourinho per l’ex Pallone d’Oro è comunque minima e l’acquisto di Luka Modric durante la scorsa estate è stato un chiaro messaggio all’indirizzo dell’ex rossonero. Difficilmente Kakà, tornato quasi ai livelli di un tempo, rimarrà al Santiago Bernabeu per fare panchina o addirittura tribuna, visto il poco spazio trovato in questo inizio di stagione 2012-2013.
Il suo Milan è in difficoltà e ha bisogno del suo aiuto per tornare a risollevare la testa: il cuore chiama e la mente gli dice che con la casacca rossonera potrebbe guadagnarsi la chiamata per i mondiali del 2014…